Il mercato dei vini senza alcol cresce nel 2021: le tendenze nel mondo

Per alcuni è un rischio, per altri, invece, un’idea vincente su cui investire: il mercato dei vini senza alcol nel 2021 è cresciuto nel mondo, trainato dalla crescita generale delle bevande analcoliche. Lo rivela un recente studio di IWSR – No- and Low-Alcohol in Key Global Markets Reaches Almost US$10 Billion in Value – che pone l’attenzione su una fetta di mercato per alcuni ancora inesplorata. Il messaggio è chiaro: tra le tendenze vino 2022 si fanno sentire anche loro.

Mercato bevande senza alcol 2021 nel mondo

L’analisi di IWSR analizza il consumo di bevande analcoliche o a bassa gradazione nel mondo, prendendo in considerazione 10 Paesi. Si tratta di Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Giappone, Sud Africa, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Ciò che emerge dalla ricerca è chiaro. “Il mercato di bevande Low e no-alcol è cresciuto di oltre il +6% in volume in 10 mercati chiave a livello globale nel 2021 – si legge nell’articolo -. Ora detengono una quota del 3,5% in volume del settore”.

A crescere maggiormente è il mercato della birra analcolica o a bassa gradazione. Secondo le stime, infatti, la birra dovrebbe arrivare a oltre +11% CAGR nel periodo di previsione dello studio 2021-2025. Un trend confermato dal boom di vendite di birra analcolica in Inghilterra in questo gennaio 2022, spinto anche dalla tendenza del dry-january, sempre più popolare in UK.

mercato vini senza alcol 2021

Quali sono i Paesi dove spopolano le bevande analcoliche o a bassa gradazione?

Interessante vedere come, nei dieci Paesi analizzati, il mercato delle bevande analcoliche o a bassa gradazione proceda in maniera differente. “La Germania e la Spagna sono i mercati più grandi e maturi per le bevande analcoliche – si legge -. Il Regno Unito e gli Stati Uniti, invece, sono due dei più dinamici e stanno crescendo a un ritmo più veloce. Si prevede che il segmento no/low alcol negli Stati Uniti crescerà del +28% in volume CAGR 2021-2025 e nel Regno Unito del +6%”.

Mercato vini senza alcol 2021 nel mondo

E veniamo, ora, ai vini senza alcol. A differenza delle altre bevande analizzate, i vini analcolici e quelli a bassa gradazione stanno riscuotendo esiti differenti.

“La categoria del vino è l’eccezione, poiché il gusto del vino a bassa gradazione è percepito da molti consumatori come superiore a quello del vino analcolico” spiegano nell’articolo. E poi, le previsioni di crescita per il mercato dei vini senza alcol nel mondo. “Si prevede che il vino a bassa gradazione alcolica cresca di quasi il +20% CAGR 2021-2025, rispetto al vino analcolico, proiettato a +9% CAGR”.

E in Italia? Anche nel nostro Paese, la tendenza del nettare di Bacco no-alcol comincia a farsi sentire. Non senza qualche polemica. Si è discusso a lungo, ad esempio, la scorsa estate, sul nome da dare ai vini senza alcol fino ad arrivare alla conclusione che, indicando la dicitura vino dealcolizzato in etichetta, è possibile introdurli sul mercato senza ulteriori restrizioni. E intanto, nel 2021, è stato presentato il primo spumante senza alcol italiano. A produrlo, Martin Foradori, patron di Hofstätter.

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Boom bevande senza alcol: non solo Dry January

Tante le tendenze per bevande senza alcol che spopolano nel mondo, tra cui quella del Dry January, di cui quest’anno si è molto parlato anche in Italia. Ma che cos’è il Dry January? Letteralmente significa un mese “detox”, in cui ci si “depura” dall’alcol e si consumano, dunque, solo bevande analcoliche. Un trend di origine anglosassone, ma che si è diffuso anche in altri Paesi.

Guardando i dati, però, vediamo che c’è di più. Se il Dry January è una “sfida”, un proposito di inizio anno, per molti, l’astenersi da bevande alcoliche è un’abitudine che va avanti per 365 giorni.

“Sebbene gennaio sia diventato un mese popolare per le persone a ridurre o astenersi dall’alcol, l’interesse per le bevande analcoliche e a basso contenuto di alcol è diventato sempre più una tendenza per tutto l’anno tra i consumatori di tutto il mondo”, afferma Emily Neill, COO di IWSR. “Per soddisfare questa domanda, le aziende di bevande alcoliche hanno investito molto per introdurre una serie di nuovi prodotti innovativi. E molti marchi tradizionali affermati si sono recentemente trasferiti per sviluppare versioni a basso contenuto di alcol delle loro famose birre, vini e liquori“.

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