Regno Unito, via alla consultazione sulla riforma del vino

Il Governo del Regno Unito ha avviato una consultazione sulla riforma del vino in corso. Lo scopo è raccogliere pareri circa i piani di riforma e una serie di elementi che prima erano disciplinati dal diritto dell’Unione Europea, relativi al comparto vino. La consultazione sulle norme del vino riguardano, in particolare, tutte le regole sull’etichettatura su cui il Regno Unito sta lavorando, nonché delle sburocratizzazioni in favore di commercianti, consumatori e produttori. Il Governo infatti, ha deciso di operare una vera e propria revisione normativa generale sul vino e altri settori alimentari.

Sono diversi i provvedimenti i corso di proposta che l’UK intende mettere in campo. Vediamo che cosa prevede la riforma proposta dall’Esecutivo del Regno Unito per il comparto, come procedono le consultazioni e cosa cambierà rispetto ai dettami dell’Unione Europea.

Le consultazioni in Regno Unito sulla riforma del vino

Il Regno Unito ha deciso di avviare le consultazioni circa la riforma del vino che sta proponendo l’Esecutivo. La consultazione serve a chiudere il cerchio sulla revisione normativa. Lo scopo della riforma in campo è quello di sostituire le disposizioni sull’etichettatura del vino per gli importatori, cambiare le regole per i viticoltori e andare incontro alle esigenze dei consumatori con maggiori semplificazioni. In particolare, il Governo del Regno Unito intende cercare di trovare una soluzione alla necessità di trasparenza informativa nei confronti dei consumatori, senza però gravare sui produttori. Le consultazioni della riforma del vino nel Regno Unito sono iniziate il 5 giugno 2023 e proseguiranno fino al 21 luglio alle ore 23:59. Dopo le consultazioni, il Parlamento e il Governo dovranno prendere una decisione circa quali dovranno essere i provvedimenti da mettere in campo per salvaguardare i consumatori e tutelare il comparto. Vediamo quali sono le ipotesi al vaglio.

Le ipotesi della riforma per il vino nel Regno Unito

La consultazione relativa alla riforma sul settore del vino nel Regno Unito riguarda tanti aspetti di questo comparto. Innanzitutto, dopo la decisione dell’Irlanda sulle etichette allarmistiche sul vino, l’UK vuole vederci chiaro e, soprattutto, vuole prendere una posizione netta alleggerendo la situazione. A tal fine la riforma del vino va a mettere in campo tutta una serie di modifiche normative che una volta erano disciplinate dal diritto europeo per il comparto del vino. Ora che il Regno Unito non fa più parte dell’UE, quindi, ha deciso di raccogliere i pareri e iniziare a proporre le seguenti disposizioni normative sul settore vitivinicolo:

  • sostituire le regole sull’etichettatura del vino per gli importatori dando disposizioni generali simili a quelle degli altri alimenti;
  • eliminare nel Paese le restrizioni relative al trattamento del vino sfuso importato;
  • sopprimere l’obbligo di utilizzare cartocci e tappi a fungo per i vini spumanti;
  • evitare i requisiti di certificazione per i vini non DOP o IGP;
  • abbassare a 4,5% il volume minimo alcolico per il vino;
  • consentire l’uso di ibridi nella vinificazione.

Scopriamo insieme i dettagli di queste indicazioni.

1) Cambiare le regole sull’etichettatura del vino

In perfetta antitesi con l’Irlanda, il Governo del Regno Unito ha deciso di eliminare la burocrazia europea e prevedere nuove regole, soprattutto sull’etichettatura. Gli importatori – se dovessero passare le nuove norme – devono seguire la regola già usata per gli alimenti. Dunque, per i vini si chiede l’identificazione dell’operatore del settore alimentare su direttamente sull’etichetta. Un’indicazione per cui si possono raccogliere i pareri fino al 21 luglio 2023 su cui il Governo è pronto anche a fare delle modifiche.

2) Le nuove regole sul vino sfuso

Tra le altre proposte del Governo del Regno Unito sul comparto, vi sono anche le nuove regole sul vino sfuso importato. Infatti, il Governo vuole allentare le restrizioni che riguardano il vino sfuso importato, nonché l’autorizzazione all’addolcimento, alla dealcolizzazione e alla miscelazione. Lo scopo è cercare di diffondere di più il consumo del vino nel Paese e farlo entrare tra i confini nazionali sburocratizzando quelli che erano i dettami dell’Unione Europea.

3) Novità per i vini spumanti

Il Governo del Regno Unito si sta anche concentrando sui vini spumanti. Infatti, la riforma sul comparto vuole rimuovere il requisito – fino ad adesso obbligatorio per alcuni vini spumanti – di essere imbottigliati con dei tappi in alluminio oppure tappi a fungo per essere commercializzati. L’obiettivo di questa riforma è garantire meno costi per i produttori e dare ai consumatori una maggiore libertà di scelta a prezzi più bassi.

4) Le regole sulla certificazione di vini non DOP o IGP

Un’altra importante novità proposta dal Governo del Regno Unito è quella relativa ai vini non DOP e non IGP. Infatti, questi vini avranno maggiore libertà di movimento. A differenza di quelle che sono le regole dell’Unione Europea, l’idea dell’UK è far si che tali vini non abbiano più la necessità di mettere i requisiti di certificazione in etichetta con informazioni sulla varietà o sull’annata.

5) Abbassare il livello di alcool

Il Governo mira anche ad abbassare il livello di alcool all’interno del vino. L’obiettivo è quello di far diffondere ancora di più l’utilizzo del vino nel territorio visto che i gusti consumistici britannici sono particolari in questo senso. Dunque, se dovessero passare le nuove indicazioni, si abbasserà al 4,5% il volume di alcool minimo per il vino e questo cambierà non solo la produzione, ma anche chiaramente, il rapporto con il consumo. A tal fine saranno rimosse le restrizioni sull’uso di determinati forme di bottiglia previste dall’Unione Europea.

6) Saranno consentiti gli ibridi

A differenza di quanto avveniva con la partecipazione del Paese nell’Unione Europea, ora il Governo britannico mira anche a consentire l’uso di ibridi di vitis vinifera nella vinificazione. Infatti, il Governo vuole permettere ai viticoltori di utilizzare dei vitigni resistenti alle malattie. Quindi, si potrà scegliere la varietà che funziona meglio e ridurre la perdita di produzione dovuta alla malattia, trovando soluzioni nella maniera che si ritiene più opportuna. L’obiettivo è andare incontro alle esigenze dei produttori.

I primi rumors sulla consultazione nel Regno Unito sulla riforma del vino

Secondo quanto emerge nelle prime ore, la riforma del vino non sembra convincere gli inglesi. Vi è da dire che il Regno Unito è un territorio dove il vino non è sicuramente uno dei protagonisti. Però, è sicuramente un mercato importante per l’Europa. Basti pensare che dall’Italia, ma in generale da ogni angolo del Mondo, nel 2022 in Gran Bretagna sono arrivati 2,61 milioni di ettolitri di vino per un giro di affari pari 811 milioni di euro. Questi dati sono destinati a crescere soprattutto, se queste regole abbasseranno i costi per i produttori e per i commercianti.

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