Degustazioni digitali di Studio Marche: nasce Marche Tasting!

Da Marzo a Giugno tante degustazioni digitali di Studio Marche

Nato all’inizio del 2021, Studio Marche ha come obiettivo principale quello di promuovere il comparto enogastronomico della regione: ad aprire il calendario vino una serie di degustazioni digitali.

“La scelta delle degustazioni online – fa sapere Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini – nasce dall’esigenza di tenere alta l’attenzione sulla qualità delle produzioni vinicole marchigiane, soprattutto in un momento storico dove l’emergenza sanitaria ha paralizzato il mondo degli eventi decimando le occasioni di promozione in presenza”.

Dal 15 marzo al 14 giugno i tasting hanno registrato rapidamente il sold out.

Il calendario delle degustazioni digitali di Studio Marche

8 delle 12 degustazioni in programma saranno destinate a quindici giornalisti nazionali di settore per ciascun appuntamento, mentre i 4 incontri di” Verdicchio&Co” sono pensati per la stampa e i sommelier esteri.

Il focus del 15 marzo si è tenuto sul Verdicchio dei Castelli di Jesi, per poi essere seguito dall’appuntamento del 29 marzo del Rosso Conero.

DOC CASTELLI DI JESI

Castelli di Jesi giace su un anfiteatro naturale tra le colline che affiancano la costa e la fascia pre-appenninica, lungo il fiume Esino. Ci sono 24 Castelli, piccoli borghi fortificati che circoscrivono la zona classica.

L’estesa zona di produzione permette di avere tante piccole condizioni pedoclimatiche diverse: dai versanti affacciati sull’Adriatico ai 550 metri circa di Cupramontana e Apiro, accarezzati da brezze marine che agevolano un clima temperato, con estati piuttosto calde e buone escursioni termiche nei versanti più elevati. Coltivato su suoli a forte componente marnoso-argillosa e substrati di calcare delle alture di Apiro, Cupramontana, Staffolo, e su terre di medio impasto con presenza di argilla e arenaria, sino a declivi più caldi e sabbiosi prossimi alla costa.

ll nome Verdicchio deriva dalle sfumature tendenti al verde dell’acino. La Doc è stata istituita nel 1968.

“Solo per il Verdicchio dei Castelli di Jesi negli ultimi dieci anni è stata contingentata la produzione, triplicata la superficie media di ettari vitati per azienda, rinnovato oltre 1/4 del vigneto e l’imbottigliamento fuori zona è calato del 75% – ha detto Alberto Mazzoni, direttore dell’Imt –. Si è scelto di scommettere sulle peculiarità del vitigno – andando oltre l’immagine del vino beverino che lo aveva reso famoso – e di valorizzare tutti i suoi punti di forza, a partire dalla grande personalità, per produrre un vino unico e inimitabile tra i grandi bianchi italiani: un ‘rosso vestito di bianco’, di grande struttura e mineralità, con una forte capacità di invecchiamento ma allo stesso tempo versatile, con le sue infinite varianti, dalle bollicine al passito”.

Personalità e versatilità

il Verdicchio dei Castelli di Jesi è conosciuto per la sua inconfondibile personalità e per la sua sorprendente versatilità. Grazie a queste caratteristiche ha segnato, anche nell’anno della pandemia, un segno positivo sulle produzioni, confermandosi uno dei più grandi bianchi italiani.

DOC ROSSO CONERO

Piccola eccellenza marchigiana, caposaldo della viticoltura regionale, espressione del territorio di Ancona e del Monte Conero.

Fu la prima denominazione istituita nelle Marche (1967). La composizione impone minimo 85% di Montepulciano e saldo di altri vitigni a bacca nera (principalmente Sangiovese).

Conta 350 ettari vitati, tra Ancona, Offagna, Camerano, Sirolo, Numana e parte dei comuni di Castelfidardo ed Osimo. Il terreno è calcareo e l’esposizione beneficia di luce e brezze marine che permette al vitigno Montepulciano di esprimere una tipicità unica e irripetibile altrove.

Nel 2004 è stato riconosciuto il Docg Conero Riserva, che può esprimere tutto il potenziale del vitigno e per cui può essere utilizzato il Montepulciano in purezza.

Novità in arrivo

Per venire incontro alle nuove esigenze di mercato e di consumo, sono state depositate nella seconda metà del 2020 alcune modifiche al disciplinare di produzione per ottenere il via libera all’utilizzo del Bag in box, sempre più richiesto da alcuni mercati esteri. Inoltre, a breve si avvierà la pratica per l’introduzione – nel disciplinare della Docg Conero Riserva – delle tipologie rosato e rosato spumante metodo classico.

L’approfondimento sul Rosso Conero e quello del Castelli di Jesi, hanno fatto emergere un’alta qualità non sempre valorizzata nel giusto modo.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

Le prossime degustazioni riguarderanno :

  • Verdicchio di Matelica
  • Lacrima di Morro d’Alba
  • Colli Maceratesi Ribona
  • Bianchello del Metauro, Colli Pesaresi, Esino, I Terreni di Sanseverino, Pergola, San Ginesio e Serrapetrona,
  • Le Docg: Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Conero Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva e Vernaccia di Serrapetrona
  • Le le bollicine della regione

A cura di : Elisa Berti e Francesca Granelli

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