Il vino dei record è italiano: Masseto venduto per oltre 56mila euro

Una bottiglia di vino è stata venduta all’asta per ben 56.250 euro. Ed è italiana. A quanto pare, i collezionisti di tutto il mondo non hanno badato a spese per aggiudicarsi il celebre Masseto, appartenente al Gruppo Frescobaldi, le cui origini si trovano nel cuore della Toscana.

Le cifre generali dell’asta sono da capogiro: per 132 bottiglie è stata raggiunta la cifra di 376.625 euro. Un successo incredibile, che rende sicuramente orgogliosi i produttori vitivinicoli italiani e che permette al vino italiano di primeggiare in tutto il mondo.

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L’etichetta Masseto nasce precisamente a Bolgheri, tra le denominazioni e i territori più rappresentativi del made in Italy. Da Argentiera a Guado al Tasso, passando anche per Sassicaia, si estendono 1350 ettari di terreno da cui nascono alcuni delle etichette più rinomate e amate al mondo. In particolare, Masseto vanta uno dei caveau più ambiti di sempre e dal valore inestimabile; al suo interno, infatti, ospita cantina che è possibile paragonare a vere e proprie perle rare, invidiate ovviamente a livello mondiale.

Un successo previsto, ma oltre le aspettative

Detto questo, i risultati ottenuti non devono destare stupore, anzi: l’asta di annate storiche di Masseto è riuscita ad assegnare tutti i 46 lotti disponibili, con offerte arrivate da ogni parte del pianeta.

L’evento era stato annunciato a marzo e, fin da subito, aveva ricevuto consensi e pareri positivi da collezionisti e appassionati; le aspettative di questi ultimi erano talmente alte che, già il primo giorno dell’asta, era stata depositata un’offerta per tutti i lotti a disposizione. Alla chiusura, poi, è arrivata un’ondata di proposte last minute che ha fatto lievitare le cifre, portandole a un risultato che superava ben oltre le stime (che si aggiravano intorno ai 200mila euro).

I collezionisti, per l’occasione, sono giunti da tutta Europa, dall’America e dall’Asia. Il lotto più ambito è stato quello della Nabucodonosor 2010, aggiudicata appunto per 56.250 euro, cioè tre volte la stima iniziale. É stato questo a decretare un nuovo record di Masseto in asta.

Masseto orgoglio italiano

Nel corso della sua storia, Masseto ha conquistato un posto d’onore tra i vini da collezione, tanto da diventare una delle etichette più prestigiose e apprezzate. In merito al successo ottenuto, si è espresso Amayès Aouli, Head of Wine di Sotheby’s per l’Europa: “Questi importanti risultati, non ultimo il prezzo della Nabucodonosor, testimoniano la qualità del vino prodotto da Masseto e sottolineano l’opportunità senza precedenti di acquistare bottiglie direttamente dal Cavea. Abbiamo ricevuto offerte da tutto il mondo – ha sottolineato – con un vero testa a testa tra acquirenti. È stato un piacere essere partner di questa tenuta iconica per un’occasione così speciale e portare i suoi vini ad un pubblico più vasto possibile”.

A evidenziare il risultato inaspettato, poi, è stato proprio il CEO di Masseto, Giovanni Geddes: “Siamo davvero felici del risultato di questa asta che si è conclusa al di sopra di tutte le aspettative. Desideriamo ringraziare tutti i collezionisti e gli operatori del settore per l’entusiasmo dimostrato nei confronti dei nostri vini. Questo è il miglior riconoscimento che Masseto possa ricevere. Ringraziamo anche Sotheby’s – ha concluso – per la professionalità e la passione dimostrate”.

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Giovanni Geddes, CEO Masseto

Per concludere, anche Axel Heinz, direttore della tenuta, ha voluto ribadire quanto le cifre raggiunte siano motivo di orgoglio per tutta l’Italia: “Ci rende orgogliosi che il lavoro di tutta una squadra venga tanto stimato a livello internazionale e ci fa molto piacere sapere che questi vini saranno custoditi e anche goduti da grandi appassionati che sapranno apprezzarne l’identità, la storia e l’unicità”.

