La caratterizzazione Geologica dei Vigneti di Monferrato casalese

Il nuovo progetto scientifico promosso dal Consorzio di tutela vini e realizzato dal geologo e sedimentologo Alfredo Frixa, con contributo della Fondazione CR Alessandria, si occupa di caratterizzazione geologica dei vigneti del Monferrato casalese. Il progetto è la continuità della precedente azione di mappatura delle zone e dei vigneti del Monferrato casalese, di cui a “I cru di Enogea”, curata dal cartografo e divulgatore Alessandro Masnaghetti.

La presentazione del progetto è avvenuta proprio a Vignale Monferrato, nell’ambito della kermesse “Golosaria 2023. Ritorno alle origini”, con presenza di Paolo Massobrio, del Presidente del Consorzio Claudio Coppo, del sindaco Tina Corona e di numerosi vignerons.

Il progetto di caratterizzazione Geologica

Alla base del progetto vi è lo storytelling, raccontare i vini e le cantine ai visitatori partendo da un’angolazione insolita: le caratteristiche geologiche del terreno in cui sono ubicati i vigneti. L’iniziativa prevede, quindi, l’installazione di pannelli informativi con tutti i dettagli sulla composizione e la storia dei vari appezzamenti.

I pannelli per la caratterizzazione Geologica

Dopo essere stati censiti i 33 territori municipali afferenti alle denominazioni tutelate e prelevati i campioni del suolo dei diversi vigneti che insistono in questi comuni, Frixa ha provveduto alle analisi e alle trascrizioni sui pannelli. Ogni pannello contiene la formazione geologica del substrato, l’età, la profondità del mare, il bacino, cenni sul periodo geologico, nonché la posizione del vigneto, la litologia, gli ambienti marini del passato e la granulometria riferita alle sabbia (contenuti minerali e fossilifieri), con l’aggiunta d’immagini al microscopio. Inoltre, a corredo dei dati reperiti, sono state considerate le percentuali di sabbia, limo, argilla, carbonato di Calcio e pH. Inoltre, riportano anche i dati delle aziende e un QrCode che rimanda ai diversi siti in cui reperire le informazioni in italiano e inglese.

La caratterizzazione Geologica sul territorio

Nei giorni scorsi sono stati consegnati i primi 50 pannelli ai 25 viticoltori soci (due per ogni azienda) che verranno installati nei punti di maggior visibilità delle vigne e nelle relative cantine e sale di degustazione.

L’elenco delle prime 25 aziende incluse nel progetto:

– Arditi Giorgio Rosignano Monferrato

– Cascine Valpane Ozzano Monferrato

– Accornero Vignale Monferrato

– Alemat Ponzano Monferrato

– Cascina Gasparda Olivola

– Deregibus Vini Ozzano Monferrato

– La Scamuzza Vignale Monferrato

– Beccaria Davide Ozzano Monferrato

– Ugo Bertana Castelletto Merli

– Marco Botto Sala Monferrato

– San Sebastiano De Alessi Lu-Cuccaro

– Cascina Allegra Ottiglio Monferrato

– Gaudio Vignale Monferrato

– Hic et Nunc Vignale Monferrato

– La Casaccia Cella Monte

– Angelini Paolo Ozzano Monferrato

– Agricola Bes Treville

– Castello d’Uviglie Rosignano Monferrato

– Cinque Quinti Cella Monte

– La Faletta Casale Monferrato

– Liedholm Fubine

– Sulin Grazzano Badoglio

– Tenuta La Tenaglia Serralunga di Crea

– Vi.Ca.Ra. Rosignano Monferrato 

– Danilo Spinoglio Sala Monferrato

Il commento di Frixa

“Dai primi risultati si evince che il Grignolino è impiantato su almeno 9 diverse unità geologiche. La parte più antica è la Formazione di Casale Monferrato o “Marne da Cemento” che si è depositata circa 56-38 milioni di anni fa (Eocene) nell’Oceano Ligure-Piemontese. Questi suoli li troviamo, tra gli altri, ad Ozzano Monferrato. Segue la Formazione di Cardona, di età Oligocene (circa 33-28 milioni di anni fa), che rappresenta l’inizio del Bacino Terziario Piemontese (un mare che copriva il Monferrato, le Langhe, il Roero e la Collina di Torino) che, al momento, è la più vitata con 6 areali censiti (Lu-Cuccaro, Vignale Monferrato, Frassinello Monferrato, Olivola, Ozzano Monferrato e Castelletto Merli). Poi, la Formazione di Antognola di mare profondo (Oligocene – Miocene; in media 25 milioni di anni fa) con parte di Ottiglio e di Serralunga di Crea; il mare tropicale della Pietra da Cantoni più recente (Miocene; circa 17-15 milioni di anni, presente a Rosignano Monferrato e Ozzano Monferrato; le Areniti di Tonengo (Miocene: circa 15-14 milioni di anni) a Ottiglio Monferrato e a Ponzano Monferrato; i sedimenti di mare profondo delle Marne di Sant’Agata Fossili, importanti della zona del Barolo (circa 11-7 milioni di anni fa), presenti a Vignale Monferrato, Sala Monferrato e Treville; i depositi contenenti gesso di fine Miocene (7-5 milioni di anni fa) del Complesso Caotico della Valle Versa presenti a Terrugia, Rosignano Monferrato e Cella Monte, e della Vena del Gesso (Vignale Monferrato), quando il Mediterraneo diventò un grande lago salato a causa della chiusura dello Stretto di Gibilterra e dell’interruzione dei collegamenti con l’Oceano Atlantico. La storia si chiude circa 4-3 milioni di anni fa con le Sabbie di Asti (Pliocene) con i vigneti a Vignale Monferrato e a Cuccaro. In quest’ultimo periodo le colline erano in gran parte emerse e il mare”.

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