Chi è il consumatore tipo di vino in Italia?

Nel tempo il consumatore tipo di vino in Italia è sensibilmente cambiato: dagli ultimi dati emersi si nota una variazione di rotta interessante

E’ ancora l’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv)  a fornirci i dati relativi al consumatore tipo di vino in Italia e lo fa elaborando dati Istat che ad oggi sono inediti.

Stando all’analisi sono 30 milioni i consumatori di vino in Italia, ovvero il 55% dei residenti in Italia:il dato che emerge è che si beve meno, ma sono di più le persone che bevono.

I consumatori di vino sono ancora, per la maggioranza, maschi. Siamo su un 66% di uomini contro il 44% di donne, con una crescita percentuale rispettava del +2,3% e del +9%.

Le donne, quindi, stanno approcciandosi al mondo del vino in modo più determinante rispetto a pochi anni fa.

Se si fa un confronto con il 2011 perdono poco in numerosità i giovani compresi tra i 18 e i 34 anni (-2,9%, ma in lieve crescita negli ultimi 5 anni), mentre la contrazione più rilevante riguarda la fascia 35-44 anni, in cui si registra un calo del 23%.

Incrementa sensibilmente, invece, la fascia d’età che va dai 55 ai 64 anni.

Le parole di Lamberto Frescobaldi

“Rispetto a trent’anni fa quando il vino era una sorta di companatico, si è evoluto moltissimo il rapporto con i consumatori. Oggi in Italia il vino, che definire moda risulta riduttivo, è uno status culturale; conoscerlo vuol dire essere una persona interessata, culturalmente preparata e curiosa. Perché ad attrarre non è solo il prodotto ma anche ciò che ci sta dietro: il territorio, le storie, il contesto sociale; un approccio moderato che non ha nulla a che fare con lo sballo. Per questo riteniamo sbagliato che la Commissione europea nei suoi programmi di prevenzione accomuni il vino con altre bevande utilizzate per i consumi compulsivi”.

Le regioni in Italia in cui si beve di più

E’ l’Umbria che vanta la maggiore quota di consumatori rispetto alla popolazione (62%), seguita dalle Marche (60%) e da tre regioni pari merito: Veneto, Emilia-Romagna e Valle d’Aosta

Seguono poi Toscana, Piemonte, Sardegna e Sicilia.

Con quasi 1/5 degli user, la Lombardia è in testa alla ripartizione dei consumatori per regione, seguita dal Lazio (10%) e dal Veneto (9%).

Il vino italiano genera un fatturato di 14,5 miliardi di euro l’anno, con il solo l’export che vale 7,1 miliardi (+12,4% la crescita nel 2021) e una bilancia commerciale attiva per circa 6,7 miliardi di euro.

Che cos’è l’ Osservatorio Italiano Vino

Commercio mondiale di vino, produzioni, imbottigliamenti e giacenze, mercato dello sfuso. Una piattaforma digitale avanzata, un unico centro di raccolta dati, con infinite possibilità di interrogazione. Sono queste le fondamenta su cui poggiano i pilastri della piattaforma Osservatorio del Vino di Unione Italiana Vini (www.osservatoriodelvino.it), un’infrastruttura digitale che è nata per aggregare e omogeneizzare dati provenienti da fonti diverse e consentire alle imprese di effettuare ricerche su più livelli, dal più generale a quello di massimo dettaglio. Osservatorio, in collaborazione con Maxidata-Zucchetti, ha infatti sviluppato innovativi strumenti di interrelazione, incrocio ed estrazione del dato che consentono per la prima volta di avere velocemente a disposizione su un vassoio virtuale le informazioni strategiche necessarie per conoscere lo stato della situazione, presente e storica, e disegnare scenari di medio termine, premessa indispensabile per elaborare strategie di successo.

Tra le ultime indagini svolte: analisi vendite nel 2021, analisi dei dati delle vendite previsionali per il 2022 e l’ analisi delle vendite del primo trimestre.

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