Mondo del vino: il bilancio del 2023 secondo le stime di fine anno

I fatturati, l’export e lo stato dell’arte del mondo del vino nel 2023: ecco com’è andata quest’ultima annata.

La panoramica disegnata dall’Osservatorio Unione Italiana Vini e Vinitaly, in occasione dell’evento wine2wine 2023 Verona, consente di tracciare un bilancio di questa annata per il mondo del vino.

Uno sguardo sul triennio del mondo del vino

I numeri negativi del 2023 sembrano in parte inevitabili dopo due anni caratterizzati da dati molto positivi.

Sulla scia dei lockdown e delle quarantene dovuti al Covid-19, il fatturato delle nostre aziende vinicole ha fatto segnare il primato del +26% nel 2021.

L’anno dopo i bilanci hanno quasi raggiunto il +7%, nonostante l’inflazione combinata con l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.

Il fatturato in calo

Per la prima volta dal 2020, l’anno della pandemia, nel 2023 le voci del fatturato vitivinicolo italiano si chiuderanno con il segno meno.

Stando alle stime di fine anno, il passivo arriverà quasi al 3%, pari a poco più di 13 miliardi di euro.

Da qualsiasi angolo si osservi la situazione, i cali sono sempre presenti e si assestano tra il 2 e il 3%, dall’export al mercato nazionale.

Le esportazioni

A proposito dell’export, preoccupa il crollo del 15% dei volumi legati all’America del Nord, con Stati Uniti e Canada in prima linea. Si tratta di aree del globo che da sole concentrano il 30% del valore delle esportazioni nostrane.

Non sono meno allarmanti i dati che arrivano dall’Asia: -23% relativamente a Giappone e Corea del Sud, -20% per Estremo Oriente e Cina.

Il lieve rialzo dell’1% sul fronte europeo non può certo riequilibrare la bilancia, anche perché il Vecchio Continente rappresenta appena più della metà delle vendite italiane.

A sorpresa prosegue in maniera netta la crescita dell’export verso l’Europa dell’est e i Balcani. In questi territori, che hanno un valore totale del 10%, la Repubblica Ceca e la Polonia emergono sempre più come mercati importanti, accanto al ritorno della Russia nel radar economico.

Lo stato del mondo del vino oggi

Tra i problemi che il nostro Paese sta scontando attualmente c’è in primo luogo l’inflazione, principale responsabile della riduzione del potere d’acquisto delle famiglie.

Nel frattempo si fanno i conti con il ritorno alla normalità post Coronavirus. Questo assestamento implica la fine degli aiuti di Stato e degli incentivi economici, oltre all’affermarsi dei livelli e volumi produttivi pre-pandemici.

Tra gli aspetti da tenere sotto controllo ci sono invece i cambiamenti climatici, le particolari esigenze dei consumatori più giovani – ancora da conquistare del tutto – e le dinamiche come gli obblighi di health warning sulle etichette.

Una possibile soluzione per il mondo del vino

Un piccolo spiraglio di luce pare filtrare dall’idea di un’etichetta unica europea. Agli Stati Generali del Vino è diventata una prospettiva più concreta, dopo le polemiche di questi mesi.

E’ in questa sede che l’Unione Italiana Vini ha dato il suo via libera alle raccomandazioni inserite sull’etichettatura. Il patto è evitare una “babele allarmistica” controproducente.

“Siamo pronti a lavorare con l’Ue”, conferma Frescobaldi, che ha messo sul tavolo anche il tema dei nuovi vigneti.

Le bollicine, sempreverdi

Le bollicine, che siano quelle degli spumanti o dei vini frizzanti, sono il prodotto del settore più richiesto all’estero.

Valgono più del 55% del valore generato. A trainare il boom di questo particolare segmento è il Prosecco, che da solo occupa addirittura il 30% del totale.

Tra i maggiori appassionati di queste bollicine ci sono proprio Paesi dell’est come la Repubblica Ceca e la Polonia, cui si abbiamo accennato poco fa.

Il Prosecco DOC ha una tutela in più

La contesa legale è durata quattro anni ma alla fine la DOC Prosecco l’ha spuntata: adesso ha una nuova protezione internazionale.

Singapore, alla fine di una vicenda durata anni, ha adottato in via ufficiale l’Indicazione Geografica del noto vino.

Attualmente l’Indicazione Geografica DOC Prosecco risulta già tutelata nei maggiori mercati del mondo.

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