Un riconoscimento alla carriera di un uomo che coltiva, rendendoli grandi in tutto il mondo, i vitigni tipici sardi.
Spesso sono le singole personalità a fare grande la regione nella quale lavorano, e a “esportarla” come valore in tutto il mondo. Fari e simboli in grado di innovare e trascinare.
Succede anche nel mondo del vino. Poco più di una settimana fa Ferruccio Deiana è stato nominato, durante una cerimonia solenne a Palazzo Viceregio di Cagliari, “Cavaliere ad honorem della della Vite e del Vino”.
Un riconoscimento di assoluto prestigio che premia personalità di spicco, che si sono distinte per i propri studi e nella ricerca, nella tecnica e nella conseguente valorizzazione di un settore.
Deiana, anche attraverso la cantina che porta il suo nome, ha elevato e dato il suo contributo alla viticoltura in Sardegna, attraverso professionalità e volontà precise, che ha messo al servizio dell’isola e dei vitigni sardi.
A conferire il tributo è stato il Gran Maestro della Confraternita della Vite e del Vino del Veneto Orientale e del Friuli Venezia Giulia, mentre a rappresentare la Sardegna e Cagliari c’era l’assessore Comandini.
Un riconoscimento alla carriera che – se ufficialmente non viene chiamato Oscar – comunque lo è a tutti gli effetti.
Ferruccio Deiana coltiva, rendendoli grandi in tutto il mondo, i vitigni tipici sardi, tra cui Vermentino, Monica, Cannonau, Carignano, Bovale o Bovaleddu, Barbera Sarda, Malvasia, Nasco e Moscato.