Foto amatoriali e scatti professionali: il giusto mix rende una strategia vincente. Ma sono i visual social media a veicolare la comunicazione.
Da quando, agli inizi del XIX secolo, Joseph Nicéphore Niépce diede vita all’arte della fotografia ogni manifestazione della natura e dell’uomo si è duplicata, avendo la possibilità di riproporsi non solo attraverso le parole ma soprattutto mediante le immagini. Queste ultime hanno completamente innovato la comunicazione, rendendola più semplice, immediata ed efficace, soprattutto perché, forme, colori ed effetti grafici, aiutano il messaggio a essere più stimolante e coinvolgente rispetto alla semplice scrittura testuale. In tempi recenti, dal concetto di immagine, come strumento di comunicazione, si è passati alla sete di condivisione e cioè al volere mostrare, a un target sempre più ampio, la propria esperienza. E come ormai sovente accade, il mondo digital supporta utenti e aziende nella realizzazione dei propri desideri. Sono nati così i visual social media: applicazioni interattive utili a veicolare le immagini e a incentivare lo scambio di informazioni, nonché l’interazione tra aziende e web audience.
E’ We Are Social, agenzia media e di comunicazione, a elaborare 
un’interessante indagine sulla crescita esponenziale dei visual social media: Instagram, Pinterest e Youtube, i quali nell’ultimo anno raggiungono un altissimo incremento di utenti attivi. Nello specifico, il report analitico “Digital in 2016” evidenzia come su Instagram l’aumento è di circa 100 milioni, mentre Pinterest, neanche presente nell’elaborato 2015, fa la sua comparsa con 100 milioni di utenti. In Italia, rispetto l’anno precedente, Instagram registra un incremento del 6%, nella classifica delle piattaforme social più utilizzate. Questi numeri dimostrano la sempre maggiore tendenza, di utenti e aziende, a porre la fotografia e l’immagine, al centro del processo comunicativo e di condivisione, impiegando importanti risorse; non ultimo il mondo del vino, desideroso di far vivere al proprio target il fascino della wine experience attraverso immagini e video.
L’idea di base, vede l’osservatore guidato da una forte memoria visiva che, in relazione ai suoi ricordi, ne condiziona le scelte. Dunque, associare il proprio brand a immagini d’effetto può generare davvero grandi potenzialità. Utilizzare il linguaggio visivo vuol dire soprattutto far breccia sul fattore emozionale, e cioè su quella leva trainante che, nella domanda di vino, ne influenza gli acquisti. Le immagini vengono lette attraverso i propri ricordi e il proprio background culturale, quindi meglio attenersi alla semplicità e all’immediatezza del topic. Necessario è sviluppare una forte coerenza tra immagine e testo narrante, il tutto in funzione del target a cui ci rivolgiamo. La fotografia attrae l’utente, il contenuto testuale lo lega e, se di qualità, lo fidelizza. Un’abile strategia vede la pubblicazione di foto amatoriali, considerate molto coinvolgenti, alternate a immagini professionali, per esempio anche infografiche, le quali si concentrano a fornire dati specifici e utili informazioni. In conclusione occorre ricordare che il piano editoriale, e quindi la pubblicazione di foto e immagini, deve necessariamente rispettare la vita reale dell’azienda, e quella storia che contribuisce a renderla unica.