Il vino rosso della Destilaria Levira ha inondato le vie di São Lourenço do Bairro, in Portogallo: ecco tutto il racconto.
Le immagini del vino della Destilaria Levira che scorre come un fiume per le strade di São Lourenço do Bairro, in Portogallo, stanno facendo il giro del mondo. Cosa e come è accaduto, le cause dell’incidente, quali sono le sue conseguenze e perché c’entra la “distillazione di crisi“: ecco il racconto di quello che è successo, dall’inizio alla fine.
Destilaria Levira
L’azienda protagonista dell’episodio è specializzata nella produzione e trasformazione di distillati e liquori. L’attività vanta sui suoi canali ufficiali una filosofia basata su uno “spirito genuino”.
Domenica 10 settembre 2023: è mattina quando scoppiano due cisterne di vino DOC idoneo al consumo. Si calcola che circa 2,2 milioni di litri di nettare rosso si siano riversati per le vie del paesino, favoriti dalla pendenza in discesa.
“Siamo profondamente dispiaciuti per l’incidente”, ha affermato la distilleria. “Nonostante non abbia causato alcun ferito, vogliamo esprimere la nostra sincera preoccupazione per i danni provocati in generale a Levira“, ha aggiunto.
Ad occuparsi di accertare le cause di quanto è accaduto naturalmente sono le autorità competenti. Tra i danni materiali più evidenti sembra ci sia l’allagamento di una cantina seminterrata.
São Lourenço do Bairro, Portogallo
Si tratta di un piccolo centro che fa parte del municipio di Anadia e che dista solo una trentina di chilometri dalla famosa Aveiro, affacciata sull’omonima laguna. La fonte principale delle notizie sull’episodio infatti è il Diário de Aveiro.
Questa rinomata località turistica, che con le sue case colorate sui canali attrae tantissimi visitatori, è conosciuta come la Piccola Venezia del Portogallo. Siamo sulla costa occidentale nella parte superiore del Paese.
São Lourenço do Bairro, nel vicino entroterra, tra l’altro ha appena concluso la tre giorni della festa delle vendemmie, che ha registrato il tutto esaurito nonostante la pioggia.
Aiuti e soccorsi
Il Consiglio Comunale e i Vigili del Fuoco Volontari di Anadia, la Protezione Civile e la guardia nazionale del dipartimento “Servizio Tutela della Natura e dell’Ambiente” hanno portato a termine un intervento immediato ed efficace.
I soccorsi, compiuti con una straordinaria rapidità, hanno così consentito di ridurre al massimo l’impatto del “fiume di vino“.
La distilleria ha detto un sentito “grazie” a tutti coloro che l’hanno aiutata “in questi momenti difficili”: “Ai nostri affezionati collaboratori, agli abitanti di Levira, ai nostri fornitori, produttori, cantine, clienti, partner e amici”.
Oltre a numerosi messaggi di conforto, l’azienda ha potuto contare fin dai primi minuti sul sostegno dell’Istituto della vigna e del vino, nella persona del suo presidente, il dottor Bernardo Gouvéa.
Le conseguenze dell’incidente
La Destilaria Levira si è prontamente assunta la piena responsabilità dei costi legati alla pulizia e alla riparazione dei danni. Ha anche messo a disposizione del personale pronto ad occuparsene immediatamente.
“Ci impegniamo a risolvere la situazione il prima possibile”, ha promesso l’azienda, invitando tutti a conservare documenti fotografici di eventuali danni subiti.
I cittadini possono contattare la cantina tramite un numero di telefono e un indirizzo e-mail per discutere il da farsi e coordinare le procedure necessarie. “Siamo disponibili in qualsiasi momento per aiutarti a risolvere questo problema”, assicurano.
“Ci scusiamo ancora per i disagi causati e ci impegniamo a fare tutto il necessario per porre rimedio alla situazione”, ha dichiarato la distilleria in una nota, “Grazie mille e ancora una volta ci dispiace tantissimo per l’accaduto”.
I suoi comunicati contengono anche un riferimento alle istituzioni “che faranno parte delle procedure di risoluzione che seguiranno”, tra le quali la Dogana di Aveiro.
Di che vino si tratta
La Distilleria Levira ha fatto sapere di essere “consapevole del suo importante intervento nella raccolta di sottoprodotti vitivinici nel settore della produzione vitivinicola nazionale”.
“In coscienza e sapendo che siamo in piena vendemmia”, ha affermato l’azienda, “stiamo facendo tutto il possibile affinché cantine e produttori che lavorano con noi negli anni non vengano colpiti da questo sfortunato incidente”.
Ad ogni modo il nettare che ha inondato la pavimentazione della cittadina portoghese rientrava nelle quantità che risultano in eccesso in tutto il Paese.
Il governo infatti ha implementato un provvedimento straordinario per sostenere i produttori vitivinicoli e le cantine. La misura ha preso il nome di “Distillazione di Crisi 2023“.
La distillazione di crisi: Portogallo e non solo
L’Unione Europea ha attivato una serie di iniziative di sostegno al settore vitinvinicolo, che sta ancora pagando le conseguenze della pandemia.
Intanto l’aumento del costo della vita, la diminuzione del potere d’acquisto e la riduzione complessiva dei consumi hanno causato una riduzione delle vendite di vino.
Parallelamente, nel complesso, il 2023 ha visto aumentare la vendemmia e la produzione in Europa. Per questi motivi c’è tantissimo vino invenduto sul mercato e i produttori ci rimettono.
La soluzione è la distillazione di crisi, una pratica che prevede la separazione dell’alcol puro dal vino, sfruttando il diverso punto di ebollizione delle sostanze che lo compongono.
Il vino destinato a distillazione va ritirato dal mercato. L’alcol ottenuto dovrà essere utilizzato solamente per scopi non alimentari, diventando un disinfettante per esempio.
Questa pratica, che solitamente interessa le qualità di vino più basse, libera i magazzini dei produttori non attrezzati a tenere scorte e contribuisce al ritiro dei litri di vino in eccesso dal mercato… a meno che le cisterne delle cantine non scoppino prima.