Il Vermouth: il ritorno di un mito d’eccellenza made in Torino

Nel mercato globale dei drink impazza, e intanto l’originale, quello di Torino, diventa protetto.

Conosciuto nel mondo per la tradizione e la storicità della produzione, il Vermouth di Torino è un vino aromatizzato nato nel XVIII secolo ai piedi delle Alpi e apprezzato alla corte reale dei Savoia. La sua fama è indissolubilmente legata al Piemonte ed a Torino, dove nel 1800 si sviluppò una vera e propria aristocrazia di vermuttieri grazie ai quali, in misura e modi diversi, la diffusione del vino aromatizzato di Torino divenne internazionale, raggiungendo in tutto il mondo una grande risonanza.

Il Vermouth è uno di quei prodotti che rappresenta l’antica tradizione italiana. E, negli ultimi tempi, lo ritroviamo sempre più frequentemente tra banconi e shaker di molti cocktail bar. Per illustrare le sue virtù, il Presidente del Consorzio Vermouth di Torino, Roberto Bava ci racconta la sua storia e le prospettive future del distillato Made in Torino.

Roberto Bava, Presidente del Consorzio del Vermouth

Il Vermouth in questo periodo sta tornando di moda?

“Il processo di ritorno è iniziato 10 anni fa, lentamente e progressivamente. La denominazione “di Torino” ne è stata protagonista. Se il  riconoscimento ufficiale della Indicazione Geografica Vermouth di Torino aiuterà a metter ordine sul tema, sarà il mercato a dettare i tempi e la dimensione di questa “moda” che si spera duratura. La qualità dovrà esserne la traccia portante”.

Foto @Consorzio del Vermouth

Come si produce il Vermouth di Torino?

“Molte delle erbe aromatiche, utilizzate storicamente nella produzione del Vermouth di Torino IG, sono di ampia diffusione sul territorio piemontese, come lo è l’ingrediente caratterizzante Artemisia absinthium e/o pontica. I principi aromatici possono essere estratti utilizzando come supporto, singolarmente o congiuntamente, acqua, soluzioni idroalcoliche, vino, alcol. Per l’edulcorazione possono essere usati esclusivamente: zucchero, mosto di uve, zucchero caramellato (ottenuto esclusivamente mediante riscaldamento controllato del saccarosio), miele. Il Vermouth di Torino IG può essere colorato esclusivamente con il caramello”.

Che tipo di interesse ha riscontrato il Vermouth a livello internazionale?

“La conoscenza del Vermouth di Torino è centenaria, non solo in Europa ma anche in altri continenti, il nome ne ha definito lo stile e caratteristiche per secoli. Ora si tratta di definirne, non solo come ha fatto la legge, ma sul mercato, la percezione qualitativa e storica dell’ identità “Torino“.

Il Consorzio, in questi primi anni di attività, ha usato ed userà in futuro tutti i mezzi istituzionali per promuoverlo e tutelarlo. Saranno però anche i produttori a costruirne una più capillare conoscenza sugli 80 e più mercati ove viene esportato oggi. Il consumo internazionale è ricominciato nel settore horeca e soprattutto nei cocktail bar grazie ad una rinnovata ricerca qualitativa di ingredienti nella formulazione dei cocktail”.

foto @Consorzio del Vermouth
foto @Consorzio del Vermouth

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