Nutriscore: se ne riparla nel 2024

In Italia si dovrà attendere il 2024 per l’etichetta Nutriscore; nel frattempo si cercano alternative meno dannose per alcuni prodotti.

Ancora due anni di tempo: è stata posticipata al 2024 la proposta legislativa europea nella quale figura il Nutriscore, l’etichetta a semaforo ideata da Serge Hercherg.

L’etichetta, che si colloca nell’ambito del Farm to Fork, è già stata adottata da Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Svizzera, Germania, Paesi Bassi e Lussemburgo, ma trova fortissima opposizione in Italia.

Stando ai dati di Coldiretti l’85% delle Dop e Igp italiane sarebbero bocciate senza appello dall’etichetta a colori che sta avanzando in Europa.

“La Commissione Ue ha tolto dall’agenda per i prossimi mesi la proposta legislativa sull’etichettatura europea nutrizionaleche, tra le varie proposte, comprende tra l’altro il famigerato Nutriscore…Questa Commissione e questo Parlamento non potranno proporre né portare a temine nulla che riguardi etichettatura nutrizionale. Di fatto avremo più tempo per convincere che il Nutriscore non va bene”.

L’etichetta Nutriscore

Il sistema di etichettatura basato su scala cromatica e alfabetica non convince l’Italia: il sistema, schematico e decisamente poco informativo, andrebbe a penalizzare alcune eccellenze del Made in Italy come il parmigiano, la mozzarella, il prosciutto di Parma verrebbero classificati in rosso.

Per le bevande alcoliche la situazione sarebbe ancora più grave: il colore assegnato ad esempio alla birra e al vino, sarebbe il nero, con il consiglio di evitarne completamene il consumo.

Non una campagna informativa, quindi, quanto piuttosto una sorta di proibizionismo che proprio non viene in alcun modo accettato.

Francesco Lollobrigida e il Nutriscore

La notizia arriva ad un giorno di distanza dalle decise parole del neoministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Durante l’ Assemblea alla Camera il Ministro è intervenuto per rispondere all’interrogazione dell’on. Tommaso Foti (FdI) in merito alle iniziative da adottare in sede europea per sollecitare l’elaborazione di un sistema di etichettatura alternativo al Nutri-score.

Il ministro ha sottolineato la contrarietà del Governo al sistema di etichettatura promettendo lo studio di alternative allo stesso che possano informare e diventare un vero strumento di tutela per il consumatore e, stesso tempo, difendere il patrimonio agroalimentare italiano.

 

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