Chi è il nuovo ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare

Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia è stato designato ministro al dicastero che ha cambiato la sua denominazione in ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare

E’ Francesco Lollobrigida il nuovo ministro del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che ha cambiato il suo nome in Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e che succede a Stefano Patuanelli.

Cinquant’anni, nato a Tivoli, pronipote di Gina Lollobrigida e cognato di Giorgia Meloni, è in politica sin da giovane ed ha militato nel Fronte della Gioventù, poi nel Movimento Sociale Italiano e in Alleanza Nazionale. È stato tra i fondatori di Fratelli d’Italia.

Dal 2010 al 2013 è stato assessore con deleghe regionali alla mobilità e ai trasporti nella giunta regionale del Lazio di Renata Polverini.

Ministro agricoltura parità alimentare
In foto: Francesco Lollobrigida, Ministro dell’agricoltura e della parità alimentare

Il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare

Il cambio di nome denota la volontà, sulla scia del modello francese, di difendere il Made in Italy e gli interessi nazionali come fanno altri Paesi europei.

“Non è inedito- ha affermato il ministro subito dopo la nomina- ce l’hanno anche in Francia e sono quelli che hanno difeso meglio i loro prodotti quindi riteniamo sia completamente in linea con la vocazione che avremo anche noi, difendere i nostri prodotti”.

Il cambio di nome dei Ministeri

Sono diversi i ministeri che hanno cambiato in loro nome in direzione di una scelta di stampo nazionalistico.

Nello specifico:

  • Sviluppo economico diventa ministero delle Imprese e del made in Italy.
  • Transizione ecologica diventa Ambiente e sicurezza energetica.
  • Politiche agricole diventa Agricoltura e sovranità alimentare.
  • Istruzione diventa Istruzione e del merito.
  • Politiche europee diventa Coesione territoriale e Pnrr.
  • Sud e mezzogiorno diventa ministero del Sud e del mare.
  • Famiglia diventa ministero della famiglia e della natalità.

La direzione sovranista è piuttosto discussa, ma non da tutti criticata.

“Apprezziamo – afferma Ettore Prandini, presidente di Coldiretti in merito al nuovo ministero dell’Agricoltura– la scelta di accogliere la nostra proposta di cambio del nome del Dicastero che significa nei fatti un impegno per investire nella crescita del settore, estendere le competenze all’intera filiera agroalimentare, ridurre la dipendenza dall’estero e garantire agli italiani la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità. Sfruttare i fondi del Pnrr per garantire la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero e ammodernare la rete logistica; difendere i 35 miliardi di fondi europei oggi a rischio; no al Nutriscore, al cibo sintetico e agli accordi internazionali sbagliati che penalizzano il Made in Italy: fermare l’invasione di cinghiali; realizzare un piano invasi per garantire acqua in tempi di siccità sono le priorità per il nuovo Governo indicate dalla Coldiretti”.

 

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