Osve-CevesUni : focus su vini spumanti e export

Per Osve-CevesUni il vino italiano continua a crescere. Bene gli spumanti ed export in crescita.

L’Italia si classifica come primo nella produzione mondiale di vini spumanti sia metodo tradizionale che metodo italiano. Prima anche per export e prima anche nella notorietà e richiesta. Ma, come dice Giampietro Comolli, presidente di Ovse-CevesUni primo osservatorio economico del vino italiano: “Basta chiamare Charmat o Martinotti il nostro metodo di produrre spumante: è dequalificante. E’ assurdo usare il cognome di una persona come indicazione di metodo produttivo! E’ sminuente della identità e della professionalità del produttori”.

bollicine nazionali italiane
bollicine nazionali italiane

Le stime dell’ osservatorio Ovse sulla chiusura d’anno 2022.

A fronte di una produzione intorno a 870 milioni di bottiglie per un valore di 3,3 miliardi di  euro, attesi consumi (Docg, Doc, Igp e VS) di 855-865 milioni di bottiglie per un fatturato mondiale al consumo di 7,3 miliardi di euro. Sempre più vicini al record della Francia, ma solo grazie a distribuzione, commercio, importazione.

“Un 2022 con forti rincari su tutto, che incidono di più su etichette di primo prezzo rispetto a bottiglie premium, sia per vini spumanti che tranquilli Si preannuncia un dato finale anno 2022 per le bollicine nazionali, con crescita leggera dei volumi, crescita forte dei valori“. confida Comolli.

vino italiano export
vino italiano export

Consumi, acquisti e profitti per il vino italiano.

Si preannuncia un dato finale per le bollicine nazionali per l’anno 2022 con una crescita buona ma contenuta dei volumi, crescita forte dei valori al consumo. Si attendono 75-78 milioni di bottiglie stappate durante i 30 giorni di festività (erano 78,4 nel 2019): privilegiate le bottiglie fra 6 e 9 euro di prima fascia e fra 15 e 20 euro di prezzo al consumo (intorno a 35-45 euro, il valore al ristorante più gettonato). I consumi delle feste valgono in cantina circa 280-290 milioni di euro che, al consumo e sulla tavola diventano circa 700 milioni di euro. Gli italiani tornano a fare festa nell’out of home, soprattutto dopo Vigilia e Natale, mentre a Capodanno sempre più festa in strada, molto meno in casa e nei locali notturni.

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