Il Crivella 2003, un Moscato D’Asti da scoprire, dopo 12 anni di bottiglia

vite vecchia 2Quando parliamo di Moscato D’Asti DOCG, parliamo di eccellenza italiana, parliamo di gusto ed eleganza, parliamo del Crivella 2003 Mongioia di Riccardo Bianco. E’ un vino intenso con un colore deciso ma ricco di sfumature, che riprende la ricchezza di tutto il terroir di argilla bianca, limo e sabbia su cui soggiace. La sua intensità olfattiva deriva dalle piante di Moscato più vecchie del vigneto che è quasi centenario, si sprigiona in contorni di albicocca matura, di fieno e di menta con una nota finale di miele di corbezzolo e un sentore di cedro. Le proprietà organolettiche si esaltano con i tempo, questa è una bottiglia da aprire ore prima di essere consumata così degustandola si vive un’esperienza di antichi sentori, di profumi conosciuti ma persi nella memoria, di immagini un po’ sfocate che ci riportano ad una corsa fatta da bambini a piedi nudi fra i vigneti di moscato delle dolce colline pavesiane. C’è una vita da vivere, ci sono biciclette da inforcare, marciapiedi da passeggiare e tramonti da godere (Cesare Pavese) Di sorso in sorso, è il viaggio e la storia, che questo vino si porta alle spalle: un vigneto antico, la passione e il lavoro dei protagonisti dell’azienda che di generazione in generazione si tramandano i segreti per rendere straordinario e unico questo Moscato d’Asti. Questa è parte della ricetta segreta del Bollino Gold ai Merano Wine Awards 2015, il Crivella Moscato D’Asti DOCG 2003, che vi aspetta, insieme all’annata Crivella 2011 e allo spumante Brut millesimato Meramentae prossimamente al Merano Wine Festival 2015, dal 7 al 9 Novembre Kurhaus, Sala Kursaal Podio Extremis banco assaggio 12.

www.mongioia.com

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