L’Irlanda riaccende dibattito Europeo per le avvertenze sulla salute nelle etichette degli alcolici

Il dibattito sull’inserimento in etichetta di avvertenze sulla salute legata al consumo di bevande alcoliche è di grande attualità. Proprio il 2022 sarà un anno decisivo per il mondo dell’agroalimentare europeo. Infatti entro la fine dell’anno verrà proposta un’unica etichetta informativa front-of-packper tutti prodotti commestibili, che una volta approvata da Consiglio e Parlamento diventerà obbligatoria nei 27 Stati europei.

I punti cardine della proposta irlandese, tutto quello che comparirà nelle etichette

L?ultimo atto di questa discussione riguarda le autorità irlandesi, che hanno recentemente notificato alla Commissione europea la bozza del Public Health Regulations 2022. Il progetto di regolamento, prevede la presenza in etichetta di avvertenze sanitarie obbligatorie sulle bevande alcoliche . Le avvertenze saranno relative al cancro, alle donne in gravidanza e alle malattie del fegato. Una proposta alquanto preoccupante per tutto il comparto, già in allerta da alcuni mesi riguardo la questione.

I requisiti che si trovano nella sezione 12 “Etichettatura dei prodotti alcolici e avvisi nei locali autorizzati” riguardano:

  1. Un’avvertenza per informare le persone del pericolo del consumo di alcol: “Il consumo di alcolici provoca malattie del fegato”
  2. Il pittogramma “donna incinta” per informare le persone del pericolo del consumo di alcol in gravidanza
  3. Un avvertimento per informare le persone del legame diretto tra alcol e tumori mortali:  “Esiste un legame diretto tra l’alcol e i tumori mortali”
  4. La quantità di grammi di alcol contenuti nel prodotto
  5. Il numero di calorie contenute nel prodotto alcolico
  6. Un link a un sito web sulla salute che fornisce informazioni sull’alcol e i danni che potrebbe comportare per la salute: “Visit askaboutalcohol.ie

etichetta

Alcune sezioni della proposta richiederanno ordini di inizio da parte del Ministro, a seguito dei quali scatteranno i vari periodi di transizione. Altre sezioni della legge richiedono la stesura di una legislazione secondaria per l’attuazione, che sarà soggetta alla valutazione della Commissione europea.

Cosa comporterebbe la normativa e le relative perplessità

La scadenza per presentare commenti a questa iniziativa è il 22 settembre. In assenza di obiezioni da parte della Commissione Ue, la nuova normativa irlandese verrà applicata a tutti i prodotti alcolici immessi sul mercato nazionale.

“Ciò che allarma” commenta il presidente Uiv Lamberto Frescobaldi “è che la richiesta irlandese potrebbe portare, nei prossimi mesi, a un’iniziativa della Commissione Europea sugli health warning per tutto il Continente. In pratica, le avvertenze sanitarie che l’istituzione politica Ue ha voluto cancellare dal testo, rischiano ora di rientrare dalla finestra”.

whiskey irlanda

É pur vero che i dati Oms, elaborati dall’Osservatorio Uiv, sui cittadini irlandesi indicano, rispetto agli italiani, un consumo quasi il triplo degli spirits e il 250% in più di birra. “Il caso irlandese è emblematico” osserva il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti “e riflette una condizione abbastanza comune nei Paesi del Nord Europa, dove i consumi compulsivi di alcol, che rappresentano una piaga sociale molto più pressante rispetto all’area del Mediterraneo, non sono certo legati al vino”. A pagarne le conseguenze, però, sarà anche e soprattutto il comparto del vino.

I numerosi tentativi di introdurre avvertenze sulla salute nelle bottiglie di alcolici

Non è la prima volta che si dibatte sull’inserimento di alcune indicazioni in etichetta riguardo ai danni che l’alcol può provocare sulla salute. Il primo ha riguardato il “Beating Cancer Plan”, che voleva i famosi “healt warnings” nelle etichette delle bottiglie proprio come era successo nei pacchetti di sigarette.

All’inizio di quest’anno si era parlato invece di Nutriscore (noto anche come etichetta a semaforo) per i prodotti agroalimentari. Il sistema a semaforo prevede di adottare un sistema di voti in ordine alfabetico crescente, dalla A alle E. Crescono le lettere, in una escalation di colori, e cresce la “pericolosità per la salute” .

nutri scoreQuesta proposta è di origine francese e se ne discute in realtà dal 2013. dopo essere stata approvata nel 2017 dall’Ue, ma senza obbligo per gli Stati membri, è stata adottata da diversi Paesi, tra cui Francia, Belgio e Germania. “Gli studi scientifici dimostrano che l’alcol ha un impatto negativo sulla salute. Non è un fatto legato solamente alla quantità: ovviamente più se ne beve, più il rischio è elevato, ma comincia anche con dosi modeste”. Sono le parole di Serge Hercber, professore emerito di nutrizione alla Sorbona di Parigi, e protagonista della ricerca che ha prodotto il Nutri-Score in Francia.

L’Italia dice no a l piano proposto dalla Francia, proponendo in alternativa la cosiddetta NutrInform Battery che valuta non i singoli cibi, quanto piuttosto la loro incidenza all’interno della dieta.

Quali saranno i prossimi sviluppi? Che posizione raggiungerà l’Europa su queste tema?

 

 

 

 

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