Bilanci e prospettive dalla voce di Mauro e Martina Galardi.
Com’è andata la vendemmia a Poggiopiano?
Mauro: “È stata una vendemmia che ci ha messo a dura prova: la mancanza di piogge già dalla tarda primavera e le alte temperature hanno evitato lo sviluppo di parassiti, ma sono state responsabili di una notevole perdita di prodotto. Gli ungulati hanno aggravato la situazione pascolando nei nostri vigneti e scegliendo, ovviamente, i grappoli migliori. Nonostante tutto, l’escursione termica degli ultimi giorni di maturazione ha contribuito allo sviluppo dei profumi, già pronunciati a fine fermentazione. Al momento della vendemmia le uve erano molto mature, perciò prevediamo vini concentrati con sentori evidenti di frutta matura”.
La gelata di aprile e la siccità estiva come hanno inciso sulla quantità e qualità delle vostre uve?
Mauro: “La posizione dei nostri vigneti, situati sul versante a solatio delle colline della valle dell’Arno, ci ha salvaguardati dalla gelata di aprile: le minime hanno sfiorato gli 0° a Poggiopiano, provocando lievi danni solo nelle barbatelle reimpiantate di recente. Da metà maggio a inizio settembre le temperature sono state elevate, raggiungendo picchi di 42° a cui si è sommata la quasi totale mancanza di precipitazioni portando a un ridotto assorbimento di nutrienti dal suolo e squilibri nutrizionali nella vite. Abbiamo deciso di intervenire con concimazioni fogliari a base di estratti di alghe che apportano elementi minerali e ne facilitano l’assorbimento. Il lavoro manuale in vigna è stato decisivo per gestire l’attività della pianta, cercando di concentrare tutte le (poche) energie della vite sulla produzione”.
Che tipo di vini vi aspettate da questa annata?
Martina:”Caldi, suadenti, ricchi di struttura, particolarmente longevi. L’annata promette un ottimo Chianti Riserva da Sangiovese in purezza e un Poggio Galardi in Anfora particolarmente rotondo. Il bianco Erta al Mandorlo sarà ricco di profumi grazie alla pressatura diretta delle uve intere, le consuete note agrumate lasceranno forse spazio a quelle di albicocca essiccata e mandorla, dato l’elevato grado di maturazione delle uve”.
Ci sono news in vista per il 2018?
Martina:”Stiamo lavorando all’impianto di un nuovo vigneto, ci sono ancora molte cose da decidere ma sulla varietà non abbiamo dubbi: Sangiovese!”.
Possiamo sperare in un VinOrange 2017?
Martina: “Si. Il VinOrange 2017 è già in cantina, pronto ad andare incontro all’affinamento dopo una macerazione di 23 giorni sulle bucce. Anche quest’anno poche bottiglie destinate agli appassionati dei vini di Poggiopiano… e non solo”.
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Poggiopiano: how will the 2017 wines be?
Analysis and prospects from Mauro and Martina Galardi.
How was this harvest at Poggiopiano?
Mauro: “It has been a challenging harvest: the lack of rain since late spring, together with high temperatures, avoided the development of parasites but have been responsible of a big loss of production. Ungulates worsened the situation grazing in our vineyards and choosing, of course, the best bunches. Despite everything, the temperature variation of the last days of ripening helped the development of aromas, already well pronounced at the end of the fermentation. At harvest time, grapes were very ripe, so we expect concentrated wines, with evident aromas of ripe fruit”.
How did the April frost and the summer drought affect the quantity and quality of your grapes?
Mauro: “The position of our vineyards, on the sunny side of the Arno valley hills, protected our vines from the April frost: the minimum temperatures bordered on 0°C at Poggiopiano, implicating light damages to the recently planted young vines only”. From mid-May to the beginning of September we had very high temperatures, up to 42°C, and almost no rain at all, causing a reduced absorption of nutrients from the soil and, so, a nutritional imbalance to the vines. We decided to intervene with a foliar fertilization with seaweed extracts that bring mineral elements to the vine and facilitate their absorption. The manual work in the vineyard has been decisive to manage the plant activity, trying to converge all the (little) energy of the plant on the production of grapes”.
What kind of wines do you expect from this vintage?
Martina: “Warm, charming, full-bodied, with a particularly long life. This vintage promises an excellent Chianti Riserva, pure Sangiovese, and a really round bodied Poggio Galardi in Anfora. The white wine Erta al Mandorlo will have a good aromatic richness thanks to the whole bunch pressing. The usual citrus nuances will leave room for dried apricot and almond aromas, being the grapes very ripe”.
Are there news for 2018?
Martina: “We’re working on a new vine plantation. There are still a lot of things to decide but we don’t have any doubts on the variety: Sangiovese!”.
Can we hope for a VinOrange 2017?
Martina: “Yes. VinOrange 2017 is already in the cellar, ready to go through fining, after 23 days of maceration. This year, too, there will be a really small amount of bottles for the lovers of Poggiopiano wines….and not only”.
