Il ministro Lollobrigida contro l’etichettatura dei vini in Irlanda

La Commissione Europea ha dato il via libera all’applicazione di un’etichetta sanitaria su vini e alcolici in Irlanda, scatenando un acceso dibattito tra politici ed esperti del settore.

Nel giorno dell’inaugurazione della fiera Aquafarm di Pordenone, il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentareFrancesco Lollobrigida, ha rilasciato una forte dichiarazione in merito alle allerte sanitarie in etichetta sugli alcolici e i vini in Irlanda. “C’è il tentativo di stigmatizzare alcune produzioni, in particolare il vino, che riteniamo totalmente irresponsabile”, ha detto Lollobrigida.

“C’è un tentativo di avere un’etichettatura che non serve ad informare ma a condizionare, che non porta al risultato che l’etichettatura si pone, cioè quello di informare correttamente le persone che comprano, ma a indirizzarle verso un prodotto rispetto ad un altro, in base non a una qualità oggettiva, ma ad un algoritmo, che avvantaggia alcune produzioni iper-trasformate a danno di produzioni di altissima qualità che garantiscono benessere e che fanno parte da sempre della dieta mediterranea”, ha continuato il ministro.

La questione dell’etichetta sanitaria sui vini in Irlanda

La Commissione Europea ha consentito all’Irlanda di apporre sugli alcolici un’etichetta con scritto “nuoce gravemente alla salute”, come avviene per le sigarette. Tale avvertimento consentirebbe ai consumatori di essere al corrente del rischio di possibili danni al fegato e comparsa di determinate forme di cancrocausate dall’eccessivo consumo.

Questo consentirebbe anche ad altri Paesi di intraprendere la stessa strada, soprattutto in Nord Europa, dove è più frequente l’elevato consumo di alcol

Non si tratta di una vera e propria novità per la nazione: già nel 2016 l’Irlanda aveva ottenuto l’autorizzazione per adottare misure sempre più stringenti, a livello economico e fiscale, al fine di ridurre drasticamente il consumo di alcol. La nuova introduzione significherebbe, però, ritenere l’utilizzo di alcol una “emergenza sanitaria nazionale”.

La questione dell’applicazione di un’allerta sanitaria è un dibattito aperto ormai da diversi anni, che si è accentuato con il Piano realizzato nel 2021 dalla Commissione Europea contro il cancro, che ha fatto riemergere proposte per ridurre il consumo di alcol, inserendo l’avvertenza sanitaria proprio sulle etichette.

La posizione del governo italiano sull’etichetta dei vini in Irlanda

Francesco Lollobrigida ha dichiarato che l’Italia resisterà agli avvertimenti sanitari sulle etichette del vino irlandese. Inoltre, secondo il ministro, questa decisione violerebbe i trattati commerciali comuni europei. 

Ma il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare non è l’unico a prendere una posizione, anche il ministro degli affari esteri Antonio Tajani si è schierato contro l’Irlanda: “Le nuove etichette danneggiano l’UE, rischiano di essere una fonte di distorsione del commercio internazionale, equivalente a una restrizione quantitativa. Questo potrebbe innescare una reazione a catena che finirebbe per danneggiare l’intera Unione”, ha dichiarato Tajani. 

La posizione dei produttori italiani sulla questione dell’etichetta dei vini in Irlanda

Anche i produttori italiani e tutte le associazioni del settore si scagliano contro la decisione dell’Unione Europea che va a favore dell’Irlanda, sostengono che a pagarne le conseguenze è la tradizione enogastronomica nazionale. Dal presidente dell’Unione Italiana Vini, Lamberto Frescobaldi, alla presidente di Federvini, Micaela Pallini, tante sono le dichiarazioni rilasciate a riguardo. Secondo gli esperti la questione irlandese discriminerebbe i produttori degli altri Paesi Ue, costretti alla doppia etichetta

Related Posts

Ultimi Articoli