Legge sostenibilità: entro il 2023 sarà approvata

Tanto attesa, sembra che la legge sulla sostenibilità verrà approvata alla fine del 2023: ecco i punti salienti

Una legge quadro sulla sostenibilità entro la fine del 2023 per andare a definire esattamente cos’è la sostenibilità, come si misura, quali sono i criteri e i requisiti minimi di commercializzazione.

A dirlo, in occasione dell’edizione di Simei che oggi si conclude, è stato Mauro Poinelli, capo dell’unità vino della Dg Agri della Commissione Europea.

Legge sostenibilità 2023: cosa riguarda la norma

Questa legge formalizza quanto segue:

  • l’impegno a portare tutto il sistema economico-sociale a zero emissioni entro il 2050;
  • la riduzione del 50% del rischio nell’utilizzo dei prodotti fitosanitari entro il 2030
  • la proposta di un nuovo regolamento che incentivi l’innovazione, oltre alla riduzione dell’eccesso di nutrienti che defluiscono nelle acque di falda e alla promozione delle superfici coltivate ad agricoltura biologica.

Si tratta di misure che si inseriscono nel quadro generale degli interventi strategici della nuova Pac, in cui è incorporato il settore enologico, che saranno operativi a partire dal prossimo anno con parti di bilancio dedicate esclusivamente ad ambiente e clima.

Nello specifico il 5% del budget dedicato al settore vino dovrà essere destinato a sostenere misure a supporto del clima e dell’ambiente.

Le dichiarazioni

Mauro Poinelli:

“Fino ad ora le etichette hanno riportato i criteri igienico-sanitari, dovranno iniziare a includere anche le informazioni di natura ambientale…La Commissione Europea intende regolamentare le diciture relative alla sostenibilità in etichetta. Ci sarà a breve una proposta per eliminare le menzioni generiche”.

Paolo Castelletti:

“Riteniamo che l’apertura della Commissione per un’armonizzazione delle pratiche nazionali sulla sostenibilità attraverso un quadro normativo Ue vada nella direzione auspicata da Uiv ed espressa proprio la settimana scorsa nel corso dell’incontro a Bruxelles con il Gabinetto del commissario all’Agricoltura. Anche in materia di riuso – ha concluso Castelletti – Uiv esprime soddisfazione: la percentuale di riciclo del vetro in Italia è tra le più alte in Europa e su questo serve continuare a lavorare”. E proprio in materia di riutilizzo, il funzionario della Dg Agri ha confermato l’esclusione del vino tra i comparti che saranno soggetti alla revisione legislativa che prevedrà, entro il 2030, il riciclo e riutilizzo degli imballaggi.

 

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