Il Salone Transfrontaliero del Vino Naturale del Friuli Venezia Giulia, meglio conosciuto come BorderWine, giunge alla sua 7^ edizione in tutto il suo splendore: reduce da ben sette anni di successi e da un’edizione 2022 che ha coinvolto milioni di persone (tra espositori e amanti del vino), la manifestazione è pronta a stupire e a colpire nel segno anche nel 2023, a partire dalla location scelta per l’occasione, per proseguire con i numerosi eventi in programma.
BorderWine 2023: il calendario
La 7^ edizione di BorderWine si svolgerà domenica 18 e lunedì 19 giugno presso il parco di Villa Manin di Passariano, in provincia di Udine, esattamente come l’anno scorso; passeggiando all’ombra dei maestosi alberi secolari presenti all’interno del parco, i visitatori potranno intraprendere un vero e propri tour enologico e gastronomico scandito dai vini naturali tipici non solo del Friuli Venezia Giulia, ma anche di numerosi Paesi dell’est Europa come Austria e Slovenia. Saranno presenti oltre 70 cantine, molte delle quali italiane, e si potranno gustare prelibatezze di eccellente qualità scambiando, al contempo, quattro chiacchiere con persone provenienti da ogni parte del mondo.
Il tema di BorderWine 2023, infatti, è proprio “borderless”, cioè senza confini; si tratta di un argomento molto caro agli organizzatori della manifestazione che, da sempre, si impegnano nella lotta contro le disuguaglianze e le discriminazioni: “Il Friuli Venezia Giulia è una terra che da sempre si identifica come transfrontaliera – hanno dichiatato Valentina Nadin e Fabrizio Mansutti, fondatori di Borderwine – come crocevia di influssi che hanno toccato ogni aspetto della cultura, anche quella enogastronomica. Oggi più che mai, il piacere di un bicchiere di vino prodotto rispettando natura e risorse può diventare simbolo di unione e di condivisione, di confini aperti e barriere che cadono”.
Nel corso delle due giornate, come da tradizione, verranno proposte degustazioni speciali da parte di enologi esperti:
- domenica 18 giungo 2023: una degustazione sarà dedicata al Malvasia e sarà presieduta da Paolo Tegoni, autore del libro “Malvasia, un diario Mediterraneo”; l’altra, invece, ai vini di Denis Montanar e sarà a cura di Gae Saccoccio, presenza ormai fissa di BorderWine;
- lunedì 19 giugno 2023: è previsto un appuntamento con degustazione di etichette francesi curato nei minimi dettagli da Vini Volanti.
In entrambe le giornate non mancheranno, ovviamente, sezioni dedicate interamente al cibo con la presenza di produttori agroalimentari e numerosi ristoratori del territorio che, attraverso deliziose proposte, cercheranno di esaltare e valorizzare al meglio la cultura gastronomica locale.
Tutto questo avverrà, come accennato, a Villa Manin, un complesso architettonico grandioso e affascinante realizzato nel Settecento. Oggi, la location è ampiamente scelta come sede di importanti mostre di livello internazionale, anche perché si tratta di una delle ville del veneto più grandi d’Italia; in passato, infatti, è stata la prestigiosa dimora della famiglia nobile Manin, soprattutto di Lodovico, ultimo doge della Repubblica di Venezia ed è proprio qui che, nel 1797, quest’ultimo ha assistito alla firma del Trattato di Campoformio che ha permesso a Napoleone di porre fine alla Serenissima.

Insomma, un tripudio di cultura a 360° che garantisce anche uno scenario naturalistico davvero coinvolgente: ben 18 ettari di terreno che ospitano alberi secolari e statue allegoriche, una vera e propria oasi naturale che si presta come cornice perfetta a un evento che punta (anche) al rispetto dell’ambiente e alla salvaguardia del Pianeta.
Sguardo al futuro e unione tra i popoli
Dal suo esordio avvenuto nel 2016, BorderWine si è via via affermato come un’eccellenza nel panorama italiano dedicato solo ed esclusivamente al vino naturale. Non a caso, infatti, i produttori che desiderano partecipare all’evento devono rispettare determinati requisiti: rispetto della biodiversità dei territori scelti per la produzione, esclusione di qualsiasi tipo di additivi o pesticidi e, ovviamente, della manipolazione di natura chimica o fisica.
Per BorderWine, la produzione di vino totalmente naturale corrisponde a uno sguardo al futuro non solo per quanto riguarda l’enologia, ma l’agricoltura in generale, basato sul contrasto a una logica che punta a una produzione continua e massiccia a ogni costo (anche a scapito dell’ambiente).
