Lombardia: i risultati vendemmiali come punto di ripartenza

In Lombardia c’è stato un aumento della produzione enoica del 10%, buona anche la qualità. Preoccupa la crisi del canale Ho.Re.Ca. anche se le perdite sono state in parte mitigate dalla GdO

La vendemmia in Lombardia ha portato a un aumento della produzione di vino e mosto del 10%. Si tratta di un bilancio positivo anche qualitativamente, riconoscibile dall’origine controllata (Docg, Doc e Igt), che dovrebbe assicurare alle cantine una buona ripresa.

Dal punto di vista delle vendite sul canale Ho.Re.Ca c’è stata invece una contrazione dovuta al fatto che i rapporti con i fornitori, già nella scorsa primavera, sono stati interrotti.

“Ora a preoccupare sono le nuove restrizioni che daranno un altro colpo alle tremila imprese del comparto — dichiara Carmen Caruccio, responsabile vitivinicolo di Coldiretti —. Avevamo già stimato crolli di fatturato dell’80% e una diminuzione dell’export pari al 18%, al momento quattro cantine su dieci sono a rischio chiusura”.

Secondo l’Unione Italiana Vini, i mancati consumi “fuori casa” incideranno a livello nazionale per un controvalore di 1,2 miliardi di euro. Le perdite sono state mitigate dalla GdO, i supermercati, e il buon andamento durante i primi nove mesi del 2020: “Ma l’emergenza sanitaria — sottolinea Raffaele Borriello, direttore dell’Ismea — ha impresso un’accelerazione nella digitalizzazione, con un più diffuso ricorso all’e-commerce”.

Il territorio con la più estesa superficie vitata in regione, l’Oltrepò Pavese, presenta una situazione assai diversificata ma rassicurante: “L’imbottigliato è rimasto invariato rispetto al 2019, mentre nei supermercati i nostri vini vanno bene grazie ai prezzi competitivi, Bonarda e Sangue di Giuda sono quelli più richiesti” spiega il direttore del Consorzio Oltrepò Pavese, Carlo Veronese, testimone delle nuove strategie commerciali dei produttori, perché se il cliente non va alla cantina bisogna andargli incontro. Per esempio Winelivery, una startup che in mezz’ora consegna a domicilio gli alcolici e le bevande ordinati tramite app; realtà che da gennaio ha visto crescere le vendite del 600%.

La Franciacorta, zona dalla forte vocazione vitivinicola tra Brescia e il lago d’Iseo, ha uno sbocco sui mercati esteri dello spumante: “Analizzando le esportazioni dei nostri vini, la Svizzera conferma il proprio primato con volumi superiori al 2019, seguita da Giappone e Germania. — evidenzia Marco Piovani, responsabile dell’Osservatorio economico del Consorzio Franciacorta — Il terzo trimestre ha fatto registrare una ripresa, ma è una piccola consolazione se pensiamo alla crescita a doppia cifra di gennaio”.

Anche la Regione cerca di favorire la ripresa locale: a settembre era stato pubblicato una bando “Io bevo Lombardo” con l’obiettivo di stimolare l’acquisto di vino lombardo attraverso l’assegnazione di voucher agli operatori della ristorazione la cui fornitura dipenderà dai produttori del territorio.

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