Le Marche sono una regione dell’Italia centrale che si affaccia sul Mar Adriatico. Conosciuta per le sue bellezze naturali e culturali, la regione è anche celebre per la produzione di vini di alta qualità. Infatti, Le Marche vantano una lunga e prestigiosa tradizione vitivinicola. I vini marchigiani sono profondamente legati alla storia e alla cultura di questa terra. Non a caso, la regione delle Marche è stata assoluta protagonista a Vinitaly, con alcuni appuntamenti molto importanti, il primo dei quali è andato in scena domenica 2 aprile al Vinitaly, un convegno dal titolo emblematico: “L’enoturismo delle Marche: la nuova sfida per la nostra Regione” (ne abbiamo parlato qui).
Jesi e Matelica, le anime del verdicchio: 12 etichette in un itinerario degustativo
Un altro imperdibile appuntamento si è tenuto nel pomeriggio di lunedì 3 aprile, nella Terrazza Marche, con una degustazione dedicata al vino marchigiano in occasione dell’evento “Jesi e Matelica, le anime del Verdicchio”, alla presenza del giornalista Aldo Fiordelli e del direttore Imt Alberto Mazzoni, che hanno presentato il meglio del Verdicchio dei Castelli di Jesi e del Verdicchio di Matelica.
12 le etichette datate 2019 e 2020 protagoniste di questo itinerario degustativo:
AZIENDA | TIPOLOGIA | NOME VINO/ANNATA |
Borgo Paglianetto | Verdicchio di Matelica Doc | Vertis 2020 |
Bisci | Verdicchio di Matelica Doc | Vigneto Fogliano 2019 |
Belisario | Verdicchio di Matelica Riserva Docg | Cambrugiano 2019 |
Sparapani | Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore | Il Priore 2020 |
Umani Ronchi | Verdicchio dei Cstelli di Jesi Doc Classico Superiore | Vecchie Vigne 2020 |
Sartarelli | Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore | Balciana 2020 |
Andrea Felici | Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico | Vigna Il Cantico della Figura 2019 |
Tenuta di Tavignano | Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico | Misco 2019 |
La Staffa | Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Dog Classico | Rincrocca 2019 |
Bucci | Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico Riserva | Villa Bucci 2019 |
Pievalta | Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico | San Paolo 2019 |
Montecappone | Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico | Utopia 2019 |
Modifica nome e novità denominazione Verdicchio
L’assemblea dei soci dell’Istituto marchigiano di tutela vini nel 2021 ha approvato all’unanimità modifiche riguardanti il disciplinare del Verdicchio Castelli di Jesi Doc e Docg. L’ultima denominazione ha subito un cambiamento del nome, passando da Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg a Castelli di Jesi Docg, mentre la tipologia “Superiore” è stata trasferita dalla Doc alla Docg. La Docg passerà così a 25.000 ettolitri di produzione (dai passati 1.000) alla fine del processo di modifica del disciplinare ancora in corso. Infine, per la Doc è diventato obbligatorio l’imbottigliamento nella zona di produzione, al fine di preservarne ulteriormente la qualità.
TIPOLOGIA/DATI | Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc | Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg |
Data campagna vendemmiale 2022 (fonte: Valoreitalia Srl) | ||
Numero produttori Uve | 361 | 59 |
Quintali di uve prodotti | 205.649 | 21.895 |
Dati campagna vendemmiale 2020-2021 (fonte: Valoreitalia Srl) | ||
Numero vinificatori uve | 102 | 33 |
Ettolitri vino certificato | 147.718 | 1.826 |
Numero imbottigliatori | 136 | 27 |
Ettolitri vino imbottigliato | 165.627 | 1.397 |
Numero bottiglie da 0,75 | 15.027.100 | 253.202 |
Mercato | Interno (60%) – Export Paesi UE (25%) – Export Paesi terzi (15%) | Interno (70%) – Export Paesi UE (15%) – Export Paesi terzi (15%) |
Prima del Vinitaly, la regione ha fatto parlare di sé per i dati sull’export di vino marchigiano, che ha superato la soglia dei 75,6 milioni di euro, con un 2022 chiuso con una crescita del 25,9% rispetto al 2021.
