Come degustare i distillati? I consigli per un ottimo tasting

In purezza, nel giusto bicchiere e alla corretta temperatura: ecco il vademecum per il tasting perfetto di distillati.

Carica di fascino, la degustazione dei distillati, avviene con regole ben precise. Per qualche consiglio da esperto abbiamo intervistato Paolo Campana, Vice Coordinatore Nazionale e Responsabile Regionale Spirito Autoctono.

Paolo Campana
Paolo Campana

Esistono delle tecniche di degustazione differenti rispetto al distillato che si vuole degustare?

“In verità non esiste un vero e proprio disciplinare della degustazione. Credo che il modo migliore per degustare un buon distillato sia in purezza, senza aggiunta di elementi esterni”.

Il bicchiere ha la sua importanza?

“Molto spesso il bicchiere è considerato come il brutto anatroccolo della degustazione, specie quand’è in purezza. Moltissimi bar, locali o ristoranti servono il distillato con quello che hanno a disposizione, mentre invece dovrebbero sapere che un buon bicchiere aumenta ed aiuta l’esperienza. Per esempio il bicchiere come il Ballon è usato per tutti quei distillati che hanno un forte invecchiamento, permette lo sprigionarsi di tutte le profumazioni. Tra gli altri bicchieri conosciuti ci sono i Tumbler, usati per la loro versatilità d’uso. Oppure c’è il Tulipano a stelo, ottimo per conservare tutti i profumi e rilasciarli con gradualità una volta che lo andiamo a sorseggiare”.

degustazione distillati
degustazione distillati

La temperatura dei campioni da degustare svolge un ruolo essenziale sulla percezione delle qualità organolettiche?

“Ovviamente sì. Nella fase di degustazione tutto è importante, ricordiamo innanzitutto che parliamo di distillati che hanno anche una loro volatilità alcolica non indifferente e che quindi bisogna trattare con la dovuta attenzione. La famosa temperatura di servizio dovrebbe sempre essere tra i 12° e i 18° gradi magari salendo un pochino per tutti quei distillati più maturi d’età come le grappe, dove possiamo spingerci fino ai 16°/18°”.

Fasi della degustazione?

“Qui in verità le fasi sono quelle che un po’ tutti usano in qualsiasi degustazione e vale a dire i tre esami che ogni buon prodotto merita. L’esame visivo sin dal colore, con cui possiamo capire ad esempio il grado di invecchiamento in botte o altre piccole note che quel distillato dovrebbe avere. Il secondo esame è, quello olfattivo. Da questo esame si può percepire l’eleganza e la qualità di un distillato. L’esame finale, quello gustativo, che non fa altro che confermare o smentire quanto di buono abbiamo trovato nei precedenti esami”.

 

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