Tra i migliori vini da bere nel 2022 per Forbes c’è anche il Montecucco

Per la nota rivista statunitense, le etichette del Montecucco sono tra i migliori vini da bere del 2022. “Dimenticatevi delle tendenze, diteci cosa vi piace!” la domanda di Forbes

Alla ricerca dei migliori vini da bere nel 2022? Per Forbes, tra questi c’è il Montecucco. La nota rivista statunitense ha inserito la DOP toscana nella lista delle bottiglie di vino internazionali da non perdersi nel 2022. Un grande successo per la denominazione che si fa strada nel panorama enologico mondiale. Diventando protagonista e prima rappresentante italiana – non solo regionale – dei migliori assaggi da fare nei prossimi dodici mesi (e oltre).

Miglior vini da bere nel 2022 per Forbes: c’è anche un po’ d’Italia

A raccontare la DOp e a inserire le sue etichette tra i migliori vini al mondo secondo Forbes è Adam Morganstern. Il celebre giornalista conduce il lettore in un bellissimo viaggio tra i vigneti di tutto il mondo, in compagnia di rinomati sommelier e wine writer degli Stati Uniti. A questi, è stato chiesto dii “dimenticarsi delle tendenze e delle previsioni e di raccontare invece cosa loro stessi vorranno bere nel 2022”. Dopo due anni che hanno letteralmente messo sottosopra la società e interi settori, i progetti e le certezze dei singoli, sembra che le persone abbiano maturato un forte desiderio di novità. E che, restando in ambito enoico, ricerchino aree meno conosciute e blasonate di regioni comunque popolari, “come appunto il Montecucco in Toscana o ancora l’Aube in Champagne”. Per leggere l’articolo di Forbes sui migliori vini da bere nel 2022, si può visitare il sito della rivista.

Guide ai vini 2022 Montecucco

Montecucco tra i vini rossi migliori al mondo da bere per Forbes: vince il Sangiovese

Su Forbes, appare poi un excursus sulle caratteristiche dei vini del Montecucco. Focus, in particolare sulla sua base di partenza di questo prodotto, il Sangiovese. 

“Nel 2022 dirò ‘che sia mio un Montecucco!’. Parlo del Sangiovese del Montecucco. Questa piccola regione immersa nella Maremma, tra il Brunello di Montalcino e il Morellino di Scansano, produce una gamma di vini a base di Sangiovese che racchiudono tutta quella frutta rossa fresca e la struttura che amiamo. Ma che, allo stesso tempo, non pesano particolarmente sul nostro portafogli. La Toscana è già affermata, ma è bene trovare un’opzione ‘fuori dai radar’ che offra un terroir diverso per l’amato Sangiovese, prodotto da piccole cantine a conduzione familiare”. Così il giornalista e wine expert Clive Pursehouse, autore presso Peloton Magazine, racconta la sua esperienza a Forbes.

I riconoscimenti per i vini del Montecucco: un anno di successi

Essere rientrato nella lista dei migliori vini da scoprire al mondo di Forbes è fonte di orgoglio per un territorio che, nell’ultimo anno, ha ricevuto diverse soddisfazioni. Troviamo, infatti, la DO Montecucco nelle guide ai vini 2022 più importanti a livello sia nazionale che internazionale, da Gambero Rosso alla Guida d’Oro di Vernelli, fino a Vitae 2022. 

“Il Montecucco è un areale con un potenziale ancora tutto da scoprire – dicono dal Consorzio – Il Sangiovese qui prodotto (“l’altro Sangiovese”, come viene spesso definito) è un vascello che, navigando ad est sull’Orcia e ad ovest sull’Ombrone, porta con sé tratti unici del suo territorio di origine: vulcanico e indomito, proprio come la natura ancora selvaggia che lo circonda e che caratterizza il paesaggio dell’Amiata (antico vulcano spento). Ma allo stesso tempo seducente e ammaliante, dalla freschezza tipica della viticoltura d’altura che si intreccia con la lontana ventilazione marina e mediterranea”.

 “Questa è la vera carta vincente del Montecucco” dice il Presidente del Consorzio di Tutela Giovan Battista Basile “il fatto che esista un’espressione del territorio che si riflette completamente nel vino e che diventa autenticità stessa del Sangiovese. Siamo di fronte a un territorio integro: non si parla solo di vigneti, ma anche di originalità del territorio, di rispetto della biodiversità e di pratiche agronomiche in armonia con l’ambiente”.

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