Il bilancio della regione Marche al Vinitaly 2022

Si fa il bilancio finale di questo Vinitaly 2022 anche in casa Marche: il responso? leggete l’articolo!

Le Marche al Vinitaly 2022 possono stilare un bilancio positivo, hanno infatti dimostrato la loro presenza, con un corale brindisi di inizio e un applauso finale il cui eco li accompagnerà verso futuri progetti e attività.

Per parlare di numeri, in questa edizione sono state oltre mille le bottiglie stappate delle 107 aziende che hanno preso parte allo stand coordinato dalla Regione. Tra gli stand si sono presentati numerosi importatori, buyer e distributori interessati al prodotto made in Marche.

Presenti anche le istituzioni, con il vicepresidente della Regione Marche e assessore all’Agricoltura, Mirco Carloni, e – per la prima volta a Vinitaly – del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.

Soddisfatti! Così traspare dal rapporto che parte dallo stesso apparato organizzativo dell’area Marche, quale il direttore di IMT Alberto Mazzoni, che commenta: “Siamo soddisfatti di questa edizione di Vinitaly che ha visto la partecipazione oltre ogni aspettativa di buyer, importatori e distributori a dimostrazione di quanto la fiera sia sempre più orientata al business. I vini marchigiani, sono usciti dal cono d’ombra grazie anche alle politiche regionali che si sono dimostrate lungimiranti. Il nostro vigneto sta crescendo e negli ultimi 5 anni sono mille i nuovi ettari impiantati che hanno permesso di raggiungere una superficie di 18mila ettari”.

L’importanza di fare sistema

“Le Marche sono una regione ‘plurale’, ricca di caratteristiche varietali che la rendono unica e allo stesso tempo complessa. Su queste caratteristiche di unicità, dobbiamo costruire un sistema di valorizzazione delle nostre produzioni agricole e del turismo regionale – ha dichiarato Mirco Carloni -, attraverso azioni corali rivolte sia alla crescita della qualità sia allo sviluppo dell’accoglienza in campagna, traendo insegnamento da quanto fatto dal punto di vista legislativo per il settore enoturistico e agrituristico”.

Consapevolezza e prospettive

“A Vinitaly si percepisce tantissima voglia di ripartire e di costruire un futuro basato su progetti importanti – ha affermato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -. Chiaramente il contesto internazionale che stiamo vivendo sta creando dubbi, incertezza e perplessità negli imprenditori. Ma siamo fiduciosi che la buona qualità di nostri prodotti, insieme ai momenti brutti che siamo stati in grado di superare, potranno essere l’elemento dirimente per proiettarci in una fase di ripresa che sia costante e non interrotta da variabili non riconducibili a nessuno di noi”.

Il valore medio delle produzioni

“È stato un Vinitaly sorprendente, non eravamo più abituati a questo numero di contatti. Erano presenti praticamente tutti i nostri importatori europei oltre che una discreta partecipazione da oltreoceano – ha dichiarato Michele Bernetti, presidente Imt -. L’interesse dimostrato nei confronti del vino marchigiano nel corso di questi quattro giorni rappresenta il punto di ripartenza per perseguire il nostro obiettivo principale: il miglioramento del valore medio delle produzioni”.

Il nuovo disciplinare dei Castelli di Jesi che valorizza il territorio

L’assemblea dei soci dei maggio 2021 ha approvato la modifica al disciplinare dei Castelli di Jesi Doc e Docg. Per quest’ultima si prevede il cambio di nome, con l’uso di “Verdicchio” come facoltativo, e il passaggio della tipologia “Superiore” da Doc a Docg. Per la tipologia Doc è obbligatorio l’imbottigliamento nella zona di produzione. Con queste modifiche si prevede l’aumento di produzione di Docg da 1.000 a 20.000 ettolitri.

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Le Marche al Vinitaly 2022

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