Dal Dl Aiuti Bis sostegno a imprese vinicole, “ma servono anche interventi strutturali”

Luca Rigotti, Coordinatore del settore vitivinicolo dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari commenta le misure del Dl aiuti Bis a favore delle imprese vinicole e agricole italiane. Lo sguardo si sofferma soprattutto sul problema siccità, che ha colpito gran parte del Paese e ha costretto molte aziende a una vendemmia anticipata. E se da una parte c’è soddisfazione per i sostegni, dall’altra si sottolinea l’importanza di fare di più. “Per dare una risposta concreta ai produttori occorre lavorare per la realizzazione di interventi strutturali sul territorio” afferma Rigotti.

dl aiuti bis imprese vinicole

Che cos’è il Dl aiuti Bis e che cosa il Dl aiuti prevede per le imprese agricole

Il Decreto Aiuti Bis (o Dl aiuti Bis) prevede un pacchetto di interventi a favore di aziende e famiglie italiane. Il testo è stato firmato dal Presidente Sergio Mattarella e pubblicato in Gazzetta Ufficiale; approderà a settembre in Parlamento.

Come si legge nel sito del Mipaaf, sono presenti specifiche misure per aiutare le imprese agricole colpite dalla siccità. “Per affrontare nell’immediato l’emergenza siccità viene incrementato di 200 milioni di euro il Fondo di Solidarietà nazionale per sostenere le imprese e le cooperative agricole danneggiate che non hanno sottoscritto coperture assicurative a protezione dal rischio siccità”.

In particolare, nel Decreto legge aiuti bis a favore dell’agricoltura troviamo tre interventi specifici. Questi riguardano, come si legge ancora nel sito del Mipaaf:

  • il credito di imposta per i carburanti
  •  Un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale
  • Il rafforzamento del bonus sociale energia elettrica e gas per il quarto trimestre del 2022

Maggiori dettagli nel comunicato stampa.

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Dl aiuti per imprese vinicole: così arrivano sostegni ulteriori per vino e non solo

Comprese tra le aziende agricole – ovviamente – anche le imprese vitivinicole. Un mondo, quello del vino italiano, messo a dura prova dalla siccità che ha caratterizzato il 2022 e che ora deve fare i conti con una vendemmia anticipata un po’ in tutto lo Stivale. Non solo: le previsioni della vendemmia 2022 in Italia parlano di un calo di quantità generale dovuto anche alla mancanza d’acqua.

“Accogliamo con favore l’iniziativa, introdotta nel decreto-legge Aiuti bis, di sostenere le imprese agricole colpite, anche durante questa campagna vitivinicola, dalla prolungata siccità. Ma per dare una risposta concreta ai produttori occorre lavorare per la realizzazione di interventi strutturali sul territorio” afferma Luca Rigotti, come riportato in una nota Ansa.

Sostegni agricoltura 2022, dove occorre investire per Alleanza Cooperative

L’attenzione si sposta dunque verso possibili soluzioni che potrebbero aiutare l’agricoltura a contenere il problema siccità.

“Sempre più frequentemente ci troviamo di fronte agli effetti della siccità – ha proseguito Rigotti -. Un’emergenza che quindi deve essere affrontata, con un approccio preventivo, mediante una pianificazione di soluzioni efficaci e di investimenti finalizzati a potenziare e adeguare le infrastrutture idriche“.

“Sono ingenti le perdite del sistema idrico – il 36,2% secondo l’ultimo rapporto Istat – a fronte di una scarsa capacità di stoccaggio dell’acqua piovana, pari a solo l’11%. Una condizione che, spiega Luca Rigotti, deve essere urgentemente affrontata con una strategia di efficientamento dei sistemi irrigui, tenendo conto anche delle risorse messe a disposizione dal PNRR, pari a 880 milioni di euro stanziati per l’investimento 4.3 (“Investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche”) nell’ambito della Componente M2C4 Tutela del territorio e del patrimonio idrico”.

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Tra siccità e rincaro energia: i problemi a breve termine del mondo del vino

Non c’è solo la siccità a preoccupare il mondo del vino italiano. Tra rincaro delle materie prime e aumento dei costi dell’energia in cantina, i produttori si trovano di fronte un quadro non facile da fronteggiare.

“Occorre quindi una strategia di medio-lungo periodo – continua Rigotti – che consideri anche il ruolo dell’agricoltura di precisione. Agricoltura che, con l’adozione di sistemi di irrigazione innovativi e tecnologici, consente di intervenire determinando un notevole risparmio idrico, riducendo gli sprechi e, conseguentemente, i costi di esercizio”.

Sempre in relazione ai costi, ha concluso Luca Rigotti, “l’emergenza siccità si è inserita in una campagna già gravemente caratterizzata dagli incrementi dei costi delle commodities energetiche, dei fattori della produzione, dei materiali di imballaggio e dei trasporti. Una situazione che rischia di provocare ulteriori pesanti effetti sui margini e sulla competitività delle imprese vitivinicole. E che per questo richiede un rapido e sinergico intervento delle istituzioni”.

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