Montefalco Sagrantino 2017 annata da tre stelle: caratteristiche e valutazione

Continua la tre di giorni di Anteprima Sagrantino 2021. Ieri, mercoledì 9 giugno, è stato il momento della presentazione ufficiale del Montefalco Sagrantino 2017, la valutazione dell’annata e la messa in evidenza di alcune sue caratteristiche. Sul palco del Teatro San Filippo Neri, in Piazza del Comune a Montefalco, presenti il Presidente del Consorzio Filippo Antonelli, il Sindaco Luigi Titta, Roberto Morroni (Assessore all’Agricoltura Regione Umbria) e Marco Sabellico (giornalista). Intervenuta, da remoto, anche la Governatrice dell’Umbria Donatella Tesei.

Montefalco Sagrantino 2017, un’annata non semplice

Fare vino non è sempre semplice e l’annata 2017 a Montefalco ne è stata un’ennesima dimostrazione. Lo racconta il Presidente del Consorzio, Filippo Antonelli – produttore e titolare della Cantina Antonelli a Montefalco, intervistato anche dai microfoni de I Grandi Vini.

“Il calo è stato forte dal punto di vista quantitativo – afferma Antonelli -. Normalmente, siamo sui 40mila ettolitri di vino, per la 2017 ci siamo fermati a 22mila. Il clima non ci ha aiutati: è stato un anno caldo, con un periodo estivo torrido e asciutto, ma soprattutto una gelata tardiva nel mese di Aprile, fenomeno ormai sempre più frequente, visto anche quella di quest’anno“.

Alcune piogge sono poi riapparse nel periodo pre-vendemmiale, dando la possibilità ai vigneti di proseguire la maturazione abbastanza gradualmente, anche se in anticipo rispetto agli standard. 

Presidente Movimento Turismo Vino Umbria
Filippo Antonelli

I nuovi criteri di valutazione dell’annata

Come già successo lo scorso anno, i criteri di valutazione dell’annata per il Montefalco Sagrantino si mantengono su due livelli. Anche quest’anno, infatti, il punteggio sarà espresso in centesimi, un sistema che va ad approfondire i singoli parametri che compongono il giudizio complessivo. Accanto a questo, però, resta la tradizionale valutazione in stelle che va a comporre il borsino delle vecchie annate di Montefalco Sagrantino.

Due le Commissioni. Una, interna, fatta di produttori ed enologi del territorio; l’altra, invece, esterna, con giornalisti e sommelier di rilievo nazionale ed internazionale per ottenere un giudizio quanto più articolato e puntuale possibile. Quest’anno, il compito è stato affidato a Marco Sabellico, penna di Gambero Rosso e autore della Guida Vini d’Italia 2021, affiancato dal sommelier Marco Reitano del Ristorante La Pergola dell’hotel Rome Cavalieri.

Montefalco Sagrantino 2017 caratteristiche

Punteggio e caratteristiche del Montefalco Sagrantno 2017

“È stata un’esperienza stimolante perché è ‘semplice’ fare vino quando va tutto liscio, più difficile quando, in un’annata come la 2017, il produttore si trova di fronte a tante sfide. Abbiamo assaggiato tanti campioni e alla fine, visto anche le difficoltà che l’annata ha messo davanti alle aziende, il punteggio è elevato: 88 centesimi e tre stelle che sono quasi quattro, dato che per raggiungerle sarebbero bastati pochi punti” ha affermato Sabellico.

“Il Sagrantino – continua – è un vitigno difficile da domare, ma è anche (probabilmente) nato e poi cresciuto in questo territorio e, se saputo maneggiare, anche in annate come queste può dare buoni risultati. Si vede che questi anni non sono passati invano. Le vigne sono maturate, così come l’esperienza dei produttori: professionisti che sanno come intervenire e ‘smussare’ certi spigoli”.