Marche a Vinitaly: due Istituti Agrari premiati al 7° Concorso Enologico Nazionale
La forza delle Marche nel comparto enologico sta anche nella sua formazione di qualità. Gli istituti agrari marchigiani si sono distinti nel settore, tanto da ricevere una doppia medaglia al 7° Concorso Enologico Istituti Agrari d’Italia del Crea-Masaf alla presenza del ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida e del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.
Il Celso Ulpiani di Ascoli Piceno e il Giuseppe Garibaldi di Macerata sono stati premiati per otto prodotti, ripartiti tra i due istituti, ovvero:
Istituto agrario | Prodotto premiato |
Celso Ulpiani di Ascoli Piceno | Vino spumante Passerina Brut metodo classico biologico |
Marche Igt Rosso biologico | |
Marche Igt Cabernet Sauvignon biologico | |
Marche Igt Passerina biologico | |
Falerio Doc Pecorino biologico | |
Rosso Piceno Doc biologico | |
Giuseppe Garibaldi di Macerata | Colli Maceratesi Doc Ribona |
Rosso Piceno Doc |
La giuria del premio, organizzato dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ha riconosciuto la qualità dei prodotti degli istituti agrari marchigiani.
La formazione degli istituti agrari è stata elogiata dal Ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, che ha definito le scuole “di Champions League”. Secondo il Ministro, gli istituti agrari offrono un’eccellente formazione per trovare lavoro facilmente e avere alti redditi nel settore agricolo.
“La formazione è fondamentale e si fa in molti modi”, ha spiegato il ministro. “Quella che si fa negli istituti agrari è straordinaria”. Queste scuole, ha proseguito, “permettono di trovare lavoro facilmente e avere alti redditi quando si entra in questi settori”.
Il focus è anche sulle nuove generazioni: “Abbiamo portato molti giovani a Vinitaly, tutti maggiorenni, perché per approcciarsi al vino serve consapevolezza ed è qui che possono entrare in contatto con imprenditori già affermati, imparano da loro e si presentano per avere opportunità di lavoro. Insieme possono operare e dimostrare che l’Italia è capace e forte e può tornare a essere protagonista nel mondo”.
L a Regione Marche, per voce dell’assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini, ha confermato che “la prossima programmazione dello Sviluppo Rurale garantirà sostegno per il ricambio generazionale nelle aziende agricole, per l’innovazione in agricoltura e nei vigneti, dove è elevatissima l’attenzione alla sostenibilità e la percentuale di terreni coltivati in regime biologico è vicina al 25%”. Nella Regione, l’incidenza arriva anche al 39,5%, con record nelle province di Fermo e Ascoli Piceno, dove la percentuale si attesta anche al 46%.
La Regione Marche ha sostenuto 489 giovani agricoltori con contributi erogati per quasi 94 milioni di euro, per un contributo medio prossimo ai 200 mila euro per azienda. Nel settore vitivinicolo, sono stati assegnati contributi ai giovani per oltre 18 milioni di euro, che hanno innescato investimenti per quasi 45 milioni di euro.
Nel periodo 2014-2020, i giovani imprenditori marchigiani hanno investito oltre 230 milioni di euro nel settore agricolo. La Regione Marche ha stanziato fondi per 57,2 milioni di euro per il giovani primo insediamento e 41,3 milioni di euro per l’innovazione dei giovani al di sotto dei 40 anni.
La programmazione di sviluppo rurale inaugurata lo scorso gennaio e che durerà fino al 2027 garantirà efficienti risorse per l’innovazione, nonché il ricambio generazionale e il biologico, ha affermato Antonini, il quale ha anche dichiarato che la Regione continuerà a sostenere il ricambio generazionale e l’innovazione nel settore agricolo, con un particolare focus sulla sostenibilità.