Decreto per gli investimenti a sostegno del settore vitivinicolo per la campagna 2023/2024

Lo scorso 14 dicembre 2022 il Ministero ha adottato il decreto n. 640042 recante disposizioni nazionali di attuazione del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Consiglio e del Parlamento europeo per quanto riguarda l’applicazione della misura degli investimenti per il settore vitivinicolo.

In sostanza è il decreto che definisce, per le prossime annualità 2023/2024, le modalità in cui verranno richiesti e distribuiti gli investimenti a favore del settore vitivinicolo nel quadro del nuovo Piano strategico nazionale (PSN) adottato dall’Italia a seguito della riforma della Politica agricola comune.

Come si ricorda nel decreto stesso: “Tali investimenti sono diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa, soprattutto in termini di adeguamento alla domanda del mercato, e ad aumentarne la competitività e riguardano la produzione e/o la commercializzazione dei prodotti, anche al fine di migliorare i risparmi energetici, l’efficienza globale nonché trattamenti sostenibili”.

Quali sono le imprese che potranno beneficiare del sostegno?

Potranno beneficiare dell’aiuto le imprese la cui attività sia almeno una delle seguenti:

  • la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione
  • la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci anche ai fini della sua commercializzazione
  • l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino, conferito dai soci e/o acquistato, anche ai fini della sua commercializzazione; sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno
  • la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori, qualora la domanda sia volta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione

Le imprese che beneficeranno del sostegno potranno accedere al contributo a condizione di essere in regola con le dichiarazioni obbligatorie ovvero con la dichiarazione di giacenza, la dichiarazione di vendemmia e la dichiarazione di produzione vinicola.

Saranno possibili ulteriori definizioni da parte delle Amministrazioni Regionali, quali?

Le Amministrazioni Regionali potranno liberamente determinare ulteriori criteri all’interno dei propri bandi. Questo al fine di definire gli importi minimi e massimi di spesa ammissibile per ogni domanda, escludere/limitare alcuni prodotti oggetto dell’investimento a sostegno del settore vitivinicolo, e definire la durata annuale o biennale dei progetti.

Le Regioni e Pubbliche amministrazioni potranno individuare ulteriori criteri di priorità, in aggiunta al criterio comunitario obbligatorio. Tali criteri si riferiscono agli aspetti legati alla sostenibilità ambientale, alla efficienza energetica globale ed ai processi sostenibili per l’ambiente, nonché alla dimensione sociale.

I possibili criteri di priorità dei bandi regionali

Le Regioni e PA potranno scegliere se attivare o meno uno o più dei seguenti criteri di priorità:

  • Produzioni biologiche, ulteriori certificazioni sui prodotti, processi e impresa, produzione integrata certificata ai sensi del nuovo sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola
  • Produzioni vitivinicole a DOP e IGP
  • Titolare o legale rappresentante con unetà compresa tra i 18 e i 40 anni al momento della presentazione della domanda
  • Appartenenza a forme aggregative di filiera
  • Produzioni di mosto di uve/ o vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche dalle medesime imprese ottenute, acquistate o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione
  • Imprese localizzate in zone particolari, come le aree colpite dal sisma o con alto valore paesaggistico o ricadenti in terreni confiscati alla criminalità organizzata
  • Nuovo beneficiario ovvero quando il soggetto richiedente non ha ricevuto contributi per l’intervento investimenti nella precedente programmazione (2019/2023)
  • Benessere del lavoratore: aziende certificate ai sensi del nuovo sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola o che presentino una relazione redatta da un soggetto abilitato attestante la presenza, nell’azienda, di dotazioni, attività formativa o servizi atti a migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti. Si tratta di ambienti lavorativi confortevoli con illuminazione naturale, organizzazione di audit volontari periodici con interviste ai lavoratori da parte di terze parti, formazione dipendenti in tema di sicurezza sul lavoro. Obbligatoria la presenza di un medico aziendale o manager aziendale sicurezza, di un sistema di comunicazione per suggerire miglioramenti, e di sorveglianza sanitaria periodica. Deve essere presente anche un sistema di segnalazione anonima di situazioni di disagio, di molestie e sistema di gestione delle segnalazioni, organigramma aziendale. L’ organizzazione di incontri periodici con rappresentanti dei lavoratori (RSA, RSU) sui temi ambientali, sociali ed economici, orario flessibile e smart working per motivi familiari, e servizio di ristorazione interno

Nel caso in cui l’impresa decida di avvalersi del criterio di priorità comunitario obbligatorio riguardante gli effetti positivi in termini di risparmio energetico, efficienza energetica globale e processi sostenibili da un punto di vista ambientale, la relazione dovrà riportare elementi che rendano evidente il vantaggio auspicato da un punto di vista energetico e/o ambientale.

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