Nizza Docg: non sarà più d’obbligo riportare il nome del vitigno in etichetta

E gli altri rinnovamenti della modifica al disciplinare.

Arriva oggi il nuovo Nizza Docg. L’elemento di novità risiede principalmente nel disciplinare, che non renderà più obbligatorio riportare sull’etichetta il nome del vitigno.

Si realizza così il sogno dell’associazione Produttori dnizzael Nizza nata nel 2002 quando uscì il primo Nizza, di legare il nome di una Barbera a quello del territorio di produzione. I punti di svolta nel disciplinare non riguarderanno unicamente il nome del vitigno: non sarà consentito alzare il grado alcolico, e il nuovo Nizza sarà composto unicamente da Barbera. Nelle annate difficili il Nizza non verrà prodotto. Inoltre è stato pensato anche un Nizza Riserva, che dovrà essere affinato in cantina per almeno 30 mesi.

Oggi i produttori di Nizza sono 43, e con la vendemmia del 2015 ci si avvicina alle 750.000 bottiglie potenziali. Ma i margini di crescita sono molto più ampi. Gli ettari vitati a Barbera potrebbero diventare 720, con una produzione teorica di oltre 4 milioni di bottiglie.

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