Vini d’Abruzzo arriva il blocage per la vendemmia 2022

A tutela dei vini d’Abruzzo, Consorzio e istituzioni approvano il blocage per la vendemmia 2022

Il Tavolo Verde, su proposta del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, di concerto con Regione Abruzzo, associazioni di categoria e Consorzi altri, ha approvato il blocage sulla vendemmia 2022, un intervento straordinario per ridurre l’offerta di Montepulciano d’Abruzzo.

Riallineare domanda e offerta, salvaguardare i produttori, garantire un prodotto di qualità, evitare giacenze, per il Montepulciano d’Abruzzo arriva il blocage su anno 2022

La proposta, momentaneamente, riguarda la regolamentazione sullo stoccaggio dei vini. Ciò vuol dire che per i vini Montepulicano d’Abruzzo doc dell’annata 2022 si applicheranno delle restrizioni nella certificazione, in modo da valorizzare i volumi di prodotto disponibili.

Il blocage sarà applicato con una percentuale del 20%, sugli sfusi di Montepulciano d’Abruzzo Doc rivendicati nell’annata 2022

E’ stato deciso di non immettere nel mercato il 20% di Montepulciano d’Abruzzo Doc rivendicato nell’annata 2022 ad eccezione del vino biologico e il vino delle cantine che imbottigliano tutta la loro produzione.

Produrre meno e puntare sui prodotti di qualità – Alessandro Nicodemi, Presidente del Consorzio

“Il Consorzio da anni crede che sia necessario utilizzare sistemi di regolamentazione del mercato. Da sempre il Montepulciano d’Abruzzo soffre un ribasso dei prezzi dettato da un eccesso di produzione; da un’attenta analisi, elaborata dal nostro comitato tecnico, dell’attuale andamento della Denominazione e dei possibili scenari del mondo del vino, era quindi fondamentale intervenire in questa direzione”, spiega il presidente del Consorzio Alessandro Nicodemi. “L’obiettivo è quello di superare, con questi interventi, gli squilibri tra domanda e offerta in vista della prossima vendemmia; vogliamo così consolidare il valore del nostro vino e il suo posizionamento, a beneficio dei produttori e di tutto il territorio”, conclude il presidente.

Cosa dice la normativa a riguardo

La misura straordinaria, la cui proposta di richiesta di attivazione alla Regione era stata approvata dall’assemblea del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo il 4 gennaio 2023, sarà perseguita, grazie al via libera dato dalla Regione, con gli strumenti previsti dall’articolo 39 (comma 4) del Testo unico della vite e del vino Legge 238 del 12/12/2016, “Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino”.

Così cita il testo della Legge 238: “Le regioni al fine di migliorare o di stabilizzare il funzionamento del mercato dei vini, compresi le uve e i mosti da cui sono ottenuti, e per superare squilibri congiunturali, su proposta e in attuazione delle decisioni adottate dai consorzi di tutela e sentite le organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative e le organizzazioni professionali della regione, possono stabilire altri sistemi di regolamentazione della raccolta dell’uva e dello stoccaggio dei vini ottenuti, in modo da permettere la gestione dei volumi di prodotto disponibili, compresa la destinazione degli esuberi di produzione di uva e della resa di trasformazione di uva in vino di cui all’articolo 35″.

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