Come si diventa sommelier? La guida per trasformare la passione per il vino in un lavoro

Come si fa a diventare sommelier? Il sommelier è un professionista che, mediante la degustazione, è in grado di fornire delle informazioni sui vini e le loro caratteristiche, proponendo quali sono gli abbinamenti perfetti da fare con gli alimenti. La parola “sommelier” deriva dal francese “saumalier” che originariamente significava “conducente di bestie da soma”. Poi, col tempo questo termine è divenuto “sommelier”. Si è adattato ed evoluto fino a identificare un lavoratore nel campo vinicolo.

Vediamo come si fa a diventare sommelier, quale capacità deve avere questa figura e soprattutto, come diventare dei veri e propri esperti nel settore dei vini imparandone a capire i mercati e le caratteristiche.

Quali sono le competenze di un sommelier

Prima di capire come diventare sommelier, è opportuno andare a comprendere, innanzitutto, quali capacità deve avere questa figura e quanto è importante l’esperienza di un sommelier. Il sommelier deve essere capace di effettuare un’analisi di tipo organolettico delle bevande, in modo da valutarne la qualità e la tipologia, le potenzialità di conservazione e le caratteristiche, andando poi a fornire il corretto abbinamento con il cibo.

In più, il sommelier deve avere una formazione di tipo tecnico che sia specifica, oltre a grandi capacità di comunicazione e dialettica, in modo tale da poter utilizzare tutti gli strumenti e spiegare alle persone quali sono le caratteristiche del vino esaminato.

Gli strumenti del sommelier

Tra gli strumenti usati dal sommelier per svolgere il suo lavoro vi sono:

  • il tastevin, ossia piccola ciotola in argento o in metallo argentato, usato per la degustazione del vino che viene portato al collo;
  • il cavatappi, per aprire le bottiglie di vino;
  • il frangino, ovvero il tovagliolo per pulire la bottiglia di vino;
  • il termometro per le bottiglie di vino per sapere in modo esatto i gradi a cui è servita la bevanda.

Vediamo qual è l’iter da seguire per diventare ufficialmente un sommelier.

L’iter per diventare un sommelier

Per diventare un sommelier professionista è opportuno seguire un corso di formazione e superare un esame finale. Solo in questo modo si avrà l’attestato di sommelier ufficiale. Generalmente, i corsi sono articolati su tre livelli differenti con una durata che varia dai 4 ai 6 mesi. Potrebbe essere necessario anche un anno e mezzo prima di conseguire questa qualifica.

Il percorso formativo inizia dallo studio dell’enologia andando ad approfondire qual è la tecnica di degustazione. Questo sarebbe il primo livello di studi. Poi vi è un secondo livello di studi che si focalizza sull’enografia, cioè la geografia del vino per andare a capire la relazione tra vino e i territori, che è sempre molto stretta. Infine, vi è il terzo livello di studi cioè quello che aiuta a capire qual è l’abbinamento perfetto tra vino e cibo.

I corsi sono di vario genere, sono aperti a tutti e non vi sono specifici requisiti di accesso, tranne per qualcuno in particolare che magari è un po’ più esclusivo.

Il percorso formativo per diventare sommelier

Ogni corso, come accennato, è organizzato su tre livelli che un sommelier deve acquisire in termini di competenze e conoscenze per riuscire a ottenere la qualifica finale. Il percorso generalmente, salvo opportuna e modifiche previste nel programma didattico specifico, sono così articolati:

  • Primo Livello: lo studio sulla figura del sommelier, viticoltura, enologia – la produzione del vino e i componenti del vino, tecnica della degustazione con esame visivo, olfattivo gusto-olfattivo, lo studio sugli spumanti, quello sui vini passiti, sulla vendemmia tardiva, sui muffati, icewein, liquorosi, aromatizzati. Inoltre, in questa fase si studiano il vino italiano e le sue leggi, la birra, i distillati e liquori. Infine, sempre nel primo livello, anche le funzioni del sommelier e spesso viene abbinata una visita a un’azienda vitivinicola, con un approfondimento sulla degustazione e l’autovalutazione;
  • Secondo Livello: studio sulla tecnica della degustazione, analisi del vino Regione per Regione in Italia, nonché sulla vitivinicoltura nei Paesi Europei e del Mondo;
  • Terzo Livello: studio sull’analisi sensoriale del cibo e del vino, la tecnica dell’abbinamento cibo-vino, uova e salse, sui condimenti, sulle erbe aromatiche e spezie, nonché sui cereali, i prodotti della pesca, carni bianche e rosse, selvaggina e i prodotti di salumeria. Previsto anche un approfondimento sugli abbinamenti con funghi, tartufi, ortaggi e legumi, sui formaggi, dolci, gelati, frutta e cioccolato. Spesso viene abbinata una cena didattica.

Gli Enti che erogano corsi per sommelier

Vi sono diversi Enti che erogano corsi per sommelier in Italia e, in generale, in tutto il Mondo. In Italia vi sono tra gli Enti più noti e riconosciuti a livello nazionale, quelli erogati dall’AIS, ovvero l’Associazione Italiana Sommelier, nonché quelle erogati dalla Federazione Italiana Sommelier Albergatori E Ristoranti (FISAR). I corsi sono organizzati in tutta Italia con una presenza capillare di queste due organizzazioni, nello specifico, in tutte le sedi delle Regioni. C’è da dire che negli ultimi anni anche l’Associazione Sommellerie Professionale Italiana (ASPI) ha realizzato diversi corsi di formazione specifici per sommelier molto interessanti e che permettono di ottenere l’attestato professionale. È possibile trovare anche numerosi altri Enti che erogano corsi per sommelier, fate attenzione a verificare sempre l’attendibilità di chi li promuove.

Quanto costa un corso per diventare sommelier

Un corso per diventare sommelier può avere dei costi differenti. A seconda dell’Ente di formazione che lo eroga e di eventuali percorsi specifici abbinati, i prezzi possono variare dai 500 fino ai 2.000 euro circa. I prezzi sono variabili anche in base alla Regione che eroga questi corsi.

L’importanza dei corsi di aggiornamento

Oltre alla formazione per diventare sommelier è anche importante che questa figura sia sempre aggiornata sulle novità del settore enologico. Per questo vengono organizzati, dagli Enti preposti, dei seminari che permettono di acquisire tutti gli aggiornamenti nel campo vinicolo. Dai master fino a degli specifici corsi formativi, vi è solo l’imbarazzo della scelta.

Vi è da dire, infine, che l’AIS insieme alla scuola Sant’Anna di Pisa ha anche dato il via il Master universitario di primo livello “Vini italiani e mercati mondiali” che permette di diventare dei veri e propri esperti in tal senso.

Quanto guadagna un sommelier

Chi si chiede come diventare sommelier potrebbe anche essere interessato a capire quanto è l’effettivo guadagno di questa figura. Ebbene, la retribuzione di base di un sommelier professionista ed esperto può arrivare anche ai 2.000 euro lordi al mese. In genere, questi contratti per i sommelier hanno anche una quota variabile che si ottiene dalla percentuale sul venduto delle bottiglie, oltre a eventuali mance.

Insomma, i guadagni possono essere anche cospicui e in più ci sono tanti sbocchi lavorativi, sia nel privato, che anche in proprio. Per molti, diventare sommelier, significa trasformare la propria passione in un lavoro che potrebbe dare molte soddisfazioni!

Related Posts

Ultimi Articoli