La ripresa del fuori casa è evidente insieme ai consumi OOH. Lo dimostra la ricerca commissionata a NielsenIQ da parte di CSM Ingredients.
I consumi OOH ovvero dell’Out of Home sono in netta ripresa, lo dimostra un recente studio di NielsenlQ. L’analisi evidenzia infatti come il 2022 sia iniziato con circa 1 consumatore su 2 che dichiara di essere tornato a consumare pasti fuori casa con la stessa frequenza del 2019. Un segnale questo inequivocabile mostra come i consumatori abbiano voglia di tornare alle abitudini del passato.
Quali sono le preferenze nei consumi del fuori casa?
Tra le abitudini dell’OOH degli italiani la croissanteria rimane la protagonista della colazione, scelta dal 77% con una statistica di frequenza di 1-2 volte alla settimana. In questo frangente la scelta del luogo rimane il bar, tuttavia risultano in crescita anche i canali alternativi come la pasticceria. Dalla ricerca sono emersi interessanti riflessioni anche sulla qualità dei prodotti. Se nelle pasticcerie la percezione di freschezza dei prodotti è allineata alla realtà, nei bar tende ad essere sopravvalutata. Questo sta a significare che il consumatore di questo canale spesso non distingue tra prodotto artigianale e prodotto industriale.
Per quanto riguarda invece pranzo, merenda, happy hour e cena sembra che la pizza è il prodotto più consumato per un break fuori casa. Buoni risultati anche per pane, panini e focacce che sono comunque scelti da 1 consumatore su 2. L’acquisto dei prodotti da forno rimane trainato dal canale tradizionale offline, ma è il canale online a mostrare la crescita più alta, con un trend del +138%.
L’identikit del consumatore medio:
Secondo la ricerca condotta i giovani e gli heavy consumers sono più aperti ai prodotti frozen, ovvero filling, glassatura, topping. Mentre le persone più adulte e i non abitudinari del fuori casa esigono prodotti freschi. Per quanto riguarda i driver di consumo i più determinanti per consumare pasti nell’Out of Home sono quattro: la voglia di coccolarsi, la convenienza logistica, la volontà di uscire dalla routine casalinga e i viaggi. Il key driver invece rimane il rapporto qualità/prezzo nell’acquisto di ogni prodotto. Per il prodotto frozen, risulta cruciale, oltre che la lunga conservazione, la buona qualità percepita da ogni consumatore.