La chiave per il vino nel mercato olandese è la sostenibilità

Il mercato olandese è un mercato sano nel quale per il produttore di vino italiano vale la pena esserci!

Il mercato olandese inizia ad essere saturo e i tempi di sviluppo non sono più rapidi come potevano essere in passato. Per fare un po’ di chiarezza Damiano Piacenza del gruppo Wine & Spirits, realtà affermata nel mercato orange e operante sia come importatore che come distributore, ci racconta quali sono le prospettive per i vini italiani.

Come si muovono le scelte dei consumatori e quali sono i vini più richiesti?

 Damiano Piacenza
Damiano Piacenza

“Si parla di un mercato molto ricettivo e in fortissima espansione. Si può considerare un mercato giovane rispetto agli altri paesi europei. Qui da sempre esiste una grandissima attenzione alla tradizione e alla cultura Italiana e, dopo una fase iniziale di richiesta dei grandi classici, oggi il mercato si spinge sempre più verso piccole denominazioni e vitigni autoctoni. Oggi comunque i numeri parlano chiaro, esiste sempre più una maggiore attenzione per i vini naturali, la crescita di questo segmento al momento sembra inarrestabile. Dal punto di vista logistico nel mercato olandese non ci sono molte barriere all’entrata come dogane o lunghi tempi nei trasporti. Pertanto un requisito fondamentale per un produttore deve essere la passione e l’amore che mettere a supporto delle vendite”.

Quali requisiti deve avere un’azienda italiana prima di proporsi al mercato dei Paesi Bassi?

“Dal punto di vista logistico il mercato Olandese si può considerare un mercato ’facile’ per il vino. Non ci sono molte barriere all’entrata come dogane o lunghi tempi nei trasporti. Pertanto innanzitutto un requisito fondamentale per un produttore deve essere la passione e l’amore che mettere a supporto delle vendite…e anche tanta pazienza. Il mercato inizia ad essere saturo e i tempi di sviluppo non sono più rapidi come potevano essere in passato“.

 

Related Posts

Ultimi Articoli