Nuove tendenze e eventi del vino: ecco come si muove il mondo della degustazione nelle cantine
Nonostante il freno rappresentato dalla pandemia da Covid 19, gli eventi nelle cantine italiane incentrati sulla degustazione continuano a crescere, diversificarsi e creare nuove tendenze.
Infatti, grazie all’eterogeneità del suo territorio, l’Italia presenta il maggior numero al mondo di vini Doc, Docg e Igt, vantando una varietà di specialità regionali che rendono il settore delle degustazioni particolarmente ricco.
Questo tipo di evento è stato spesso utilizzato a livello internazionale, come occasione per diffondere e raccontare anche a ospiti stranieri la cultura italiana del vino. Ma la clientela per questo tipo di evento rimane soprattutto italiana, sia per quanto riguarda la degustazione di vini locali che per la scoperta di specialità di altre regioni.
Il mondo della degustazione nelle cantine sembra essere in costante crescita: è quanto emerge ad esempio dai numeri dell’ultima edizione di Vinitaly pre-pandemia. L’evento internazionale ospitato a Verona vantava infatti, nel 2019, 125mila presenze con la partecipazione di più di 140 paesi e 4600 cantine.
Nonostante l’inevitabile interruzione di questa crescita durante il periodo di lockdown iniziato nel 2020, i numeri della degustazione nelle cantine italiane sembrano essere oggi tornati a crescere in modo sostenuto, crescita che non mostra per ora segni di rallentamento. Questo anche grazie a un rinnovamento del settore, sempre attento alle ultime propensioni e sensibilità della clientela: ecco allora quelle che si sono imposte come le quattro nuove tendenze per gli eventi di degustazione nel settore enologico italiano.
Eventi in veste digitale
Durante il 2020 le aziende italiane si sono trovate ad affrontare una situazione di crisi che ha stimolato la nascita di nuove modalità di consumo. Il settore del vino ha infatti puntato sulla digitalizzazione: questo si è tradotto non solo nella vendita tramite e-commerce, ma anche nello sviluppo di veri e propri eventi di degustazione online, tramite piattaforme come Teams e TeamViewer o attraverso i propri canali social. Questa tendenza sembra essere rimasta anche in seguito allo scioglimento delle misure di sicurezza, e tutt’oggi molte cantine italiane offrono, oltre alle tradizionali degustazioni in presenza, anche delle opzioni virtuali per chi desidera scoprire i vini di un territorio senza avere però la possibilità di recarvisi fisicamente. I partecipanti riceveranno allora a casa i vini da degustare, magari in un packaging per bottiglie personalizzato, e seguiranno in videoconferenza le indicazioni della cantina per scoprire e assaporare al meglio delle specialità uniche.
Gastronomia tra cucina locale e chef stellati
Oggi, gli amanti delle degustazioni cercano spesso qualcosa in più. E questo qualcosa si traduce spesso in eventi di degustazione che non si limitino ai soli vini ma che propongano interessanti accoppiamenti gastronomici, per un’esperienza gustativa a 360 gradi. È così che molte cantine scelgono di proporre delle formule di degustazione che abbinino i propri vini a specialità locali, con un focus sugli ingredienti e le ricette tipiche del territorio. Ma non solo: l’ultimo trend in tema di enogastronomia è il coinvolgimento di chef rinomati, che possono arricchire e fare brillare un vino creando piatti unici e pensati ad hoc per accompagnarlo al meglio. Dalla collaborazione tra cantine e chef, locali o meno, nascono quindi eventi unici e davvero ambiti tra gli estimatori. Un esempio è il prossimo Vinòforum che si svolgerà a Roma dal 9 al 18 giugno 2023, dove più di trenta chef italiani accompagneranno i vini ospiti dell’evento, tra piatti unici e cene esclusive.
La degustazione “bendata”
Il Dottor Hoby Wedler, wine educator e chimico, ha ideato un’esperienza di degustazione letteralmente ad occhi chiusi per studiare come cambia l’utilizzo di gusto e olfatto quando non utilizziamo la vista. Il 7 e l´8 novembre scorsi, si `svolta a Verona la nona edizione di wine2wine Business Forum, che ha visto come protagonista proprio la degustazione bendata guidata dal Dottor Wedler. Non solo, le degustazioni al buio sono state adottate da diverse cantine italiane, che hanno organizzato eventi particolari pensati per mettere al centro tutti i sensi tranne uno: la vista. Non solo gusto e olfatto, ma anche musica e suoni sono stati coinvolti in questo tipo di eventi, per scoprire tutte le sensazioni che il vino è in grado di suscitare quando viene meno il senso più razionale. Un’esperienza nuova di degustazione, che punta ad essere un vero e proprio percorso emozionale.
Sostenibilità e focus sul biologico
Non è una novità: oggi il consumatore esige, giustamente, una maggiore responsabilità da parte delle imprese per le tematiche legate alla sostenibilità ambientale. Il settore enologico italiano non fa eccezione: per rispondere alle nuove sensibilità del pubblico è necessario mettersi in discussione e capire se e come rivalutare i propri metodi di produzione e la propria comunicazione. Sempre più aziende vinicole italiane scelgono infatti di diventare biologiche: alla fin del 2021, il valore del vino biologico in Italia ha infatti raggiunto un valore di 50 milioni di euro. Una tendenza non solo italiana: un recente studio di Wine Intelligence ha rilevato infatti che per il 56% dei consumatori negli Stati Uniti e il 67% di quelli nel Regno Unito, di grande importanza anche per il mercato italiano, la sostenibilità nel vino è un fattore centrale per la selezione di acquisto.