Approvato il disciplinare di certificazione nazionale sostenibilità filiera vitivinicola

Tanto atteso dagli addetti ai lavori, il disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola è stato approvato il 16 marzo

Uno strumento nuovo e importantissimo quello del disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola annunciato già l’estate scorsa:ad annunciare l’ufficialità del decreto che ne stabilisce i dettagli è stato ieri 16 marzo il Ministero delle Politiche agricole con una nota.

Il decreto, particolarmente atteso da tutti gli operatori del settore, mette a sistema le buone pratiche e le esperienze condotte in materia di sostenibilità nel settore vitivinicolo, con schemi di certificazione della qualità sostenibile operanti a livello nazionale.

Scopo primario è quello di garantire un unico nuovo strumento diretto a garantire una viticoltura più sostenibile.

Come si ottiene la certificazione?

In attesa del completamento di tutti i dettagli per l’anno 2023, per l’anno in corso saranno utilizzate le procedure e gli standard previsti dal SNQPI, ovvero il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata.

Il Sistema, riconosciuto dal Reg. Ce 1974/2006, è uno schema di certificazione che ha come obiettivo quello di valorizzare le produzioni agricole vegetali ottenute in conformità ai disciplinari regionali di produzione integrata.

Nel Sistema sono incluse le Linee Guida Nazionali di Produzione Integrata 2022, suddivise nelle sezioni di difesa e tecniche agronomiche.

Vino italiano sempre più sostenibile

Che la sostenibilità sia punto cardine della politica agricola italiana e, in particolare modo, della viticoltura, è ormai cosa nota.
Già nell’agosto scorso era stato costituito il Comitato della Sostenibilità Vitivinicola, passo strategico per la definizione del disciplinare finalmente approvato; il Comitato ha il compito di definire il sistema di monitoraggio di sostenibilità della filiera vitivinicola e rientra nell’ambito delle iniziative con cui si portano a compimento gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Tra gli obiettivi, quello di contribuire alla ricerca di un punto di equilibrio tra sistemi alimentari, la biodiversità, la salvaguardia della salute, il rafforzamento della competitività e della resilienza del settore agroalimentare dell’UE.

 

 

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