Soave: il suolo vulcanico come punto di forza

E’ da questo pensiero che nasce l’associazione Volcanic Wines…

imagesIl vulcano apre nuove strade, dando vita ad una “tipologia” enoica, anche a livello di mercato. È quanto ha saputo realizzare il Soave.

L’attento lavoro di zonazione operato dal Consorzio di Tutela del Soave sui propri vigneti già a partire da metà anni Novanta, ha saputo valorizzare la propria produzione da suoli vulcanici. Il territorio del Soave è infatti diviso in due: quello che possiede una matrice calcarea e quello di origine vulcanica. Lungi dal considerare tale binomio uno svantaggio, il Consorzio ha saputo invece trasformare questa doppia identità in un punto di forza.

Il lavoro di promozione del vino da suolo vulcanico si è esteso poi anche alle altre realtà italiane che presentavano tale caratteristica, facendo nascere Volcanic Wines, l’associazione delle Doc di origine vulcanica di tutta Italia. Il progetto ha saputo catalizzare gli sforzi qualitativi di numerosissime realtà della Penisola – dal Bianco di Pitigliano ai vini della Tuscia, dal Lessini Durello fino alla Sicilia passando per Orvieto e Mogoro in Sardegna – che hanno la fortuna di coniugare vitigni autoctoni e suoli vulcanici.

1Soave5Volcanic Wines si è proposto quindi come nuova chiave di lettura per l’enologia italiana, suscitando altresì nuovi interessi di mercato.

Il binomio fra uve autoctone e suoli vulcanici riesce infatti, soprattutto per le uve bianche, a fare la differenza quanto a intensità e complessità, sentori “minerali” – o comunque vogliamo definire quelle sensazioni che vanno dalla pietra focaia, allo zolfo al sasso bagnato – corposità e sapidità al sorso oltre che longevità nel tempo.

Su tale fenomeno, che ha attirato l’interesse commerciale anche estero, si è concentrato il saggio di Jane Nisbet Huseby, studentessa del Masters of Wine Institute di Londra e autrice del saggio “Volcanic Wines, a new notion of terroir: explain how cross-territorial marketing and communication can be used as an opportunity for Soave and Italian volcanic wines” – ovvero “Vini vulcanici: illustrare come il marketing cross-territoriale e la comunicazione possono rappresentare un’opportunità per il Soave e i vini italiani da suolo vulcanico”. Jane ha sottolineato il valore del “fenomeno vulcano” quale importante leva di marketing territoriale nello sviluppo di strategie promozionali condivise tra i vari comprensori produttivi di pertinenza.

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Jane Nisbet Huseby

Jane Nisbet Huseby, scozzese di nascita ma oggi residente in Norvegia, lavora da oltre dieci anni nel mondo di vino come consulente di strategia internazionale. Si affianca a cantine e importatori nello sviluppo di prodotti e strategia, oltre ad organizzare degustazioni e a partecipare come speaker ad eventi sul vino. Per sette anni, Jane ha vissuto in Cile dove tutt’ora possiede un’agenzia di marketing che organizza visite per esperti nelle oltre sessanta cantine che segue tra Cile e Argentina.

 

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