Le 24^ Giornate Altoatesine del Pinot Nero: il punto su uno dei vitigni più apprezzati

Si è conclusa il 2 maggio la 24^ edizione delle Giornate Altoatesine del Pinot Nero, uno dei vitigni più apprezzati da esperti e appassionati

24 anni fa la prima edizione delle Giornate del Pinot Nero.

Ogni anno sono stati compiuti grandi passi in avanti per dare rilievo e visibilità ad una piccola – ma molto importante – manifestazione che mette in luce sia il Pinot Nero altoatesino, maggior produttore italiano di questa amata varietà, che quello proveniente da altre zone vocate in Italia.

L’evento si è svolto tra le località di Egna e Montagna, dal 29 aprile al 2 maggioL’annata 2019 è stata la protagonista dell’evento con 87 campioni in degustazione, di cui:

  • 41 dall’Alto Adige
  • 20 dal Trentino
  • 4 dalla Valle d’Aosta
  • 4 dal Piemonte
  • 2 dal Veneto
  • 1 dal Friuli V.G.
  • 12 dalla Lombardia
  • 2 dalla Toscana
  • 1 dall’Abruzzo.

“Sono i produttori, con il loro entusiasmo e il loro desiderio di presentare al pubblico più vasto possibile l’eccezionale qualità dei loro vini, a contribuire al successo del nostro evento”, riconosce la presidentessa del Comitato organizzatore, Ines Giovanetti e prosegue: “la manifestazione deve rimanere piccola ma qualitativamente alta, questo è il nostro obiettivo. Siamo un team giovane di 8-9 persone, tutti impegnati in cantina con un’idea molto chiara sulla produzione del Pinot nero su cui confrontiamo continuamente”.

Giovedì 28 aprile si è svolta la giornata riservata alla stampa, allestita in una location storica nella località Laghetti nel comune di Egna (BZ).

Prima della degustazione, Andre Senorer, 1^ italiano vincitore del Master del Pinot Nero nel 2021, ha introdotto la giornata facendo una panoramica sulle zone del mondo e dell’Italia in particolare, dove si coltiva Pinot Nero di qualità. Sono circa 90mila gli ettari dedicati al nobile vitigno: la maggior parte si trovano in California e l’Italia si posizione al quarto posto (dopo la Germania e gli USA in generale) come produttore di Pinot Nero, di cui circa 500 ettari si trovano in Alto Adige.

giornate pinot nero

Pinot Nero, uno dei vitigni più amati al mondo

Vitigno che ama l’altitudine, le zone fresche e ventilate, purché sia impiantato su terreni adatti al suo sviluppo, vede la sua massima espressione in alcune aree della regione alto atesina tra le più vocate alla sua produzione. Mazzon, forse il cru più importante e conosciuto, nonché il più vasto in termini di ettarti vitati (circa 25) si posiziona tra i 300/450 mt slm. Troviamo poi i comuni di Gleno e Pinzano (450/780 mt slm), zone protette dal Monte Corno che impedisce l’arrivo dei venti gelidi del nord. Tali aree sono baciate da grande insolazione, specialmente al pomeriggio, e soggette ad elevate escursioni termiche che conferisco al vino ricchezza aromatica, profumi, acidità, finezza. Il Consorzio dei Vini Alto Adige sta andando verso una doverosa zonazione con l’introduzione delle cosiddette “MGA” (menzioni geografiche aggiuntive) che consentiranno di evidenziare in etichetta il luogo di produzione, considerati i diversi territori e zone climatiche. Si vanno così definendo differenti stili produttivi, dove il terroir fa davvero la differenza nel calice, unito al contributo dell’uomo. Il Pinot Nero è un’uva scorbutica e complessa da coltivare e richiede scrupolose attenzioni da parte dei vignaioli.

giornate pinot nero

I protagonisti dell’edizione

Questa 24^ edizione ha visto protagonisti 8 su 10 vincitori del concorso del Pinot Nero (oltre 2 a pari merito) provenienti dall’Alto Adige:

L’annata 2019

La 2019 si racconta come un’annata dalle temperature medie nella norma, disegnata da una primavera che ha visto eventi atmosferici estremi, con le prime grandinate in aprile e vari periodi freddi a seguire. Per questi motivi, nel 2019 la fioritura è cominciata in ritardo ma a fine estate sono poi arrivate condizioni meteorologiche ideali quando il meteo, equilibrato e senza troppi sbalzi in un senso o nell’altro, ha determinato una vendemmia tutto sommato nei canoni, cominciata leggermente in ritardo a metà settembre. Tali condizioni stagionali si sono ritrovate nei vini degustati, per la maggior parte freschi, vivaci, ricchi di carattere e saporiti che impiegheranno forse qualche tempo in più per raggiungere l’equilibrio gustativo ideale, ma che sono già oggi discretamente piacevoli.

 Il sentiero del Pinot Nero

La Blauburgunderweg a sud dell’Alto Adige è un nuovo sentiero enodidattico e culturale, che si snoda lungo il parco naturale del Monte Corno, attraverso la zona di coltivazione del Pinot Nero. Istituito per regalare al pubblico un contatto ancora più diretto con il territorio, inizia dai deliziosi paesini della Bassa Atesina come Ora, Montagna ed Egna alla scoperta delle splendide zone vinicole di Mazzon, Gleno e Pinzano. La scelta è tra un’escursione di un giorno lunga 14 km, oppure tre diversi percorsi di mezza giornata, semplici sentieri adatti a tutti che regalano la possibilità di godere appieno dei magnifici paesaggi alto atesini, dalle vigne alle colline, a monumenti storici e artistici.

(Sara Cintelli)

 



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