Tornano a crescere i consumi vino 2022 fuori casa: e ora si aspettano le feste

I consumi di vino nel 2022 salgono per quanto riguarda il “fuori casa”, mentre continuano a registrare un segno meno lato GDO. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Federvini, con un’analisi curata da Nomisma e Tradelab. Ora, si attendono le festività natalizie, dove, secondo il report, i consumatori non dovebbero rinunciare ad alcuni tra i più celebri vini italiani. Con qualche new entry.

Consumi vino 2022, gli italiani amano bere fuori casa

Non è solo l’export di vino italiano nel 2022 a crescere. Nel report dell’Osservatorio Federvini, infatti, si parla anche di aumento dei consumi di vino fuori casa. Un trend che segue quello più generale del ritorno a ristoranti, bar e locali da parte degli italiani.

“Con la crescita del mercato dei consumi fuori casa registrata nei primi 9 mesi del 2022, anche il consumo fuori casa di vini e spiriti torna a crescere (+38%) – si legge nella nota. Il tutto – generando 1,1 miliardi di consumazioni, valore destinato ad aumentare fino a 1,5 miliardi con la chiusura dell’anno”.

Interessante sottolineare anche quali sono i trend di consumo 2022. “Le performance migliori appartengono ai canali di consumo serali, che nel 2021 più di altri avevano sofferto le chiusure dovute alla pandemia. Tra queste spiccano le categorie come gli spiriti lisci +152% e i cocktail alcolici +40%”.

consumi vino 2022

Consumi vino al ristorante, c’è la risalita

Dopo il difficile periodo del lockdown, nel 2022 si registra anche un nuovo aumento del consumo di vini al ristorante.

“Altrettanto positivi ma leggermente inferiori, sono invece le categorie che trovano il loro sbocco principale nella ristorazione – spiega la nota -. Un canale che aveva già mostrato recuperi importanti da maggio 2021. In particolare si segnala +34% per gli amari e dopo pasto, +30% per il vino e +31% per le bollicine“.

Anche in questo caso, dunque, le bollicine si attestano come una delle categorie di vini più consumati dagli italiani. Un trend in crescita negli ultimi anni, che ha portato gli sparklings a scalare le classifiche anche in termine di vendite e export.

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Vino e GDO, è ancora calo

Non vanno altrettanto bene, invece, le vendite di vino nella GDO.

“Nello scenario attuale, la grande distribuzione sembra risentire maggiori difficoltà – spiega la nota -. L’inflazione, mai cosi alta dagli anni ‘80, ha spinto i consumatori a cambiare le proprie abitudini di spesa adottando strategie volte al risparmio. Nel periodo gennaio-settembre 2022, ci sono stati leggeri segnali di ripresa rispetto al 2021 ma le vendite restano ancora con il segno meno”.

Ad agosto, le vendite di vino italiano 2022 nella GDO nei principali mercati esteri si mostravano in diminuzione. Oggi, la situazione non appare cambiata.

“Le vendite del vino in GDO registrano nei primi 9 mesi del 2022 una flessione pari a -3,5% – si legge nella nota. Nello specifico:

  • I vini fermi e i frizzanti rappresentano quasi l’80% delle vendite sul totale delle vendite a valore nella GDO.
  • Seppur meno del vino, il trend in rallentamento interessa anche le vendite in GDO di spirits. Nei primi 9 mesi del 2022 gli spiriti fanno registrare un -1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
  • Distillati e acquaviti raggiungono circa il 45% delle vendite sul totale a valore.
  • Nello stesso periodo anche gli aceti fanno registrare un lieve calo rispetto al 2021 pari a meno 1,4%, mentre la categoria dell’aceto balsamico prosegue la sua crescita in termini di vendita per valori con un più 1,6%.

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Consumi vino Italia: le proiezioni per le feste di Natale 2022

I dati sui consumi di vino nel 2022 non sono ancora completi. Mancano, infatti, i numeri dell’ultimo mese dell’anno che, grazie alle festività, potrebbero far salire ancora più in alto l’asticella.

“Nonostante lo scenario complicato, restano alte le aspettative dei consumi da parte degli italiani durante il periodo delle festività 2022 – spiega la nota -. Il vino emerge ancora come uno dei prodotti più regalati ad amici e parenti (circa il 36% degli italiani)”.

Presenti, poi, bottiglie di diverse tipologie ad accompagnare i menù delle feste: tra i vini per Natale 2022 ci saranno, secondo il report, le bollicine. “Anche per il Natale 2022 sulle tavole non mancherà lo spumante, ritenuto immancabile per il 45% degli intervistati, con il Prosecco a farla da padrone soprattutto tra i consumatori più giovani (gen Z e Millennials)” si legge nella nota. Un vero e proprio boom per gli sparklings, che va avanti da alcuni anni – tanto che Oltralpe, causa boom di vendite, le scorte di Champagne per Natale sono a rischio.

Non solo bollicine. I vini di Natale saranno anche ” i rossi del Sud come Primitivo di Manduria e Montepulciano d’Abruzzo (18%) e i bianchi dell’Alto Adige (8%). Quest’ultimi preferiti soprattutto dai baby boomers”.

 

 

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