Benvenuto Brunello 2021 festeggia i 30 anni di anteprima

Anticipazione autunnale e altre novità da Montalcino con Benvenuto Brunello 2021

Si sta svolgendo in questi giorni il trentennale di Benvenuto Brunello 2021 a Montalcino. Anticipato ad autunno l’appuntamento con le 119 cantine per tenere a battesimo il Brunello 2017, il Brunello Riserva 2016 e il Rosso di Montalcino 2020.

Durante questi giorni il Consorzio non ha nascosto la propria soddisfazione per i risultati ottenuti che il presidente Fabrizio Bindocci ha voluto riassumere in sei punti:

  1. Il Brunello è il vino più conosciuto del Paese, più di Prosecco e Chianti nonostante i maggiori volumi
  2. Nei primi 10 mesi del 2021 i contrassegni di Stato consegnati sono stati il 53% in più rispetto alla media degli ultimi 5 anni
  3. Crollate le giacenze dell’imbottigliato e cresciuto in doppia cifra il valore dello sfuso
  4. Cresce la Gdo, mercato secondario ma significativo sul segmento premium.
  5. Il Brunello aumenta di valore del 47%, e si attesta tra i vini con il prezzo medio più alto staccando del 30% la denominazione seconda in classifica
  6. Successo anche per l’enoturismo, che questa estate è tornato agli stessi livelli del 2019

Per quanto riguarda il mercato estero aumenta del 20% la domanda verso gli Stati Uniti, che si confermano dei grandi partner commerciale tanto che, spiega Bindocci “alla fine del prossimo gennaio saremo a New York per una edizione di Benvenuto Brunello a stelle e strisce”.

Il successo di Montalcino è la risultante di “storia” e “innovazione”. Il passato di scelte consapevoli ha permesso di evitare uno sregolato aumento delle superfici vitate, che sono quindi stabili dal 1997. Questo ha consentito di riflesso di mantenere una grande biodiversità originale che poche altre zone di pari livello enologico hanno saputo proteggere: 50% da bosco e incolti e solo per il 15% da vigna. Poi c’è l’innovazione sia sl versante della comunicazione, il posizionamento forte del brand “Brunello di Montalcino” ha dato dimosrazione di grande capacità di fare squadra, che in quello produttivo, con forte propensione al vigneto bio, oggi il 50%del totale vitato, e produzione green.

“Ora l’obiettivo è lavorare sul prezzo – conclude Bindocci – ma siamo convinti che un Consorzio che coinvolge il 98% della produzione possa ancora fare molto per alzare ancora di più l’asticella del valore“. Il

Enoturismo a Montalcino +60%, si torna ai livelli del 2019

L’enoturismo da un segnale importante al settore portando a Montalcino numeri che non si vedevano da prima della pandemia. L’assenza degli stranieri ha destato preoccupazioni ma le presenze Montalcino hanno riportato numeri davvero rassicuranti e l’enoturismo riparte con oltre 100mila presenze nei 4 mesi estivi e una ripresa sul 2020 che sfiora il +60% a Montalcino.

La mancanza di turisti stranieri (da Stati Uniti, Germania, Inghilterra, Brasile) è stata colmata dalle presenze italiane che sono cresciute dell’80% rispetto al 2019

L’effetto sostituzione questa estate ha visto i veneti prendere il posto dei brasiliani, i lombardi (+135%) degli statunitensi, i piemontesi, i romani, i marchigiani, i campani, i pugliesi al posto di canadesi, australiani e danesi.

Dall’estero: la Germania cresce del 10%, e anche gli arrivi dagli Stati Uniti, benché dimezzati dalle restrizioni, hanno portato circa 9mila presenze. Buoni i risultati di Belgio e Paesi Bassi (attorno a +30%), della Svizzera, dell’Austria e dell’emergente Polonia, tutte con incrementi attorno al 60%. E il segno positivo lo registra anche la Francia (+13%).

In Italia la Lombardia ha quasi triplicato le presenze (circa 14mila), dal Veneto, raddoppiate, ma anche da Lazio (+31%), Emilia-Romagna (+75%), Piemonte (150%).

Fabrizio Bindocci sull’enoturismo: “Oggi siamo riusciti a farci riscoprire dai turisti italiani e dagli europei più vicini, quelli che spesso danno per scontate le ricchezze che abbiamo nei territori rurali italiani; domani, quando torneranno anche dal resto del mondo, dovremo organizzarci per far posto a tutti, come è già successo prima della pandemia con i wine lover raddoppiati negli ultimi 10 anni”.

Accoglienza a Montalcino

Sono 92 le strutture ricettife di Montalcino, tra alberghi, agriturismi e strutture di accoglienza, oltre 50 tra ristoranti e locali con attività di somministrazione e il nuovo Tempio del Brunello, il museo interattivo realizzato nel complesso di Sant’Agostino da Opera Laboratori in collaborazione con il Consorzio del vino.

Il Brunello è il vino più conosciuto tra i consumatori italiani

Emerge dal report annuale di Wine Intelligence realizzato su un campione rappresentativo di consumatori italiani che il Brunello di Montalcino è il vino più popolare del Paese con una notorietà al 67%.

“L’indagine – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – restituisce un risultato per nulla scontato, se si considera che il nostro vino rappresenta meno dello 0,2% della produzione annuale nazionale ed è la denominazione che esprime meno volumi tra le top 20 in classifica. Il risultato è un riconoscimento della qualità e della forza di un marchio collettivo che sino a oggi credevamo più forte all’estero che in Italia”.

Il Brunello ha il suo Graal

Dopo anni di studi, di ricerche, di oltre 300 degustazioni il re di Montalcino presenta il calice da degustazione ufficiale del Consorzio del Brunello realizzato da Italesse ed è il risultato del progetto “Senses”. A firmare il progetto, oltre la casa produttrice, Consorzio, enologi, produttori e il primo Master of the Wine italiano, Gabriele Gorelli.

Leggi il nostro articolo: Ecco il calice ideale per il Brunello di Montalcino

Opportunità per l’enoturismo anche all’olio: l’intervento di Stefania Saccardi, assessore regionale Agricoltura

“In questi giorni, in Consiglio regionale, stiamo discutendo una norma che amplia le opportunità per l’enoturismo anche all’olio e che incrementa, migliorandola, la rete dell’accoglienza e degli agriturismi della Toscana – interviene Stefania Saccardi – Credo che dopo la pandemia serva una ulteriore spinta a sostengo della crescita. Per questo abbiamo appena approvato in Giunta risorse aggiuntive rispetto a quelle tradizionali a partire dall’Ocm: 5,5 milioni di euro destinati sulla misura promozione e 1,1 milioni di euro per esaurire la graduatoria dello scorso anno”.

“Il Brunello porta la Toscana in giro per il mondo – afferma Saccardi – E l’anteprima di Montalcino in questa collocazione dimostra la qualità, il valore e anche la lungimiranza del Consorzio del vino Brunello di Montalcino”.

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