Caratteristiche del vino Masseto

Quando si nomina il vino Masseto, gli appassionati di vino non possono resistere; l’etichetta vanta una storia e una serie di premi e riconoscimenti ottenuti da non passare di certo inosservata. Tra l’altro, si parla di una bottiglia che non è esattamente “a portata di portafogli”, anzi: il suo prezzo può essere definito assolutamente stratosferico. Di conseguenza, chi riesce a risparmiare per acquistarne una, solitamente la conserva al pari del Santo Graal.

Ma cosa rende il vino Masseto così speciale?

Innanzitutto, bisogna partire dal presupposto che la storia di questa etichetta è strettamente collegata a numerosi nomi importanti del settore enologico, in primis la Tenuta dell’Ornellaia, fondata in Italia nel 1981 dal marchese Antinori, ampiamente conosciuto tra gli enologi più stimati per aver contribuito alla gestione di alcuni vigneti in California diventati protagonisti della Napa Valley.

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Tenuta Ornellaia

All’interno della tenuta, André Tchelistcheff, noto enologo russo-americano, ha visto l’habitat ideale per coltivare uve Merlot. Nel 1986, infatti, è avvenuta la prima produzione di 800 bottiglie di Merlot, che poi sarebbe la base di partenza del vino Masseto; non a caso, infatti, la sua produzione si concentrava proprio su una collina denominata Masseto per via della presenza di particolari argille blu (di origine sottomarina) che affioravano in superficie. Ed è proprio l’argilla, che rende il terreno particolarmente sensibile all’acqua, accompagnata da un microclima perfetto a creare le condizioni ideali per coltivare viti di altissima qualità.

Negli anni successivi, la produzione del Masseto ha coinvolto tantissime figure di rilievo del settore enologico. Ciascuna ha messo a disposizione la propria esperienza, oltre che il proprio tocco personale, ed è per questo che l’etichetta può essere considerata semplicemente sublime.

Dal 2004 in poi la produzione del Masseto è passata in mano ai Frescobaldi, una famiglia storica del mondo enologico. Grazie alla loro maestria, il Masseto ha ricevuto il punteggio di 100/100 dalla nota rivista americana Wine Spectator, il che lo ha reso celebre davvero in tutto il mondo.

Perché il Masseto è così costoso?

Quanto detto finora potrebbe già essere sufficiente per capire il costo super elevato del Masseto, ma non è ancora finita: bisogna fare un altro passo indietro e analizzare la fase di vendemmia.

La collina Masseto ha un’estensione di sei ettari e si divide in tre lotti: junior, centrale e alto. Questi si differenziano tra loro per la tipologia di terreno: nella parte alta sono presenti diversi sassi, quindi il vino ottenuto è abbastanza deciso; nella parte centrale, invece, abbondano le argille plioceniche, che assorbono molta acqua; nella parte bassa, infine, primeggia la sabbia, che spinge verso vini più leggeri e utilizzati per smorzare e ammorbidire altre etichette.

Considerata la diversità dei terreni, la vendemmia non è per niente semplice, dato che ogni lotto presenta tempistiche di maturazione completamente diverse; di conseguenza, la raccolta delle uve avviene solo dopo attente analisi di laboratorio e solo al mattino, quando l’aria è più fresca e non si rischia di alterarne la fragranza. Gli acini vengono accuratamente selezionati, in modo da ottenere solo prodotti di altissima qualità.

Di conseguenza, è inevitabile che processo di raccolta e selezione così minuzioso influisca sul prezzo finale, facendolo arrivare alle stelle. Il costo minimo di una singola bottiglia si aggira intorno ai mille euro, che possono anche raddoppiare (se non triplicare) in base all’annata. Nonostante ciò, rientra indubbiamente tra le etichette maggiormente apprezzate da collezionisti e appassionati (che hanno, ovviamente, la disponibilità economica per poterlo acquistare).

Detto questo, una domanda sorge spontanea: vale la pena spendere queste cifre per una bottiglia di Masseto? La risposta è: assolutamente sì. Il suo colore scuro nasconde deliziose note di ciliegie e prugne mature, accompagnate dal sentore di rovere speziato. Ha un gusto ampio e ricco e presenta una struttura raffinata, con un finale decisamente rinfrescante.

Quindi sì, vale la pena spendere mille euro (e più) per una bottiglia di Masseto; provare per credere!

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