Il vino rosso, i mirtilli, i peperoni e il tè fanno vivere di più: lo studio

Una ricerca americana associa il consumo di alimenti ricchi di flavonoidi, come il vino rosso, alla riduzione della mortalità.

Il consumo di vino rosso, mirtilli, peperoni e tè allunga la vita. I flavonoidi, secondo uno studio pubblicato negli Stati Uniti, riducono infatti il rischio di mortalità precoce. I polifenoli confermano così i loro effetti positivi con le capacità antiossidanti e antinfiammatorie a difesa dell’organismo e della circolazione sanguigna.

Lo studio sui flavonoidi

La pubblicazione americana specializzata Bmc Medical Education ha diffuso la ricerca a maggio. Il titolo completo dell’indagine è “Change in habitual intakes of flavonoid-rich foods and mortality in US males and females“, ovvero “Variazione nelle assunzioni abituali di alimenti ricchi di flavonoidi e mortalità nei maschi e nelle femmine statunitensi”.

Gli autori appartengono a università ed enti di primissimo piano. Sono Nicola P. Bondonno, Yan Lydia Liu, Yan Zheng, Kerry Ivey, Walter C. Willett, Meir J. Stampfer, Eric B. Rimm & Aedín Cassidy.

Questo team ha esaminato una mole di dati enorme. Le informazioni sono state dapprima raccolte per ben otto anni tra il 1986 e il 1994. Poi gli esperti hanno seguito l’andamento delle vite dei pazienti fino al 2016, coprendo quindi un arco di trenta anni.

I protagonisti sono 55mila 786 donne dai 30 ai 55 anni e 29mila 800 uomini dai 40 ai 75 anni, per un totale di 85mila 586 persone. Lo studio ha anche coniato il neologismo “Flavodiet“, una sorta di punteggio assegnato ai cibi in base al loro contenuto di queste sostanze fitochimiche.

Il vino rosso, i mirtilli, i peperoni e il te: i benefici

I risultati scaturiti dallo studio sono stati calcolati su un consumo di 3 porzioni e mezzo nel corso di sette giorni. Così gli scienziati hanno potuto stimare che bere il vino rosso, nella misura di 140 millilitri, riduce il rischio di mortalità per qualsiasi causa del 4%.

Inoltre 80 grammi di mirtilli e 2 strisce di peperoni ridimensionano quello stesso rischio del 5 e del 9%. Anche sorseggiare 240 millilitri di the al dì fa bene: con sette tazze in una settimana la mortalità risulta inferiore del 3%.

Le arance, i pompelmi, le mele e le fragole, a loro volta ricchi di flavonoidi, hanno avuto spazio nel corso dell’indagine ma gli esiti riguardanti tutti questi frutti non sembrano altrettanto ottimistici.

Stando all’analisi, consumare cibi contenenti tanti polifenoli con una certa frequenza può aiutare anche ad abbassare dell’8% la possibilità di imbattersi in patologie cardiovascolari, respiratorie e neurologiche.

Il vino rosso e le etichette sanitarie

Il famoso calice di vino rosso quotidiano, da sempre contemplato dalla dieta mediterranea, ottiene un’ennesima promozione a pieni voti alla luce di questa nuova indagine.

Intanto l’etichetta sanitaria, in Irlanda, è legge ed entrerà in vigore a partire dal 2026.

Il Ministro della Salute Stephen Donnelly ha da poco approvato formalmente il nuovo regolamento che modifica l’etichettatura degli alcolici con avvertenze legate ai temi della salute.

I sommelier del vino

I sommelier sono senza alcun dubbio una categoria abituata a consumare il vino rosso e bianco per deformazione professionale. La ricerca americana porterebbe quasi a dedurre che siano anche persone con una vita più lunga.

Nell’attesa che questa piccola provocazione trovi conferme, è possibile scoprire i nomi e le storie dei migliori sommelier del mondo e d’Italia.

I vini rossi più venduti

Volendo prendere alla lettera lo studio statunitense, non resta che scegliere un buon calice di vino rosso per allungarsi la vita.

Per chi desidera qualche consiglio sul tema, Chianti, Lambrusco e Montepulciano occupano i vertici della classifica dei vini rossi più venduti nel 2022.

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