Al contempo, la manifestazione si pone come ponte di connessione tra popoli diversi, con culture, tradizioni, lingue, religioni e credenze differenti tra loro ma in grado di comunicare, confrontarsi e crescere insieme. Il Salone, infatti, accoglie ogni anno produttori e appassionati provenienti da ogni parte del pianeta, in particolare dall’Europa dell’est, trasformando il vino naturale in un punto di incontro universale.
Perché partecipare a BorderWine
Perché un produttore o un appassionato del mondo del vino dovrebbero partecipare a BorderWine 2023? Ecco almeno cinque motivi validi:
- trattandosi della fiera del vino naturale del Friuli Venezia Giulia, si rivela un’ottima occasione per scoprire il territorio, visitare le sue principali attrazioni e gustare anche i piatti tipici;
- consiste in un progetto che coinvolge Friuli Venezia Giulia, Austria e Slovenia, il che permette di conoscere nuovi popoli con le loro tradizioni e le loro culture;
- promuove la cultura del vino sostenibile, etico, rispettoso della natura e delle persone;
- è possibile godere non solo del buon vino, ma anche di eccellenti proposte gastronomiche, tanta musica e divertimento garantito;
- è un’occasione di scambio, confronto, conoscenza e crescita personale.
Le cantine presenti a BorderWine 2023
Di seguito, l’elenco di tutte le cantine che esporranno i loro prodotti vitivinicoli in occasione di BorderWine 2023:
- Agricola Montenigo, Veneto;
- Alberto Lot, Friuli Venezia Giulia;
- Barracco Francesca, Sicilia;
- Beppe Fiorilla, Sicilia;
- Bevilacqua, Abruzzo;
- Bibopopotabile, Toscana;
- Boschera Winkler, Veneto;
- Bretz, Austria;
- Canlibero, Campania;
- Carussin, Piemonte;
- Casa Caterina, Lombardia;
- Castell di Stefanago, Lombardia;
- Colombaia, Toscana;
- Corte Bravi, Veneto;
- Costadilà, Veneto;
- Daniel Sage, Loira;
- Dario Princic, Friuli Venezia Giulia;
- Edoardo Sacchetto, Veneto;
- Fabrizio Iuli, Piemonte;
- Ferracane, Sicilia;
- Feudo dei Gelsi, Friuli;
- Gigi Miracle, Veneto;
- Gismondi, Campania;
- Gordia, Slovenia;
- Il Monte Caro, Veneto;
- Ilaria Salvetti, Piemonte;
- Indigeno, Abruzzo;
- Jacopo Stigliano, Emilia Romagna;
- Klabjan, Slovenia;
- Klinec, Slovenia;
- Kmetija Stekar, Slovenia;
- Kristian Keber, Slovenia;
- La Ricolla, Liguria;
- La Venta, Veneto;
- Lammidia, Abruzzo;
- Le Due Terre, Friuli Venezia Giulia;
- Malauva, Umbria;
- Matej Svara, Slovenia;
- Muster, Austria;
- McCalin, Abruzzo;
- Nando, Slovenia;
- Nikolas Juretic, Friuli Venezia Giulia;
- Ombretta Agricola, Veneto;
- Oscar Mariotti + Les Canves de Pyrenne, Piemonte;
- Perego & Perego, Lombardia;
- Podere Anima Mundi, Toscana;
- Podere San Biagio, Abruzzo;
- Radikon, Friuli Venezia Giulia;
- Radoar, Alto Adige;
- Reia, Slovenia;
- Rencel, Slovenia;
- Rocco di Carpeneto, Piemonte;
- Ronco Severo, Friuli Venezia Giulia;
- San Lurins, Friuli Venezia Giulia;
- Sarfati, Lombardia;
- Sete, Lazio;
- Stemberger, Slovenia;
- Sternberg, Austria;
- Strohmeier, Austria;
- Tenuta Ca’ Sciampagne, Marche;
- Terpin, Friuli Venezia Giulia;
- Terre di Pietra, Veneto;
- Terre Pianca, Friuli Venezia Giulia;
- Uou, Slovenia;
- Val di Buri, Toscana;
- Villa Job, Friuli Venezia Giulia;
- Vini Volanti, Udine;
- Vinicea, Piemonte;
- Wine Independent, Slovenia;
- Yeasteria, Veneto;
- Zidarich, Friuli Venezia Giulia;
- Zorjan, Slovenia.