Consorzio Tutela Vini della Maremma, Francesco Mazzei confermato alla presidenza

Nel segno della continuità Francesco Mazzei si conferma alla presidenza del Consorzio della Maremma

Sono molteplici gli obiettivi della seconda gestione guidata da Francesco Mazzei per il Consorzio Tutela Vini della Maremma: ampliare la base sociale; stimolare la crescita qualitativa; raggiungere almeno i 10 milioni di bottiglie; proseguire sulla strada delle sinergie con altri Consorzi che operano sul territorio; dare vigore all’enoturismo; incentivare pratiche di agricoltura sostenibile e di precisione.

Un programma disegnato sulla scia del successo e la crescita della denominazione che si è verificata negli ultimi anni e con la consapevolezza del potenziale dei vini e del territorio e l’esigenza di andare a creare valore per l’intera filiera.

“In un triennio dove la pandemia ha ostacolato le attività, si sono comunque ottenuti risultati incoraggianti riguardo la notorietà e l’apprezzamento della Denominazione – afferma Francesco Mazzei – Questo conferma il potenziale della DOC Maremma Toscana; è auspicabile agire in continuità con gli obiettivi del programma di sviluppo messo in campo nel 2018”.

Fiorentino, classe 1959, Francesco Mazzei è ceo della Marchesi Mazzei spa, che annovera tra le sue Aziende la Tenuta Belguardo nella Maremma Toscana. Attualmente ricorpre anche la carica di Presidente Avito, Associazione di 22 Consorzi Vitivinicoli della Toscana, che rappresentano la quasi totalità della produzione DOP e IGT regionale con oltre 1 miliardo di fatturato (11% di quello nazionale).

Per completare gli impegni presi in un ottica di crescita e ripresa dopo il blocco causato dalla pandemia in riconfermato presidente sarà affiancato dai vicepresidenti Marco Bruni (Azienda Bruni) e Edoardo Donato (Podere Biologico Carpine). Il Cda è composto da Andrea Daldin (Tenuta Sassoregale-Santa Margherita), Alessandro Gallo (Rocca di Montemassi), Sergio Bucci (Vignaioli del Morellino), Pericle Paciello (Rocca di Frassinello), Federica Mascheroni Stianti (Castelprile-Compagnia di Volpaia) e Massimo Tuccio (Cantina Cooperativa I Vini di Maremma).

“Tra i punti di forza da cui ripartire ci sono certamente il miglioramento del valore del brand DOC Maremma Toscana,  in buona parte raggiunto con il Vermentino e che perseguiremo anche per le altre tipologie di vino previste dal disciplinare” spiega Mazzei. “Un risultato raggiungibile grazie alle campagne promozionali e agli  eventi e fiere, che mi auspico si possano riprendere in totale sicurezza quanto prima, realizzati dal Consorzio in Italia e all’estero, anche assieme agli altri Consorzi, per potenziare sinergicamente l’attività di valorizzazione del territorio e dei suoi vini”.

“La DOC Maremma Toscana è giovane ma si trova già al 7° posto per l’imbottigliato tra le DOP toscane. L’incremento dell’imbottigliato del 19% nel primo semestre del 2021, dopo il rallentamento del 2020 dovuto alla pandemia, fa ben sperare per l’obiettivo dei 10 milioni di bottiglie nel medio periodo, massa critica indispensabile per avere visibilità sui mercati”, prosegue Mazzei.

Il grande impegno per il territorio della denominazione della Maremma ha portato ad una importante mappatura della zona di produzione, per evidenziarne le biodiversità e le varietà locali ed alla valorizzazione della viticoltura sostenibile nel territorio della Maremma. I risultati ottenuti hanno riscosso successo anche da parte dei consumatori rafforzando e migliorando la percezione positiva nei confronti di questo territorio ancora incontaminato.

Nato nel 2014, il Consorzio conta ad oggi 314 aziende associate, di cui 97 aziende “verticali”. La produzione vede impegnati viticoltori piccoli e medi a fianco di alcuni dei nomi più blasonati del panorama enologico nazionale.

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