Cibo e salute, vino e dieta mediterranea: intervista allo Chef Renato Bernardi

Esperto di cucina salutistica, lo chef Renato Bernardi è anche Ambasciatore della Dieta Mediterranea nel mondo e divulgatore della cultura gastronomica italiana.

Volto di programmi televisivi RAI e Mediaset, è uno dei principali interpreti della nutrizione nata dal connubio Scienza dell’Alimentazione-Gastronomia. Grazie alla collaborazione con nutrizionisti ed esperti, infatti, rivisita i piatti della tradizione italiana sulla base di scientifiche linee guida nutrizionali e dietologiche.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui, parlando di cibo, vino e sana alimentazione.

Chef esperto di cucina salutistica e Ambasciatore della Dieta Mediterranea nel mondo: a proposito di contaminazioni culturali gastronomiche quali, secondo lei, quelle che meglio si adattano agli alimenti della Dieta Mediterranea?

“Più che di adattamento parlerei di incontro. Come modello nutrizionale, infatti, la Dieta Mediterranea tiene conto di diverse culture gastronomiche e, dunque, della necessità di osservare diverse Piramidi alimentari attraverso cui incontrare altri elementi salutistici favorevoli ad un corretto stile di vita. Penso ad esempio alla Piramide Transculturale, che nei dettami della Dieta Mediterranea accoglie i “sapori” tipici delle altre popolazioni che vivono nel nostro Paese (ad esempio Asia, Africa, Sud America), che così non dovranno rinunciare alle proprie tradizioni alimentari”.

Lei è anche un divulgatore del made in Italy gastronomico nel mondo: come se la passa la cucina italiana all’estero in questo momento storico?

“La cucina italiana è da sempre riconosciuta un’eccellenza a livello mondiale, candidata oggi come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. La cucina italiana ha la fortuna di produrre, promuovere ed esportare prodotti di altissima qualità, provenienti da microclimi diversi e favorevoli, come ad esempio il vino stesso, l’olio extravergine di oliva coltivato oggi in quasi tutte le regioni italiane, o i formaggi, che nella top ten dell’atlante mondiale del gusto di quest’anno occupano i primi 8 posti su dieci”.

Quali sono le sue tecniche preferite per valorizzare i sapori dei prodotti italiani?

“Rispondo condividendo una riflessione: chi come me fa questo mestiere, spesso riceve in dote un testimone gastronomico familiare tramandato dalle mamme, dalle nonne, perché a volte è proprio tra le mura domestiche che viene alimentata l’esperienza emotiva del cibo. Le tecniche in cucina, di qualunque genere esse siano, a mio avviso, sono un modo per raccontare e valorizzare il cibo, ma anche il profondo senso di appartenenza che, per cultura, abbiamo verso le nostre radici”.   

L’Europa ha dato l’ok all’Irlanda per etichettare le bottiglie di alcolici come le sigarette, con l’indicazione “nuoce alla salute”. L’Italia è fortemente contraria. Lei cosa pensa al riguardo?

“Credo che informare il consumatore sia un gesto opportuno. In cucina, nello specifico, ci sono due aspetti da considerare. Il primo è quello del gusto: l’utilizzo del vino, infatti, conferisce profumi, fragranze e aromi a cibi che con esso vengono sfumati durante la cottura, l’alcol evapora donando al piatto un gusto vellutato. Il secondo aspetto è legato al concetto di edonismo, del piacere di sorseggiare un buon calice di vino come esperienza condivisa attorno ad una buona tavola”.

Quali, secondo lei, gli scenari futuri per la diffusione della cultura gastronomica italiana nel mondo?

“Uno degli scenari più interessanti, a mio avviso, è sicuramente quello del dialogo con le realtà gastronomiche interculturali. Un esempio è il crescente numero di manifestazioni ed eventi, in Italia e all’estero, dove le “contaminazioni” disegnano importanti e stimolanti momenti di confronto tra culture, società, alimentazioni e gastronomie. Uno scambio che permette di riflettere sui valori del cibo, diventando anche l’occasione per creare interessanti sodalizi culinari”.

© Gianni Oliva

Chi è Renato Bernardi

Renato Bernardi è uno dei pochi professionisti culinari che riesce a unire l’arte della gastronomia con la scienza dell’alimentazione, creando piatti che non solo sono gustosi, ma anche salutari per l’organismo. Bernardi è una figura estremamente rilevante nell’unire arte culinaria italiana e nutrizione salutistica, creando piatti non solo buoni e gustosi, ma anche benefici per la salute. Grazie alle sue competenze e alla sua vasta conoscenza, è diventato in breve tempo uno degli esperti più autorevoli del settore, in grado di condividere la sua visione in tutto il mondo. La sua figura è di enorme rilievo per promuovere l’importanza di una dieta sana ed equilibrata, nonché per valorizzare la cucina italiana come esempio di eccellenza culinaria. Insomma, chef Bernardi rappresenta un punto di riferimento per chiunque voglia approfondire la scienza dell’alimentazione e la cultura gastronomica italiana.

A partire dal 2015, Chef Bernardi ha ricevuto la certificazione dall’Halal International Authority che gli ha permesso di diventare Halal Executive Chef presso le Comunità Islamiche. Dal 2022, Renato Bernardi è stato scelto come membro del Comitato Scientifico del Festival Cerealia, che celebra i cereali e i Paesi del Mediterraneo.

Oltre alla sua attività di chef, ha anche scritto diversi libri sulla cultura gastronomica, tra cui “Altra Cucina. La salute a tavola e il piacere di ricette facili dalla Dieta Mediterranea” e “Così mi piace“, in collaborazione con Adriana Volpe e dedicato all’alimentazione dei bambini. Inoltre, ha co-scritto il libro “Sogni e Bis. Per una formazione professionale alimentare etica ed estetica“, rivolto ai docenti e agli studenti degli Istituti Alberghieri italiani.

Oltre alle sue numerose attività culinarie, Renato Bernardi si dedica anche alla formazione dei giovani. Dal 2019, in qualità di autore degli incipit della Staffetta di Scrittura per la Cittadinanza e la Legalità, egli collabora con la Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo (Bimed), ente formatore accreditato dal Ministero dell’Istruzione, per offrire un format dedicato alle scuole italiane di ogni ordine e grado. Inoltre, dal 2021 Bernardi è formatore per i progetti didattici rivolti agli Istituti Alberghieri italiani, sempre in collaborazione con la Bimed.

La sua passione per la formazione si unisce alla sua grande esperienza nella cucina salutistica, permettendo a Bernardi di trasmettere i suoi valori e la sua conoscenza a nuove generazioni di studenti. La sua presenza nei progetti didattici e nei corsi per i giovani rappresenta un’opportunità unica per imparare le tecniche culinarie più innovative e le ricette più salutari, valorizzando la cultura gastronomica italiana e promuovendo la sostenibilità ambientale. La partecipazione di Bernardi alla formazione dei giovani dimostra il suo impegno a lungo termine per la valorizzazione della cucina salutistica e l’educazione alimentare, che rappresentano una parte fondamentale della nostra cultura e della nostra salute.

Qui il suo sito ufficiale.

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