In generale, i vini dell’annata 2017 hanno sorpreso positivamente, mostrando nel complesso ottimo equilibrio e piacevolezza, seppure nel solco di una certa potenza e calore. Vini leggibili, necessari di evolvere in bottiglia ma ottimi fin da subito. Vini ideali per la tavola ed i classici abbinamenti con il cibo

Concorso Etichetta d’autore 2017

L’incontro è stato anche l’occasione per premiare la vincitrice del concorso “Etichetta d’autore 2017“. Ogni anno, infatti, il Consorzio chiama a raccolta artisti, disegnatori e fumettisti per dare vita all’etichetta della nuova annata di Montefalco Sagrantino. La vincitrice, quest’anno, è Beatrice Fedeli, capace per i giudici di rappresentare l’annata 2017 in un’opera che diventerà l’etichetta celebrativa di Anteprima Sagrantino 2021.

“Il segreto dell’opera è il nome stesso – afferma l’artista -. Il mistero che racchiude una figura femminile che si nasconde dietro una cascata di capelli fatti di foglie di Sagrantino, che un falco prova a rubare, lasciando però le sue tracce con il succo”. Pochi colori, linee essenziali, ma tanta eleganza.  

Montefalco Sagrantino 2017 caratteristiche
Veduta da Cantina Antonelli

Montefalco una collina per il vino

Il Presidente Antonelli ha poi riportato l’attenzione su un’evoluzione del Sagrantino che sta andando avanti da qualche tempo. “Continuiamo a chiamarla Anteprima Sagrantino, ma ormai per tutti voi è un appuntamento in cui venire ad assaggiare i vini di Montefalco” ha dichiarato rivolgendosi alla platea. “Anche per questo abbiamo implementato il servizio e durante le degustazioni è possibile assaggiare non solo la nuova annata di Montefalco Sagrantino, ma anche le altre denominazioni tutelate dal Consorzio, come l’ultima arrivata Doc Spoleto”.

Due gli aspetti che stanno a cuore al Consorzio, sottolineati ancora dal presidente Antonelli. ” Il primo è che la collina di Montefalco è una collina per il vino. Non solo Sagrantino – che resterà comunque il nostro portabandiera – ma anche per Sangiovese, Grechetto e Trebbiano Spoletino“. Un aspetto da non prendere sotto gamba, visto che ben 3 dei 4 vitigni sono esclusivamente umbri e considerato anche la crescente importanza sul mercato dei vini bianchi.

“Il secondo aspetto – continua Antonelli – è che negli anni il Sagrantino è cambiato. Quando, negli anni Novanta, si accesero i riflettori su questo vino, molte vigne erano ancora giovani e forse i prodotti hanno spaventato per la loro forza, da ‘puledro di razza non domato‘. Ora, le vigne sono mature e così noi nel gestirle e affinare ciò che ci danno”.

Modello Montefalco per la ripresa del turismo in Umbria (e non solo)

L’evento è stato infine anche occasione per riflettere sull’importanza di puntare sulle eccellenze del territorio umbro per la ripartenza e anche per il turismo.

“La speranza è di far tornare Montefalco quella che era prima della pandemia – ha dichiarato il sindaco di Montefalco Luigi Titta -. Il vino è importante non solo per il prodotto in sé, ma per tutto l’indotto che ha creato, insieme alla cultura e al turismo. Se la città di Montefalco è diventata quella che è lo si deve anche a questi grandi imprenditori. Quello che mi auguro è che giorni come questi possano essere chiave di ripartenza per portare avanti il nome di Montefalco e le sue grandi eccellenze, che sono nostra potenzialità e nostra forza”.

“Anteprima Sagrantino è una delle migliori vetrine dell’Umbria intera – ha dichiarato l’assessore al Turismo della Regione – È una realtà che ha sviluppato con intelligenza e caparbietà un’espressione autentica del territorio e che può essere presa come modello”.

Dove si produce il Montefalco Doc e Montefalco Docg?

Come si legge nel sito del consorzio, la zona geografica di produzione del Montefalco abbraccia l’intero territorio comunale che le dà il nome. Oltre a questo, presenti anche parte del comune di Bevagna, Giano dell’ Umbria, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi. La Doc Montefalco e la Doc Montefalco Sagrantino sono state riconosciute nel 1979. Nel 1992 è invece stata riconosciuta la DOCG Montefalco Sagrantino.

Dove si produce la Doc Spoleto?

Riconosciuta nel 2011, le uve della Doc devono essere coltivate nel territorio del comune di Montefalco e parte di quelli di Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Foligno, Spoleto e Trevi.

Vedi le immagini di Anteprima Sagrantino 2021 in questo video.

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