Grazie all’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, a novembre gli “Appassimenti aperti” celebreranno due momenti unici di scoperta e conoscenza per un autentico gioiello autoctono
Un vitigno antico coltivato soltanto in una piccola area nell’entroterra di Macerata e la magica atmosfera dell’incantevole borgo medioevale di Serrapetrona, dove la produzione della Vernaccia Nera rappresenta una vera vocazione. La storia di uno dei vini simbolo delle Marche torna protagonista nelle due domeniche dell’11 e del 18 novembre con “Appassimenti aperti”, evento organizzato dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt) e giunto alla sua dodicesima edizione.
Gli appassionati di enologia, tradizione e cultura, avranno l’opportunità di assaporare vini di grande personalità direttamente nei luoghi di produzione, tra degustazioni e visite in cantina. Protagoniste saranno le due qualità ottenute da vitigno autoctono Vernaccia Nera: la Vernaccia di Serrapetrona Docg, spumante rosso aromatico e armonioso, e il Serrapetrona Doc, vino fermo dal gusto avvolgente e speziato.
“Appassimenti aperti – afferma il direttore di Imt, Alberto Mazzoni – è una manifestazione fortemente legata al territorio, nata per promuovere la conoscenza di vini assolutamente unici, coltivati in zone impervie di montagna e non riproducibili altrove: il prodotto tipico per eccellenza. In particolare, la Vernaccia di Serrapetrona Docg è il primo vino delle Marche ad aver conquistato questa denominazion; nel panorama italiano presenta anche la particolarità di essere l’unico spumante rosso Docg ottenuto attraverso tre fermentazioni. Ad Appassimenti aperti si potrà apprezzare anche il Serrapetrona Doc: un vino fermo, strutturato, che si presta bene all’invecchiamento”.
Protagoniste di questa vinificazione, apriranno le loro porte Azienda agricola Alberto Quacquarini, Azienda agricola Lanfranco Quacquarini, Cantine Fontezoppa, Podere sul Lago, Terre di Serrapetrona e Vitivinicola Serboni.
I produttori guideranno i visitatori in un viaggio di sapori e profumi alla scoperta degli “appassimenti”: i luoghi dove le uve, dopo la vendemmia, vengono riposte ad appassire raccolte in cassette o appese, anche al soffitto, creando un effetto scenico di sicura suggestione.