Cantine Storiche d’Italia: un viaggio tra vino e architettura

Lo scorso Novembre 2022 è uscito in libreria il volume edito da 24 ORE Cultura, “Cantine storiche d’Italia. Un viaggio tra architettura ed enologia”, con una selezione illustrata di 38 cantine selezionate e raccontate da Margherita Toffolon – architetto e giornalista – e Paolo Lauria – sommelier professionista. Il lettore viene coinvolto in un appassionante viaggio dove il mondo dell’architettura e del vino si intrecciano armoniosamente, dando forma ad un libro unicuum nel panorama dell’editoria italiana.

Architettura e vini d’eccellenza: le 38 cantine storiche scelte da Toffolon e Lauria

La ricerca svolta da Margherita Toffolon e Paolo Lauria ha avuto come obiettivo l’individuazione dei vini più rappresentativi e i loro luoghi di produzione e conservazione nel variegato territorio italiano. Per giungere alla selezione delle cantine finali, veri e propri scrigni d’arte che ancora producono grandi vini, ne sono state prese in esame oltre cinquecento: un numero incredibile.

Tra queste cantine, ne sono state selezionate 38 in base ai seguenti parametri: valore storico-architettonico del complesso edilizio in cui ha sede l’azienda agricola o vinicola; importanza storico-produttiva dell’azienda per il territorio di appartenenza; esistenza di una cantina in attività realizzata prima del XX secolo; qualità dei vini prodotti. Questi criteri hanno permesso di identificare le cantine che incarnano al meglio la storia, la tradizione e l’eccellenza enologica italiana.

Siamo convinti che il viaggio intrapreso, anche se non ha toccato tutte le regioni d’Italia per i criteri sopra esposti, fornisca tuttavia una panoramica della ricchezza anche architettonica del patrimonio produttivo del vino”, spiegano Toffolon e Lauria, all’interno del volume.

Il lettore e appassionato può così andare alla scoperta di storie che riguardano famiglie, ordini religiosi, produttori, spesso sperimentatori e visionari e altre veri e propri imprenditori che hanno a che fare tanto col mondo del vino che con quello degli edifici che ne sono ancora oggi abitazione o sede aziendale.

Continuano: “Attraverso la realizzazione di questo libro, abbiamo voluto condividere la scoperta di questi luoghi, che conservano la propria intima anima ancora intatta, arricchendola con le note di degustazione dei vini più rappresentativi di ogni cantina. Vini che racchiudono in sé l’espressione di ogni singolo terroir inteso come l’insieme di luoghi, suoli, eventi climatici, lavoro compiuto in vigna come in cantina, ma anche di storie di uomini e donne che hanno legato e ancora oggi legano la propria vita a una determinata terra e ai suoi frutti“.

Al centro del racconto ruotano infatti vicende umane, tecniche di costruzione e viticultura: tutto a dar forma ad un itinerario di piccole e grandi cantine cui tutt’oggi va il grande merito di rendere il territorio italiano una fonte inesauribile di ricchezza e bellezza riconosciuta e celebrata a livello internazionale.

Non solo uno scrigno di racconti abilmente costruiti: il volume contiene un ricco apparato di immagini che consente di testimoniare ai lettori l’importanza architettonica dei luoghi scelti.

Da Abbazia di Novacella a Villa Sandi: le cantine storiche più belle d’Italia 

Storia, architettura, viticoltura ed enologia si fondono insieme, creando un legame unico tra le cantine e i luoghi in cui esse sono state edificate. “Luoghi talmente numerosi nel nostro Paese da indurci a concentrarci sulle cantine più antiche, da quelle le cui radici affondano nella storia più remota sino a quelle sorte sul finire del XIX secolo“, spiegano accuratamente gli autori del volume. 

L’analisi approfondita delle architetture vinicole nelle loro manifestazioni più antiche è al fulcro dei testi realizzati, un’esplorazione che esamina le peculiari caratteristiche costruttive di tali edifici e le trasformazioni legate allo stile predominante dell’epoca o alle preferenze estetiche dei proprietari. 

Tale indagine tiene in considerazione anche la conformazione morfologica del territorio in cui queste strutture sono sorte, nonché la storia delle personalità che le hanno volute, fondate o evolute nel corso del tempo. La scelta di focalizzare l’attenzione sulle strutture vitivinicole edificate entro il XIX secolo deriva dalla necessità di circoscrivere l’immenso patrimonio italiano in tale ambito, mettendo in luce gli aspetti più salienti e distintivi.

Il vino nasce dalla somma di diversi fattori e affonda le sue radici non solo nella pratica della coltivazione ma anche nelle cantine, spesso segrete, che ne determinano la trasformazione, qui descritte come se venissero visitate in prima persona“, spiega Margherita Toffolon nell’introduzione. 

E allora non ci resta che far parte di questo viaggio fatto di bellezza e tradizione enologica: sfogliando le pagine di un volume che ci invita alla meraviglia di un savoir-faire unico.

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