Positivi i dati dell’export di vino nel primo trimestre 2022: ecco i dati dell’Osservatorio di Unione italiana vini
Una crescita in valore del 18,3%, pari a 1,7 mld di euro: ecco il dato dell’export italiano di vino nel primo trimestre 2022. I dati sono quelli rilasciati da Istat e sono stati elaborati dall’ Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv).
Nonostante le difficoltà causate da pandemia, chiusura di alcuni mercati e la guerra, le bollicine continuano a trainare il mercato anche nei primi mesi di questo nuovo anno, così come nel 2020 e nel 2021.
Un dato confortante, che vede registrare un +35,6% rispetto al 2021, una crescita più che doppia rispetto ai vini fermi (+14,8%).
A salire è anche il prezzo medio (+12,2%), grazie soprattutto ad un mese di marzo particolarmente positivo rispetto a gennaio e febbraio.
In rialzo tutti i principali mercati della domanda, fatta eccezione per Germania e Cina, mentre – nel mese di marzo – Russia (-30% nel trimestre) e Ucraina fanno segnare crolli rispettivamente del 65% e del 98%.
Le parole di Paolo Castelletti, segretario generale di Unione italiana vini
“I numeri messi a segno dal vino italiano, ma anche da quello francese che chiude a +24%, sono sorprendenti, ancor più se si tiene conto di un 2021 in doppia cifra. È però troppo presto per capire che direzione prenderà il mercato nei prossimi mesi, con una domanda potenziale sempre più afflitta da una congiuntura negativa e dall’escalation della spirale inflattiva. Se a ciò si aggiunge l’aumento dei costi delle materie prime secche, che per le aziende si traduce in un surplus medio di spesa di oltre il 30%, è importante mantenere cautela ed evitare trionfalismi che potrebbero essere confutati nei prossimi mesi”.
Come crescono le bollicine in questo 2022?
Come già nel 2020 e nel 2021, gli sparkling vedono crescere i propri dati in diversi paesi del mondo:
- Usa
- Uk
- Germania
- Polonia
- Canada
- Francia
- Belgio
- Giappone
- Repubblica Ceca
- Norvegia.
A Spumantitalia si parla dell boom delle bollicine
In occasione del focus di apertura dell’evento Spumantitalia si è parlato del grande successo delle bollicine: stando alle proiezioni, l’esplosione della domanda post-Covid (+26% nel 2021, 7 bottiglie su 10 destinate all’estero) ha bruciato una tabella di marcia che prevedeva entro il prossimo biennio il superamento della soglia psicologica di 1 miliardo di bottiglie prodotte.
Se i dati ad oggi in nostro possesso, saranno confermati nel prossimo periodo, le bottiglie immesse sul mercato saranno 1,1 miliardi di pezzi entro quest’anno e 1,25 miliardi a fine 2023.
A trainare il mercato è sempre il Prosecco. “Una rivoluzione – si legge nella nota stampa- focalizzata come per la moda, il design e l’auto sullo spostamento dell’attenzione dal prodotto al contesto. Con tutti i benefici e le variabili del caso, a partire dai competitor che saranno sempre di più legati ad altre tipologie di bevande in grande crescita, come gli hard seltzer, i co-fermentati, i ready to drink e i low alcol”.