La prima edizione di Monferrato Wine Festival è stata un successo: le numerose iniziative che si sono svolte all’interno del maestoso Castello di Costiglione d’Asti hanno attirato l’attenzione di numerosi partecipanti, per poi coinvolgerli in un’atmosfera divertente e al tempo stesso rilassante.
Con il patrocinio del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, l’evento ha concluso le sue due (prime) giornate interamente dedicate alle eccellenze enologiche del Monferrato con la promessa di trasformarsi in un appuntamento annuale; gli obiettivi principali prevedono di raccontare al pubblico, alla stampa e agli operatori del settore le diverse sfaccettature di questo territorio ricco di risorse e potenzialità.

Attraverso masterclass, showcooking e incontri con i produttori, questa prima edizione del Monferrato Wine Festival – Monferrato Identity ha dato la possibilità di anticipare un progetto a lungo termine, che prevede la collaborazione tra Consorzio e aziende locali che, insieme, rappresentano una delle aree vitivinicole più estese e versatili di tutta Italia.
Le parole del Presidente del Consorzio Filippo Mobrici
Per l’occasione, non sono mancate le parole di Filippo Mobrici, Presidente del Consorzio, che ha voluto esprimere gratitudine verso i partecipanti e orgoglio per il successo ottenuto: “Da questo nasce l’idea di Monferrato Identity, un legame tra vino e area produttiva che è indissolubile e che deve essere rappresentato e sostenuto. Rappresentiamo un territorio ricco di risorse – ha sottolineato – che devono essere valorizzate: cultura, tradizioni contadine centenarie, una cucina ricca di prodotti tipici, una realtà enologica sfaccettata ma unita creano l’identità del Monferrato. Il nostro impegno, la nostra responsabilità è dare voce a tutto questo. Siamo felici ed orgogliosi di aver ospitato questa prima edizione, tenutasi in un momento di grande difficoltà per altre aree del nostro paese”.

E proprio dall’idea di cooperazione e collaborazione, basata sull’aiuto reciproco, il Consorzio ha deciso di stanziare una somma che verrà destinata alle famiglie colpite dall’alluvione in Emilia Romagna, una situazione di estrema emergenza che, al momento, richiede massima attenzione.
Spazio a scienza e ricerca
L’evento Monferrato Wine Festival ha coinvolto, tra i suoi principali obiettivi, anche la valorizzazione del territorio in tutti i suoi aspetti, anche e soprattutto quelli legati a scienza e ricerca. Nel corso delle due giornate, infatti, è stato ufficialmente presentato il libro “Barbera 2.0”, un manuale realizzato con la coordinazione del Consorzio, che racconta ben tre anni di analisi e studi sui vini Barbera del Monferrato; questi anni di ricerca sono stati condotti per indagare dal punto di vista scientifico tutto il territorio del Monferrato, così da sostenere tutte le aziende locali e dare delle direttive su come dovrebbe evolversi l’approccio agronomico in merito al Barbera d’Asti.

Sempre in nome della collaborazione e dell’aiuto reciproco, alla ricerca hanno collaborato anche l’Università di Torino, il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, la Banca di Asti e la Regione Piemonte.
Inoltre, il Monferrato Wine Festival è stato un’occasione importante per far incontrare non solo il pubblico e il territorio, ma anche i referenti della stampa di settore e lifestyle che, nel corso delle giornate dedicate, hanno potuto scoprire le peculiarità degli eccellenti prodotti enologici del Monferrato.
Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini Monferrato: storia e attività
Fondato nel 1946, il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha il compito di tutelare e promuovere le sue denominazioni, garantendone la diffusione sui mercati nazionali e internazionali. Consiste nel fulcro di un territorio Patrimonio dell’Umanità Unesco, nonché nel punto di riferimento di una filiera vitivinicola che, attraverso i suoi prodotti, è in grado di raccontare la sua storia e il suo valore.
Attualmente, il Consorzio vanta oltre 400 aziende associate e ben 13 denominazioni tutelate.
Il ruolo della ricerca
Tra le attività che caratterizzano il ruolo del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato bisogna evidenziare quella dedicata alla ricerca scientifica, che cerca di supportare in modo impeccabile la filiera vitivinicola.

La collaborazione con l’ambito scientifico e universitario coinvolge il Disafa (Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Ambientali) dell’Università di Torino e, nel corso degli anni, si è rivelata fondamentale per ampliare il numero di progetti mirati a sostenere lo sviluppo sia agricolo, che tecnologico. Il frutto della cooperazione è evidente nelle varie attività svolte dal Consorzio, che prevedono monitoraggio, analisi, sperimentazione e organizzazione di convegni divulgativi dedicati ad argomenti specifici di comparto che, nella maggior parte dei casi, hanno potuto contare sulla partecipazione di protagonisti di rilevante importanza.
Uno dei motivi principali che spinge, da anni, il Consorzio a investire nella ricerca e nell’ideazione di nuove strategie agricole risiede nella volontà di mantenere un costante controllo qualitativo e migliorativo sia del prodotto, sia dell’ambiente; nel 2014, infatti, il Monferrato e le regioni limitrofe di Langhe e Roero, sono stati riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità Unesco e si rivelano, pertanto, un tripudio di unicità culturali, paesaggistiche e culturali che culmina nella produzione di un vino distintivo, facilmente riconoscibile, che punta al futuro rimanendo profondamente ancorato al passato.

Ecco perché la sostenibilità diventa un valore centrale dell’attività del Consorzio: mantenere le tradizioni produttive, infatti, implica un’estrema attenzione alla protezione delle bellezze storiche e culturali. Solo così facendo è possibile trovare un punto di incontro tra passato e predente, capace anche e soprattutto di rendere il territorio sempre più riconoscibile.