Francesca Negri è una vera Geisha Gourmet!

Giornalista italiana specializzata in food and wine, Francesca Negri scrive di enogastronomia ponendo particolare attenzione al racconto del senso femminile

Oltre a essere la storica firma del Corriere del Trentino e la fondatrice del blog “Geisha Gourmet”, Francesca Negri ha scritto diversi libri e ha da pochi anni iniziato un percorso televisivo, prima con “Wine passport” e adesso con un nuovo format per Amazon Prime USA.

Come nasce la tua passione per il vino?

«Io sono trentina e, tra gli anni Settanta e Ottanta, quando ero piccola, i bambini venivano cresciuti ad acqua e vino. Io sono cresciuta così, avevo l’acqua sporcata con il vino, me lo ricordo bene. All’asilo ci portavano a pigiare l’uva nei tini… quindi diciamo che in Trentino l’uva e il vino li hai nella tua quotidianità. Io ne ho sviluppato anche una passione.

Ho avuto delle persone nella mia vita che hanno fin da giovane fomentato in me questa passione per il vino ma anche per la cucina. Quando avevo vent’anni e iniziavo ad andare in giro a provare i ristoranti, i weekend li trascorrevo sempre fuori in vari ristoranti. Era la metà degli anni Novanta, non c’era ancora il boom dei ristoranti che c’è adesso, e io già mi occupavo di questo. Poi, quando abbinavo il vino al cibo, pensavo “mi piacerebbe molto conoscere il produttore di questo vino”».

Quando hai iniziato a lavorare nel mondo del food and wine e di cosa ti occupi principalmente adesso?

«Innanzitutto, mi ritengo molto fortunata, perché ciò che è sempre stata la mia passione è diventato il mio lavoro. Quando ho iniziato nessuno voleva scrivere di cucina, io avevo già la passione e ho iniziato a scrivere di questo. Nel mio percorso variegato ho scritto anche molti libri di cucina per gli chef. Poi, frequentando sia il mondo degli chef che quello dei vinaioli – per come sono fatta io – ho trovato molta più poesia, romanticismo e imprenditorialità nel mondo del vino e quindi ho deciso di dedicarmi più a quello e meno alla cucina. Trovo più fascino in chi fa vino.

Da novembre ho lanciato la mia nuova testata giornalistica online, che si chiama “Fancy Magazine”: è una testa di lifestyle dedicata agli appassionati di food and wine. Dal 2008 ho anche un blog, che ha costruito il mio personaggio e il mio stile, che è “Geisha Gourmet”».

Perché il tuo blog si chiama “Geisha Gourmet”?

«Il nome nasce in una notte di aprile del 2008: volevo entrare di più in contatto con i miei lettori e ho deciso di aprire un blog per creare una finestra di dialogo con loro. Pensando a quello che poteva essere il mio ruolo in questo mondo, ho pensato alla figura della geisha, non come tutti erroneamente pensano – ovvero che si tratti di una prostituta – ma una figura dedita allo sviluppo delle arti. E io ero dedita allo sviluppo dell’arte del cibo e del vino, chiaramente non come produttrice ma come narratrice. La connotazione mi piaceva molto, in senso femminile, perché in questo settore, quando ho iniziato, non eravamo molte donne e soprattutto ho sempre pensato che noi donne abbiamo una comunicazione differente.

Anche nel mio primo romanzo, “Sex and the wine”, ho dichiarato apertamente la libertà delle donne di prendersi il piacere enogastronomico senza sensi di colpa. Quindi “Geisha Gourmet” è sempre stato anche un manifesto di emancipazionedella donna in termini di food and wine».

Ti definisci un po’ influencer o no?

«Io sono una giornalista, non “faccio” la giornalista, e già questo ti dovrebbe far capire… Ti dico che di solito quando organizzano eventi solo per influencer io non ci vado. Posso sembrare snob, ma io ho un sogno verso la nostra professione: rispettare la professione giornalistica, che oggi è molto difficile. Per questo motivo mi arrabbio se mi definiscono un’influencer e non dicono che sono una giornalista.

Non dobbiamo dimenticarci che i giornalisti sono stati i primi influencer, anche se oggi forse si sono fatti “rubare il mestiere” e gli influencer sono diventati altri. Io ho 118mila followers su Instagram e sono persone che hanno iniziato a seguirmi negli anni grazie al mio lavoro».

Attualmente stai scrivendo un nuovo libro? C’è qualche novità in progress?

«Nel cassetto ci sono almeno un paio di idee, ma al momento non ho tempo. Tanti lettori mi chiedono il proseguo di “Sex and the wine”, sicuramente arriverà, ma non so dire quando. Posso però dirti che nel 2018 ho lanciato una web serie che si chiama Wine passport”: cinque puntate per il web in inglese, che sono andate in onda su Amazon Prime USA e UK e sono state anche premiate a Vinitaly.

Quest’estate girerò dieci puntate di un nuovo format, insieme ad una ragazza americana, sempre per Amazon Prime USA: sarà un on the road in cui la ragazza mi farà conoscere cose americane e io farò conoscere a lei cose italiane, soprattutto vini, che troveremo nel corso delle nostre tappe.

È un progetto molto importante per il vino italiano, soprattutto per la portata che può avere di visualizzazioni con Amazon Prime. Questo ha, ovviamente, rimandato i miei progetti editoriali ma sappiamo bene la portata della televisione: se vogliamo parlare di benefici della divulgazione, la televisione non ha eguali. Quindi sacrifico volentieri la scrittura, il mio grande amore, per un nuovo progetto televisivo negli Stati Uniti».

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