Novità Prosecco – Prosek: trasmessa la risposta ufficiale italiana all’Europa

La questione Prosecco – Prosek continua: oggi, è stata messa a segno l’ultima novità in ordine di tempo in una diatriba che va avanti ormai dall’estate. Dopo un mese e mezzo dalla domanda di protezione della menzione tradizionale Prosek presentata dalla Croazia in Gazzetta Ufficiale, infatti, è arrivata la risposta italiana. Un dossier di 14 pagine in difesa del Prosecco che il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e dal Sottosegretario Marco Centinaio, che ha la delega al settore vitivinicolo, hanno illustrato oggi in conferenza stampa. “È a rischio il sistema Paese” afferma Patuanelli. E Centinaio aggiunge: “Abbiamo prodotto il miglior documento possibile”.

Questione Prosecco – Prosek: cosa è successo negli ultimi mesi

Estate

In Italia, si è cominciato a parlare di “questione Prosecco – Prosek” a partire dall’estate 2021. A inizio luglio, la notizia che la Croazia aveva intenzione di avviare una procedura di riconoscimento della menzione tradizionale ‘Prosěk” aveva scatenato diverse reazioni. Tra queste, quella del governatore della Regione Veneto, Luca Zaia e di Paolo De Castro, coordinatore del Gruppo S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo. Quest’ultimo aveva scritto anche una lettera, indirizzata al commissario all’Agricoltura Ue, Janusz Wojciechowski, in cui illustrava le ragioni in difesa della denominazione Prosecco.

“Non possiamo tollerare che la denominazione protetta ‘Prosecco’, una delle più emblematiche a livello Ue, diventi oggetto di imitazioni e abusi, in particolare nell’Unione europea – scriveva, allora, De Castro.

Settembre – Ottobre

Nonostante i tanti pareri contrari, però, a settembre la Commissione Europea aveva dato il suo responso. Sì alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Ue della domanda di registrazione della menzione tradizionale “Prosek” da parte delle autorità croate. Che puntualmente, qualche giorno dopo, hanno proceduto a presentare ufficialmente i documenti.

Le reazioni italiane alla domanda di registrazione del Prosek sono state tante e diverse. Tra queste, quella del Ministro Patuanelli che sin da subito ha dichiarato l’intenzione di fare squadra e muoversi per tutelare la denominazione veneta. Accanto a lui Istituzioni e Associazioni del mondo del vino, da Federvini a Uiv, passando per Coldiretti, Federdoc e tanti altri.

Dall’altra parte del confine, però, anche la Croazia ha detto la sua. La reazione croata alla questione Prosecco – Prosek è arrivata dalle parole di Marija Vuĉković, Ministro dell’Agricoltura croata. “Il Prosecco italiano e il Prosek croato non lo stesso vino. E la Croazia ha tutti i diritti  giuridico, storico e culturale per riconoscere il termine tradizionale Prosek a livello europeo”.

novità Prosecco Prosek

Ultime novità Prosecco – Prosek: l’Italia invia la risposta all’Europa

Siamo, dunque, arrivati a oggi, con le ultime novità sulla questione Prosecco Prosek. Dal momento della presentazione della domanda di registrazione, infatti, l’Italia aveva 60 giorni per opporsi. 60 giorni che sarebbero scaduti da qui a fine mese. La risposta ufficiale è arrivata ora, con un dossier inviato alla Commissione Europea in difesa della denominazione Prosecco in cui si fa perno su diverse motivazioni.

A presentarlo, oltre al Ministro Patuanelli e al Sottosegretario Marco Centinaio, anche i presidenti dei consorzi interessati. Stiamo parlando di Conegliano Valdobbiadene, Prosecco Doc, Colli Asolani e l’Associazione Patrimonio delle Colline Unesco.

Difesa Prosecco italiano vs Prosek Croato: le motivazioni

“Nel dossier di 14 pagine è precisata la posizione italiana e le motivazioni tecniche, storiche e territoriali. Compresa l’iscrizione delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene nella lista del patrimonio mondiale UNESCO e l’incompatibilità del riconoscimento della menzione tradizionale Prošek” si legge in una nota ufficiale del MIPAAF.

“Le motivazioni per cui ci opponiamo alla denominazione tradizionale Prošek sono ben solide e rappresentate nel documento che abbiamo inviato alla Commissione. Tra le principali c’è la questione della omonimia tra la denominazione Prošek e la Dop”, ha sottolineato il Ministro Patuanelli. “È a rischio il sistema Paese, il sistema di protezione delle denominazioni geografiche e l’eccellenza della produzione agroalimentare italiana. Si rischia di istituzionalizzare l’italian sounding”.

“L’Italia ha dimostrato all’Europa che tutti si sono messi a disposizione, dai consorzi ai comuni”, ha aggiunto il Sottosegretario Centinaio. “Abbiamo prodotto il miglior documento possibile da presentare in opposizione. Le colline del Prosecco sono un patrimonio dell’umanità, oltre che agricolo anche culturale. Non possiamo, quindi, pensare che da parte dell’Europa ci sia poca considerazione”.

La Croazia ha ora 60 giorni di tempo per le controdeduzioni. A queste, l’Italia, rappresentata dal MiPAAF, avrà diritto di controreplicare insieme a tutti coloro che hanno presentato già l’opposizione, tra cui i tre consorzi, e le regioni interessate.

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