Secondo uno studio redatto dall’agenzia Future Market Insights il mercato internazionale delle botti e il suo relativo export supereranno ampiamente i cinque miliardi di dollari entro il 2027.
Il rapporto pubblicato dall’agenzia Future Market Insights “Mercato del barile di vino: analisi globale del settore (2012 – 2016) e valutazione delle opportunità (2017-2027)”, ovvero le prestazioni del mercato globale delle botti da vino durante il periodo di 10 anni tra il 2017 e 2027, mette in evidenza come questo segmento di mercato, che allo stato attuale ha un valore complessivo di tre miliardi di dollari, possa crescere nel decennio analizzato con un ritmo del 4,7% annuo. Alla base di questo incremento ci sarà la crescita enologica di paesi come Cina, Cile, Australia e Argentina con un conseguente aumento della richiesta e quindi dell’export di legni per l’affinamento del vino.
Scendendo nei dettagli della ricerca si scopre che la barrique da 225 litri sarà il legno più prodotto ed esportato, apportando al mercato delle botti un incremento di oltre un miliardo di dollari. Mentre per quanto riguarda il livello di tostatura nel decennio 2017-2027 le botti a media tostatura deterranno il 40% del mercato. Il tipo di legno più ricercato sarà il rovere francese, che nel periodo di previsione, incrementerà il mercato globale del barile di oltre un miliardo di dollari, con una quota di mercato del 49,8%. Notizie positive per il continente europeo, che nel prossimo decennio continuerà a essere il cuore nevralgico della produzione mondiale di botti per l’affinamento del vino rappresentando un 1/3 del mercato globale, con una crescita del 4,4% e un considerevole aumento delle esportazioni verso paesi extraeuropei.