Decreto Siccità: le misure per contrastare l’emergenza idrica

Il Decreto Siccità ha raccolto grande entusiasmo da parte delle associazioni di settore, tra cui Federvini, Congafricoltura e Coldiretti, le quali hanno visto evase le richieste che avanzano da diverso tempo. Il Decreto prevede alcune misure importanti, come la formazione di una Cabina di Regia e la nomina di un Commissario Straordinario per gli interventi urgenti. Tuttavia, è necessario fare ancora di più per fronteggiare l’emergenza idrica, con un’estate 2023 che si preannuncia già da incubo.

Il Governo ha varato il Decreto Siccità per far fronte alla grave crisi idrica che sta colpendo l’Italia. Le misure prevedono la creazione di una Cabina di Regia e la nomina di un Commissario Straordinario con il compito di coordinare gli interventi urgenti. L’azione del governo ha suscitato clamore positivo e ampia soddisfazione da più parti, poiché c’è tanta preoccupazione attorno a un tema, che rischia di essere predominante anche quest’estate.

Decreto Siccità: “Finalmente qualcosa si muove”, dice Pallini (Federvini)

Come ha commentato la presidente di Federvini, Micaela Pallini, “finalmente qualcosa si muove” dopo che il settore agricolo e vitivinicolo hanno lanciato “grida di aiuto” per la mancanza di piogge che mette a rischio i raccolti. La carenza di precipitazioni e neve nel 2022 fa presagire un 2023 complicato per l’agricoltura italiana, che contribuisce per oltre 13 miliardi di euro al fatturato nazionale, di cui 8 miliardi provengono dall’export, ha fatto notare la Pallini. Qualora dovessero mancare interventi appositi, molte aziende rischieranno il fallimento e il Made in Italy agroalimentare subirebbe un duro colpo. “Abbiamo rappresentato la gravità della situazione ai molti esponenti del Governo in occasione del Vinitaly”, ha concluso la presidente di Federvini, “e ricevuto rassicurazioni di un pronto intervento, di cui ieri abbiamo avuto il primo positivo riscontro”.

siccità

La Cabina di Regia e il Commissario Straordinario: compiti e obiettivi

La Cabina di Regia è presieduta dal Ministero delle Infrastrutture e comprende vari ministri tra cui quelli dell’Ambiente, dell’Agricoltura e dell’Economia.

Il suo compito è individuare le opere idriche urgenti da realizzare entro 30 giorni e affidarle al Commissario Straordinario, che sarà nominato entro 10 giorni dall’entrata in vigore del Decreto Legge, e sarà in carica fino al 31 dicembre 2023 (ma l’incarico sarà prorogabile per un ulteriore anno). Il Commissario avrà a disposizione una struttura fino a 25 persone e avrà poteri sostitutivi per intervenire in caso di ritardi e potrà revocare le concessioni. Sono previste procedure accelerate per migliorare l’efficienza delle infrastrutture idriche e per i progetti di dissalazione e desalinizzazione.

Per Pallini, le misure come la costruzione di invasi e il riutilizzo delle acque depurate sono “utili se non indispensabili” e “i nostri vigneti non possono attendere i tempi lunghi della burocrazia”.

Decreto Siccità: Confagricoltura soddisfatta

Anche secondo Confagricoltura il decreto “contiene diverse linee di intervento per arginare il fenomeno climatico estremo che rischia di mettere in ginocchio l’agricoltura”. In particolare, piace la semplificazione per realizzare invasi aziendali e il riutilizzo delle acque reflue, oltre all’istituzione degli Osservatori permanenti sugli utilizzi idrici presso le Autorità di bacino. “Per gli imprenditori agricoli sono concreti manifesti di un impegno iniziale da parte del Governo in carica di cercare di risolvere le future carenze di approvvigionamento della risorsa blu”. Ampia soddisfazione anche per l’atteggiamento governativo riguardo alla sospensione dei mutui e prestiti per i concessionari di piccole derivazioni a scopo idroelettrico, richieste che Confagricoltura avanza da diverso tempo.

Emergenza siccità: Coldiretti, “Acqua essenziale per mantenere sistemi agricoli”

Coldiretti ha sottolineato l’importanza di intervenire per “fronteggiare il grave problema della siccità” che colpisce 300 mila aziende, in particolare nella Pianura Padana. Per voce del presidente Ettore Prandini, l’associazione ha rimarcato il concetto che l’acqua è un bene essenziale “per mantenere sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare”. Focus necessario anche sulla manutenzione, visto che l’Italia “perde ogni anno l’89% dell’acqua piovana”, realizzando una rete “di piccoli invasi diffusi sul territorio per conservare l’acqua e distribuirla ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, quando necessario”.

Decreto Siccità: cosa serve ancora per fronteggiare l’emergenza idrica?

Il Decreto Siccità è stato accolto positivamente come un primo passo per affrontare l’emergenza idrica, anche se servono ulteriori misure per una gestione più efficiente delle risorse idriche, come la realizzazione di piccoli invasi diffusi e la cura della manutenzione. In particolare, servono investimenti massicci per ammodernare le infrastrutture idriche, creare nuovi invasi e sistemi di irrigazione sempre più efficienti, oltre a campagne di sensibilizzazione per un uso più responsabile dell’acqua. Anche la ricerca sarà fondamentale per sviluppare colture più resistenti alla siccità e tecniche agronomiche sostenibili. La crisi climatica rende questi interventi sempre più urgenti per garantire la produzione agricola e alimentare italiana.

Pertanto, l’emergenza climatica impone una gestione dell’acqua integrata a livello di bacino idrografico, superando i particolarismi locali. Gli Osservatori stessi istituiti dal Decreto dovranno monitorare costantemente la situazione per consentire una programmazione efficace degli interventi. Inoltre, sarà necessario rivedere il sistema di concessioni per usi civili, agricoli e industriali, per impedire gli sprechi e rendere l’acqua un bene davvero comune.

Solo un sistema agroalimentare sostenibile, basato sull’innovazione tecnologica e l’economia circolare, potrà garantire cibo e lavoro in futuro, malgrado gli effetti del cambiamento climatico.

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